Tranquillo Cremona
Daniele Ranzoni
Antonio Carnovali
Giuseppe Pellizza da Volpedo
Giovanni Segantini
Angelo Morbelli
Ippolito Edmondo Ferrario
Daniela Sacerdoti
Raffaele De Grada
Rossana Bossaglia
La mostra, a cura di Ippolito Edmondo Ferrario e di Daniela Sacerdoti, vuole essere un omaggio alla cinquantennale carriera di Edmondo Sacerdoti, mercante d'arte e collezionista milanese. Sono presenti opere di artisti come Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Antonio Carnovali detto il Piccio, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Giovanni Segantini.
La galleria d’Arte Sacerdoti inaugura la stagione autunnale con un’importante esposizione di pittura scapigliata e divisionista per ricordare la figura del mercante d’arte e collezionista milanese Edmondo Sacerdoti, recentemente scomparso. La mostra, a cura di Ippolito Edmondo Ferrario e di Daniela Sacerdoti, vuole essere un omaggio alla cinquantennale carriera di Edmondo Sacerdoti e un messaggio con il quale la Galleria di via S. Andrea s’impegna a proseguire la strada iniziata dal suo fondatore. Le opere presenti pur essendo corredate da numerose pubblicazioni, non compaiono da diverso tempo in esposizioni e manifestazioni pubbliche.
La mostra, come molte volute e organizzate da Edmondo Sacerdoti a partire dagli anni Cinquanta ha un intento puramente culturale. Il catalogo, edito da Mazzotta, è composto dai testi critici di Raffaele De Grada (“Un percorso d’arte in compagnia di Edmondo Sacerdotiâ€), Rossana Bossaglia (prefazione) e Ippolito Edmondo Ferrario (prefazione, note biografiche degli artisti). Il volume è arricchito con parte di un carteggio con il pittore Angelo Morbelli e messo nuovamente a disposizione del pubblico e degli studiosi.
Tra le opere più importanti citiamo in ambito scapigliato due delle quattro opere di Tranquillo Cremona presenti: il Faust ed Elena, tela ispirata alla letteratura di Goethe e La Spagnola, scenografico ritratto dipinto dall’artista nell’ultimo anno di vita. Ricordiamo ancora il curioso dipinto Una bottiglia di contrabbando, modernissimo nel taglio pittorico e nel soggetto irriverente; lo stesso dipinto fu utilizzato come cartolina postale nei primi decenni del Novecento. Del periodo scapigliato ricordiamo ancora Daniele Ranzoni con Flora dove l’artista “…ricompone la pennellata scapigliata in una sorta di classicità alla Tiziano†(De Grada) e Gaetano Previati con Il pittore e la fidanzata. Non manca la presenza di Antonio Carnovali detto il Piccio che con una Madonna (1863) e Lot e le figlie è il precursore e iniziatore della pittura scapigliata. Il panorama sulla pittura divisionista si apre con una serie di opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo, tra cui Ambasciatori della fame (1891), studio preparatorio al Quarto Stato e il paesaggio Pontecastello. Di Giovanni Segantini è in mostra L’Ora mesta, autentico capolavoro, firmato e datato 1892. Il percorso si snoda fino alla pittura di Angelo Morbelli qui rappresentata dal grande Ponte a Torcello e da una serie di ricercati paesaggi tra i quali Tramonto a Burano.
Con il Patrocinio di Comune di Milano e di Provincia di Milano
Catalogo Edizioni Mazzotta. Testi di Rossana Bossaglia, Raffaele De Grada, Ippolito Edmondo Ferrario.
ufficio stampa Mazzotta: Alessandra Pozzi
Orari dal martedì al venderdi 10-12.30/15-19; sabato 10-12.30-15.30-19; domenica 15.30-19: lunedì 15-19
Inaugurazione: sabato 20 novembre ore 18
Galleria d’Arte Sacerdoti
Via S. Andrea 17 Milano