neon>campobase
Bologna
via Zanardi, 2
051 5877068 FAX 051 5877068
WEB
Maurizio Bolognini
dal 26/11/2004 al 31/12/2004
051 5877068 FAX 051 5877068

Segnalato da

Galleria Neon



approfondimenti

Maurizio Bolognini



 
calendario eventi  :: 




26/11/2004

Maurizio Bolognini

neon>campobase, Bologna

CIM (ColIective Intelligence Machine) 3. Presenti, insieme ad alcune delle prime macchine programmate, due progetti interattivi dell'artista. Cim 3 e' un'installazioni multipla, costituita da postazioni diverse, distanti ma coordinate attraverso la rete telefonica.


comunicato stampa

CIM (ColIective Intelligence Machine) 3

Maurizio Bolognini è stato tra i primi a occuparsi di tecnologie digitali, dividendosi tra il suo lavoro di artista e l’impegno sul versante della democrazia elettronica e delle tecniche di comunicazione di rete. Da lungo tempo le nuove tecnologie rappresentano il comune denominatore della sua attività. E tuttavia, pensando alla sua ricerca e in particolare alle macchine programmate, si sarebbe tentati di ricondurli a una sola affermazione, apparentemente provocatoria: ‘Non mi interessa di essere considerato un artista che crea certe immagini, né semplicemente un artista concettuale, ma semmai un artista che con le sue macchine ha effettivamente tracciato più linee di chiunque altro, coprendo superfici sconfinate’.
E’ questa una delle dimensioni più autentiche e sconcertanti del suo lavoro: la possibilità di usare queste macchine per dilatare il proprio gesto all’infinito, creando universi d’informazione paralleli, fatti di chilometri di immagini, aggrovigliamenti di linee che si intersecano attraverso traiettorie inesauribili. A questo scopo, in fondo, servono le sue macchine programmate (ormai centinaia): le Imaging Machines (dal 1988) e i Computer sigillati (dal 1992), che programma personalmente per produrre flussi continui di immagini casuali e poi lascia funzionare all’infinito, generalmente senza monitor. E allo stesso scopo servono le applicazioni di intelligenza collettiva usate nelle CIMs (Collective Intelligence Machines), e di intelligenza artificiale usate in AIMS (Artificial Intelligence Mediated Sublime), o la delega a modificare senza vincoli alcuni dei programmi impiegati nei suoi Computer sigillati concessa a decine di programmatori di ogni parte del mondo (da Mosca a Bangalore), come nella serie Atlas 2.
La prima mostra di Maurizio Bolognini alla galleria Neon, che risale al 1997, ha dato inizio a una collaborazione che si è protratta fino ad oggi (con la mostra Raptus, nel 2000, e con diverse mostre collettive). In quella prima occasione furono presentati i suoi Computer sigillati. Da allora queste macchine programmate sono state esposte in numerose gallerie, private e pubbliche. Tra le installazioni realizzate negli ultimi mesi ricordiamo quelle al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova (a cura di Sandra Solimano), al Museo del Sannio, Benevento (a cura di Mario Costa), alla Fondazione Ragghianti, Lucca (a cura di Vittorio Fagone), al Williamsburg Art & Historical Center, New York (a cura di Enrico Pedrini), alla Liste di Basilea e al Centro d’Arte Contemporanea del Canton Ticino, Bellinzona (a cura di Mario Casanova), al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma (a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero).

Ora, con CIM 3, la neon>campobase presenta, insieme ad alcune delle prime macchine programmate, due installazioni interattive dell’artista, collegate a distanza attraverso la rete telefonica cellulare. Si tratta di un’evoluzione di precedenti versioni delle CIMs, nelle quali il pubblico (usando il proprio telefono) poteva interferire con il funzionamento altrimenti imprevedibile delle macchine, facendone evolvere le immagini (CIM 1), mentre l’artista poteva osservare e rimodulare il processo a distanza (CIM 2). CIM 3 è un’installazioni multipla, costituita da postazioni diverse, distanti ma coordinate attraverso la rete telefonica come una sola grande installazione, in grado di crescere in modo illimitato e a qualsiasi scala geografica.
A queste installazioni interattive, presentate per la prima volta all’ottava edizione di Artmedia (Parigi, dicembre 2002), sono state dedicate diverse pubblicazioni, oltre ai cataloghi delle mostre. Articoli e saggi su questo lavoro sono apparsi nei libri Maurizio Bolognini: installazioni, disegni, azioni (on/off line), Lithos, Roma 2003, e Approaches in Multimedia Art, Lubelski, New York 2003; nelle riviste francesi Ligeia, 45, 2003, e Art Jonction, 38, 2003, e 43, 2004; nella rivista su arte e scienza del Massachusetts Institute of Technology, Leonardo, 37/2, 2004; in New York Arts, 8/2, 2003; New York Art World, 6/7, 2003; Segno, 189, 2003; nella rivista del Muslab di Roma, Luxflux, 6, 2004, consultabile anche on-line: <http://www.luxflux.net/n6/artintheory2.htm> <http://www.luxflux.net/n6/artintheory3.htm>
Nel corso della mostra presso neon>campobase, il lavoro di Maurizio Bolognini, e in particolare queste più recenti installazioni, saranno presentati al convegno internazionale Generative Art 04, Politecnico di Milano, 14-16 dicembre 2004. Gli Atti del Convegno saranno disponibili in galleria.

La mostra CIM 3 vuole essere un test indoor in vista di future installazioni in spazi pubblici nella città, es. pareti cieche di grandi edifici, che saranno trasformati in superfici sensibili collegate a distanza, e capaci di reagire alle continue sollecitazioni del pubblico.

Inaugurazione: ore 18

Orari: mar_sab 11_13 e 15_19 chiuso festivi e domenica

neon>campobase
via f.zanardi 2/5 Bologna

IN ARCHIVIO [148]
Difetto come indizio del desiderio
dal 28/1/2011 al 4/2/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede