Tracce, o lacerazioni, sono tradotte in composizioni astratte ed armoniche, simbolo di una provvisoria serenita' filtrata dalla distanza temporale. L'universo intimo e' fissato in colori malinconici, viola, verdi-azzurri, grigi, spesso turbati da segni di colore vivo
Lacerazioni
Dopo le personali di Anny Wernert e Giovanni Lombardini, inaugurerà il prossimo 20 Novembre “Lacerazioni†negli spazi della Galleria Carlolivi115 ed Estrarte di Prato, ultimo ciclo di opere del 2003- 2004 di Lucia Cecchi. Dopo la formazione con Anna Sanesi alla fine degli anni Novanta presso la “Scuola d’Arte Leonardoâ€, la pittrice elabora uno stile che la avvicina ai colleghi Fernanda Morganti, Raffaello Gori e Rolando Sforzi con cui condivide il gusto per l’assemblaggio. Utilizza in effetti una varietà di materiali poveri come legni recuperati dal mare, plastica e reti metalliche riciclate che inserisce su tela. Dopo questa esperienza, inaugura nel 2003 un ciclo di opere che recano una ricerca del tutto personale, fondata sulla traduzione astratta di esperienze vissute: paesaggi immateriali e profondità acquatiche o aeree, in cui lo sguardo interiore liberamente si perde. In queste tele si possono ancora trovare tracce del ciclo precedente, tramite la giustapposizione di materiali più leggeri come veline, creando in questo modo stratificazioni materiche, allo stesso tempo metafore di ricordi sedimentati nella memoria. Queste tracce- o lacerazioni- sono tradotte in composizioni astratte ed armoniche, simbolo di una provvisoria serenità filtrata dalla distanza temporale. L’universo intimo è fissato nei colori cinerei della malinconia, dai viola ai verdi- azzurri ai grigi, spesso però “lacerato†e turbato da segni di colore vivo che incidono in gesti chirurgici il denso continuum interiore. Le sue tele portano una firma femminile e raffinata per l’eleganza tramite cui la pittrice trasfigura i propri labirinti emotivi.
Lucia Cecchi è nata a Viareggio nel 1960. Dal 1997 al 1998 frequenta la “Scuola d’Arte Leonardo†a Prato. Dal 1998 espone in numerosi spazi pubblici, tra cui ricordiamo le mostre “Arte usa e getta†del 1998 presso gli spazi di Santa Caterina e nell’area dedicata alla grafica del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, entrambi a Prato. Attualmente, alcune delle sue opere sono visibili presso la 10 Gallery di Washington, ed il Tribunale di Prato.
In occasione delle mostre presso Estrarte e la galleria Carlolivi115, è stato pubblicato un catalogo con la riproduzione a colori di venti opere, con un testo a cura di Valerio Grimaldi.
La mostra inaugura giovedì 18 Novembre presso Estrarte alle 18,30 e Sabato 20 alle 18,30 presso la galleria Carlolivi, alla presenza dell’artista e del curatore che introdurrà il ciclo di “Lacerazioniâ€.
Associazione Estrarte, piazza Duomo 40, inaugurazione giovedì 18 Novembre ore 18,30
Galleria Carlolivi115, via Carlo Livi 115, inaugurazione sabato 20 Novembre ore 18,30
59100- Prato
nell'immagine: 'metallo 5'.
Orari:
Carlolivi115: lun 15,30- 19,30, mar/ ven 9,30- 12,30/ 15,30- 19,30
Estrarte: lun/ ven 16,30- 19,30
Info: tel/ fax: 0574. 440881