Fotografie. ''Un viaggio onirico carico di nuovi e profondi significati dove le immagini parlano con noi, soprattutto di noi. Una magia che l'artista riesce a fermare nel tempo e a renderla visibile grazie a particolari capacita' tecniche'' Fabrizio Boggiano
Mostra personale di fotografia
Curatore: Fabrizio Boggiano
Inaugurazione: Venerdì 2 aprile 2004 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Fabrizio Boggiano così scrive a proposito del lavoro di Rosalia Filippetti: “La visione del quotidiano costituente la maggior parte della nostra esistenza non appartiene ai canoni di un’estetica in grado di ammorbidire la durezza di una società sempre più arida e indifferente. Per gli stessi motivi risulta ancora più difficile soffermarsi a riflettere sulle motivazioni e sui comportamenti di quest’uomo contemporaneo che sembra abbia perduto di vista il perché dell’esistenza e la caducità della vita.
Non possiamo neppure rifugiarci nelle buie ma piacevoli grotte dell’onirico in quanto esso stesso si ciba, di riflesso, della realtà e, se questa diventa adusta, anch’esso perde forza e immaginazione.
Ultima spiaggia rimane il mondo dell’arte e il lavoro di artisti che, maggiormente sensibili e reattivi di fronte ai disastri dell’uomo, si oppongono a essi con la forza delle loro immagini. Ci troviamo pertanto coinvolti in nuove emozioni, simili a sogni di antica memorie, attraverso le quali riusciamo a ritrovare la forza della riflessione, la capacità di rinascere in nuove sensazioni liberate dalla sensibilità di artisti che spesso guardano il mondo anche per noi.
Questa è stata la prima impressione provata di fronte al lavoro di Rosalia Filippetti: un viaggio onirico carico di nuovi e profondi significati dove le immagini parlano con noi, soprattutto di noi. Una magia che l’artista riesce a fermare nel tempo e a renderla visibile grazie a particolari capacità tecniche ma, soprattutto, grazie a una profonda sensibilità che la contraddistingue e la rende una delle giovani figure più interessanti nel panorama fotografico italiano. Di fronte al suo lavoro non è neppure più necessario chiudere gli occhi alla ricerca di viaggi in altre dimensioni. Anzi, lei stessa lo fa per noi permettendoci così di entrare fino alla sue toccanti immagini, le quali si trasformano, lentamente, in un vergine terreno di ricerca per nuove e particolari emozioni. L’artista fissa nel tempo delle immagini regalandoci il piacere della visione; dipenderà da noi farle nostre per poterle rimettere in movimento alla ricerca di pensieri dimenticati ma non ancora definitivamente perduti.''
Brevi note biografiche
Sono nata ad Ancona nel 1968, dove risiedo.
Dopo alcuni anni dedicati prima alla musica, poi alla pittura e al teatro, nel 1993 mi sono avvicinata alla fotografia frequentando un corso tenuto da fotografi professionisti e, grazie a queste persone, ho incontrato il Maestro M. Giacomelli.
La conoscenza dell’opera di Giacomelli è stata fondamentale nella mia decisione di abbandonare definitivamente la pittura ed il teatro per dedicarmi alla fotografia.
Ho proseguito i miei studi da autodidatta, frequentando alcuni seminari e lavorando molto in camera oscura.
Nel mio lavoro di ricerca utilizzo la fotografia come mezzo per allontanarmi dalla realtà partendo da essa; il risultato è una realtà distorta, surreale, più vicina al sogno.
Adoro viaggiare e spesso, dalle immagini scattate in viaggio, creo serie o sequenze fotografiche.
Lavoro principalmente in bianco/nero, curando personalmente tutte le fasi per la realizzazione delle stampe fotografiche.
Rosalia Filippetti
Orario: martedì - sabato ore 9,30-12,30 / 15,30-19,00
Pieghevole disponibile in galleria, corredato di fotografie, con testo di Fabrizio Boggiano
Joyce & Co.
Galleria d’arte contemporanea
Vico del Fieno 13 rosso – Genova