La pittura dell'artista concede grande importanza al flusso energetico e vitale del colore, quasi vi fosse una ricostruzione mentale in multipolare accento di una realta' che va sempre interpretata, fra la memoria e l'esperienza.
Opere
Paul Jenkins, artista statunitense nato nel Missouri e formatosi nell'ambito dell'espressionismo astratto americano, dal 1953 ha cominciato a frequentare il Vecchio Continente assorbendone la cultura. Ma nemmeno l'Oriente è estraneo alla sua educazione, che si è notevolmente arricchita grazie al contatto con le civiltà indiana, cinese e giapponese. Stimoli tanto differenti, rielaborati dalla sua forte personalità , si sono condensati in una cifra stilistica inconfondibile, che ha nel colore l'esclusivo protagonista.
La pittura di Jenkins concede grande importanza al flusso energetico e vitale del colore, quasi vi fosse una ricostruzione mentale in multipolare accento di una realtà che va sempre interpretata, fra la memoria e l'esperienza. L'osservazione dei tracciati fluidi o raggrumati di materia, che il colore espande sulle tele e sulle carte, presuppone una considerazione dell'arte come una continua reminiscenza dell'atto con cui si compone l'opera.
L'artista stesso ci racconta di un tempo compositivo che non presuppone conclusione immediata, le opere possono elaborarsi in parallelo ed essere riprese: la memoria evocativa tuttavia coincide con una visione della realtà che si deforma ed astrae nella colata della materia pittorica, fino a formare densità e lievi stati della superficie. Il tempo si racchiude nell'opera ed esplode poi nella visione. (Da scritti di Damiana Tentoni e Francesco Pagliari)
Note Biografiche:
Paul Jenkins è nato nel 1923 a Kansas City dove ha frequentato il Kansas City Art Institute. Tra il 1948 e il 1952 ha studiato alla Art Students League di New York con Yasuo Kunyoshi e Morris Kantor. Nel 1953 iniziano i suoi viaggi in Europa: dapprima nel Sud Italia, poi in Spagna e in Francia, dove si stabilisce. A Parigi sperimenta la pittura a colatura su carta e tela di grande formato e tiene presso Paul Facchetti  nel 1954  la sua prima mostra. All'anno successivo risale la prima personale negli stati Uniti. Sue opere vengono acquistate dal Whitney Museum of American Art di New York e da Peggy Guggenheim.
Tra la fine degli anni Cinquanta e i Sessanta si dedica alla scultura e inizia ad intitolare i suoi lavori con la parola Phenomena seguita da una frase o da un vocabolo chiave. Negli anni Sessanta soggiorna in Giappone, dove collabora col gruppo Gutai. Successivamente viaggia in India, Cina, Unione Sovietica, Caraibi restando influenzato dalle culture di quei paesi.
Negli anni Novanta numerose istituzioni americane ed europee organizzano sue esposizioni. In Italia la sua prima ampia personale si tiene nel 2000 presso la Basilica Palladiana di Vicenza.
Inaugurazione venerdì 12 novembre 2004, ore 18
Orario di apertura: da martedì a sabato ore 15 - 19
Trimarchi Arte Moderna
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