Sandra Krastina
Gaetano Fracassio
Sandro Martini
Richard Onyango
Georges Lilanga
Jacqueline Ceresoli
Tempo, spazio, immaginazioni fluide dal Nord al Sud del mondo, dalla Lituania, alla Tanzania sostano in una galleria di Milano, a pochi passi dal Duomo che accoglie una meridiana che a mezzogiorno attraverso il 'foro gnomonico', permettendo al raggio di sole di tracciare sul pavimento un percorso d'ombra, scandendo ore, minuti e secondi di vite fluttuanti in metaspazi in cerca di esperienze estetiche. In una stanza bianca si possono annullare le distanze: e qui le meridiane sono le immagini appese alle pareti che misurano tempi e spazi della creativita'. Per un istante annulliamo i nomi e luoghi di provenienza degli artisti, e cosa rimane se non le meridiane di luoghi apolidi, quelli che le immagini evocano?
ARTISTI: Sandra Krastina - Lituania
Gaetano Fracassio - Italia
Sandro Martini - Siria/origini
Richard Onyango- Kenia
Georges Lilanga - Tanzania
CURATORE: Jacqueline Ceresoli
Meridiani che misurano le inclinazioni della creativitÃ
Jacqueline Ceresoli
Tempo, spazio, immaginazioni fluide dal Nord al Sud del mondo, dalla
Lituania, alla Tanzania sostano in una galleria di Milano, a pochi passi dal
Duomo che accoglie una meridiana che a mezzogiorno attraverso il ³foro
gnomonico², permettendo al raggio di sole di tracciare sul pavimento un
percorso d¹ombra, scandendo ore, minuti e secondi di vite fluttuanti in
metaspazi in cerca di esperienze estetiche.
In una stanza bianca si possono annullare le distanze: e qui le meridiane
sono le immagini appese alle pareti che misurano tempi e spazi della
creatività . Per un istante annulliamo i nomi e luoghi di provenienza degli
artisti, e cosa rimane se non le meridiane di luoghi apolidi, quelli che le
immagini evocano?
Le meridiane possono indicare l¹inclinazione dell¹ombra che uno gnomone
proietta su di un piano dove appaiono le ore, mentre le opere qui esposte
annullano il tempo e lo spazio, visualizzando non l¹altitudine, ma
l¹altritudine dai panorami poetici che creano attesa e suspense nel viaggio
dal Nord al Sud del mondo.
Osserviamo le opere esposte come se fossero meridiane orizzontali,
verticali, sferiche, cilindriche, scientifici misuratori di spazi
trasversali, che dipendono dagli sguardi di chi li osserva. Attenzione
perché possono essere anche punti di fuga da prospettive già note; in ogni
caso sono ipotesi per evasioni mentali, visualizzazioni dell¹effimero
sguardo, istantanee oziose e perditempo che mettono a fuoco paesaggi
cognitivi e dinamiche dei meccanismi del pensare il tempo.
Krastina, Fracassio, Martini, Onyango, Lilanga, costruiscono meridiane
immaginarie, che non misurano il tempo, ma l¹alterabilità del pensiero, del
tempo e del luogo, oggettivizzando la neutralità dell¹immagine e
l¹astoricità dell¹arte. Queste immagini proiettano una meridiana evocativa,
amplificando le potenzialità dei linguaggi con l¹obiettivo di ristrutturare
i percorsi della creatività . Non soffermiamoci su ciò che l¹opera
rappresenta, ma come l¹artista ha scelto di immaginare lo spazio, definendo
una scena in cui l¹intenzione figurativa passa in secondo piano. Questa è
una esegesi della meridiana, qui ripensata come prisma di colori,
dall¹arbitrarietà segnica. Le immagini non possono fare a meno dello
sguardo che le lega alla civiltà , cultura e contesto che le ha generate, qui
invece i riferimenti spazio-temporali sono limiti inutili, ci interessa
l¹astrazione dai luoghi, l¹evocazione di un non so dove e perché;
affascinanti peregrinazioni creative date come forme d¹invenzione per viaggi
nella meridiana della fantasia, in cui bello perdersi. Dipingere non è
imitare, ma tradurre i luoghi in magia.
PERIODO: 20 novembre 2003 - 24 gennaio 2004
INAUGURAZIONE: giovedì 20 novembre, ore 18,30
Nell'immagine un'opera di Richard Onyango
UFFICIO STAMPA
Emanuela Filippi  02.4547.9017
SEDE: Galleria Eclettica, via Rosolino Pilo, 14 - 20124 Milano