La mostra presenta alcuni bozzetti storici di proprieta' della Fondazione Minguzzi di Milano come quelli per le formelle delle porte di San Fermo Maggiore di Verona o per il Gruppo delle Nuotatrici, inoltre alcune delle opere che l'artista ha compiuto quando la vista ormai l'aveva abbandonato: il bronzo del Cristo in Croce e la china del Gatto
Con il patrocinio del Comune di Ferrara
"Con le mani Minguzzi sembra abbracciare un pensiero per formalizzarlo, quasi
fosse un blocco di creta."
Dall'intervista per "L'Osservatore Romano"
1 Giugno 2000
Dopo la morte di Luciano Minguzzi - conosciuto da Don Franco Patruno in
occasione dell'intervista per "L'Osservatore Romano" - è nata l'idea, in
collaborazione con il figlio Luca, di presentare a "Casa Cini", oltre ad alcuni
bozzetti storici di proprietà della Fondazione Minguzzi di Milano, come quelli
per le formelle delle porte di San Fermo Maggiore di Verona o per il Gruppo
delle Nuotatrici, alcune delle opere che l'artista ha compiuto quando la vista
ormai l'aveva abbandonato, cioè il bronzo del Cristo in Croce e l'incantevole
china del Gatto, lavori ancora inediti al pubblico. Sculture e disegni
affascinanti, non per il fatto tecnico e di manualità malgrado l'handicap, ma
per la loro sincerità e calore, quasi evidenziazione di una percezione delle
mani che viene intensificata e resa forma plastica e grafica. E' stata
un'esperienza anche commovente vedere tutta la sua ultima produzione.
L'importante rassegna che presentiamo, proprio quando i comuni di Bologna e di
Milano stanno muovendosi per una grande antologica, ha quindi un valore
sicuramente artistico, ma anche affettivo.
LUCIANO MINGUZZI (Bologna 1911-Milano 2004)
Luciano Minguzzi nasce a Bologna il 24 maggio 1911. Il padre, Armando, è
scultore. Nel 1931 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna dove segue
i corsi di incisione di Giorgio Morandi e di scultura sotto la guida di Ercole
Drei; frequenta intanto all'università le lezioni di Roberto Longhi. Nel 1934
espone alla XIX Biennale di Venezia, nel 1939 alla Quadriennale d'Arte di Roma
e, nel 1942, ancora alla biennale, la XXIII, con una sala personale. Alla fine
della guerra fonda, con altri artisti, il gruppo Cronache. Nel 1949 tiene una
mostra al Museo dell'Athénée di Ginevra. L'anno dopo, invitato alla XXV Biennale
di Venezia con un gruppo di opere, fra le quali il Gallo, ottiene il Gran Premio
della Scultura. Trasferitosi a Milano, nel 1951, partecipa al concorso per la V
Porta del Duomo di Milano, che lo vede vincitore nel 1958. La porta verrÃ
inaugurata nel 1965. Nel 1952 partecipa con una nuova personale alla Biennale di
Venezia e la giuria internazionale gli assegna un Premio Aggiunto per la
Scultura. In questi anni scolpisce opere quali: l'Acrobata, laContorsionista, le
Due figure, la Donna che salta la corda e il Cane tra le canne. Nel 1953
partecipa al concorso per il monumento al Prigioniero politico ignoto alla Tate
Gallery di Londra ricevendo il 3° premio. Nel 1955 con la Galleria del Milione è
presente al Museo d'Arte Moderna di New York e alla mostra nel parco Middelheim
di Anversa. Nel 1956 espone alla Quadriennale di Roma, al Museo Rodin di Parigi
e alla Viviano Gallery di New York. Lo stesso anno gli viene assegnata la
cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera dove insegna fino al
1975. Nel 1957 è presente nelle piazze e nei parchi d'Europa con sculture di
grandi dimensioni quali Gli aquiloni, Luci nel bosco, Ombre nel bosco, Sei
personaggi, Pas de quatre. Dal 1957 al 1960 espone in Australia, Perù, Stati
Uniti, Inghilterra, Olanda e Germania. Le sue sculture ispirate al tema degli
uomini del Lager, nascono dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Sessanta.
Nel 1964 è nominato insegnante di scultura alla Sommer Academy di Salisburgo.
Nel 1970 riceve l'incarico da Paolo VI per la realizzazione della Porta del Bene
e del Male per la Basilica in San Pietro in Vaticano, opera alla quale lavora
per sette anni. La porta viene inaugurata nel 1977. Gli anni Ottanta lo vedono
impegnato in grandi opere quali I fiori della notte, la Dafne e il gruppo dei
Nuotatori. Nel 1988, dopo quattro anni di lavoro, termina la Porta per la Chiesa
di San Fermo Maggiore a Verona, opera benedetta da Papa Giovanni Paolo II nello
stesso anno e inaugurata il 21 giugno 1997. Nel 1992 in occasione degli
ottant'anni dell'artista, il Comune di Milano gli dedica una grande mostra
personale al Castello Sforzesco. L'anno successivo è presente all'esposizione
all'aperto alla Rocca Malatestiana di Cesena insieme a Manzù e Fabbri. Nel 1994
sue opere sono esposte alla mostra "Disegno e scultura nell'arte italiana del XX
Secolo", al Museo della Permanente di Milano. Partecipa nel 1995 alla mostra "La
città di Brera. Due Secoli di scultura" all'Accademia di Brera e tiene una
personale alla Civica Galleria di Arte Moderna di Saint-Vincent. Nel 1996 nasce
a Milano il Museo Minguzzi. Nel 1998 Riceve a Bologna il Premio Marconi e gli
viene dedicata una mostra antologica presso l'Università Statale e un'altra
grande antologica viene presentata al Museo Marino Marini di Firenze. Nel 1999
il Comune di Vicenza dedica a Minguzzi una grande mostra monografica alla
Basilica Palladiana. Tra le più recenti opere di scultura vi sono il Gallo '99,
nuovo omaggio al soggetto-simbolo di Minguzzi, la grande Op là (1952-2000) e i
due Uomo n. 1 e Uomo n. 2 del 2000-2001. La sua ultima creazione è la
Crocefissione in bronzo del 2004. Luciano Minguzzi muore a Milano il 30 maggio
2004.
inaugurazione
sale del chiostro
venerdì 3 dicembre - ore 18.30
ISTITUTODICULTURACASAGIORGIOCINI
Via S. Stefano 24 - Ferrara
dal martedì al sabato
10.30-12.30 15.30-18.30