La mostra comprende circa ottanta opere, in primo luogo dipinti, ma anche disegni e interventi di arti decorative, relative a tutte le fasi della ricerca pittorica dell'artista. Esposta anche una sezione documentaria che ne ricorda l'attivita' di critico e curatore. Scroppo e' stato insegnante di Pittura presso l'Albertina dove svolse attivita' didattica a partire dal 1948.
un artista tra pittura e critica
A cura di Pino Mantovani e Maria Teresa Roberto con la collaborazione di Ivana
Mulatero
L'Accademia Albertina di Torino organizza dal 1 dicembre al 30 gennaio 2005 una
mostra di dipinti e documenti relativi all'attività artistica di Filippo
Scroppo, insegnante di Pittura presso l'Albertina, svolse attività didattica a
partire dal 1948.
Nato in Sicilia nel 1910, ma attivo in Piemonte, tra Torino e Torre Pellice,
dalla metà degli anni Trenta, Scroppo unì alla passione artistica un forte
impegno spirituale e morale, che lo condusse a dedicare intense energie sia
all'attività didattica e critica sia all'organizzazione delle Mostre di Arte
Contemporanea di Torre Pellice.
La mostra antologica che l'Albertina ha realizzato, grazie al sostegno della
Città di Torino e della Regione Piemonte, intende ricostruire criticamente il
senso complessivo del suo percorso artistico, a dieci anni dall'omaggio resogli
nel 1994, a breve distanza dalla scomparsa avvenuta nel 1993, presso la Galleria
d'Arte Contemporanea di Torre Pellice da lui voluta e promossa.
La mostra comprende circa ottanta opere - in primo luogo dipinti, ma anche
disegni e interventi di arti decorative quali un arazzo e un tappeto -, relative
a tutte le fasi della ricerca pittorica di Scroppo. Il punto di partenza sono
gli esordi figurativi dell'artista, collocati al passaggio tra anni Trenta e
Quaranta e influenzati dalla rilettura dell'esperienza espressionista;
nell'immediato dopoguerra Scroppo avvia un serrato confronto con la
stilizzazione neo-cubista, e nei primi anni Cinquanta approda all'astrazione
geometrica, partecipando attivamente alle iniziative del Movimento Arte
Concreta. Intorno al 1960 la griglia geometrica delle sue composizioni si
dissolve e la sua pittura si fa più sciolta e materica, con un progressivo
accentuarsi della componente segnica, fino alle opere del periodo finale,
realizzate con la tecnica dell'aerografo.
La mostra sarà completata da una sezione documentaria che ne ricorderÃ
l'attività di critico e di curatore.
Il catalogo contiene i saggi di Giuseppe Mantovani, Maria Teresa Roberto, Ivana
Mulatero, una silloge dei testi critici di Filippo Scroppo, le riproduzioni
fotografiche delle opere in mostra, gli apparati bio-bibliografici.
Anteprima per i giornalisti e critici d'arte, mercoledì 1 dicembre, alle ore
12,00, via Accademia Albertina, 6 - Torino
Torino, 19 novembre 2004
Dr. Gianni Ferrero
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Accademia Albertina, Torino
Via Accademia Albertina, 6
Orari: 9.00-13.00/15.00-19.00 - Chiuso il lunedì
Ingresso libero