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4/12/2004

ExpoArte

Fiera del Levante, Bari

Le nuove tendenze in passerella danno una mano alle attese del collezionista

Aperta la mostra mercato dell’arte, è cominciata a pieno ritmo, sin dalle prime battute, la caccia ai bocconcini prelibati disseminati qua e là nei padiglioni 3 e 9 della Fiera del Levante, dove si svolge fino al 6 dicembre la 25^ edizione di ExpoArte, la mostra–mercato di respiro internazionale che presenta, oltre alle grandi firme storiche, le ultime tendenze nel campo della pittura e della scultura, contemporanea. In questa singolare attività venatoria si distinguono quelli che mirano, senza frapporre indugi, alla selvaggina-doc. Sono i collezionisti che, a differenza degli neofiti e degli appassionati d’arte, non sostano in questo o quello a mirare o a rimirare dipinti, disegni, sculture o installazioni, ma vanno diritto al sodo. In altri termini, raggiungono a passi più che frettolosi le gallerie d’alto lignaggio dove negli anni, magari, hanno trovato pane per i loro denti. E lì contrattano il Sironi degli anni Trenta o l’Aligi Sassu degli anni Venti per tornarsene a casa con il carniere pieno di firme altisonanti.
E’ ormai risaputo che accanto al collezionista - ed ExpoArte ne è una valida ed esauriente conferma - vive e prospera il mercato dell’arte. Fra l’uno e l’altro c’è un rapporto osmotico, quasi di reciproca necessità e dipendenza. Il mercato seleziona e valorizza gli ''oggetti del desiderio'' che incontreranno l’interesse dei suoi clienti. Anzi, spesso, anticipa le mutazioni del gusto, dando risposte concrete alle diverse attese.
Quest’anno il pacchetto delle offerte di ExpoArte è particolarmente allettante e variegato perché la 25^ edizione - che segna una tappa importante nella vita di questa rassegna dal respiro internazionale, ossia le nozze d’argento con la Fiera del Levante – ha puntato le sue chances sui giovani emergenti. Una decisione, quest’ultima, sollecitata dal dott. Nicola Rossi, amministratore delegato della Nef, la società organizzatrice della manifestazione, anche in relazione al delicato momento economico. Soldi non ne circolano molto e quei pochi euro che ci sono rimasti è meglio investirli in arte, mirando però in particolar modo ad artisti che oggi costano poco e che domani potrebbero costare dieci volte di più. Su questa direttrice si sono attestate, ad esempio, Ester Milano e la Galleria Unione, di cui parleremo domani.
''Nulla quaestio'', invece, per gli affermati. Come il pugliese Enzo Guaricci che ha organizzato un’installazione, giocando con l’arma dell’ironia. In tempi come quelli attuali, di perduranti difficoltà congiunturali, le sue opere in passerella lanciano suadenti messaggi rassicuranti, o forse inquietanti. A cominciare dal titolo ''Piazza Affari''. Al centro del padiglione 9 Guaricci presenta macro-monete della ''Repubblica all’Italiana'' – la lira, la 5 lire, la 10 lire, la 100 lire – monete coinvolte in una fuga verso una meta imprecisata. Poco distante sono adagiate altre monete gigantesche, questa volta ovalizzate. E’ la serie del nuovo conio: l’euro ''ovale o non vale''.
''Gigantesche e improbabili monete ‘fossili’ – osserva il critico d’arte Giorgio Segato – che confermano, nella loro spettacolarità, nella loro evidenza sensoriale e nella provocazione concettuale la forte vena ironica dell’artista, da molti anni impegnato a ‘spiazzare’ con l’arte la percezione e l’intelligenza delle cose, come salutare sollecitazione a una più attenta ed attiva partecipazione alla vicende della vita quotidiana, ad un più efficace interrogarsi sulle relazioni, sulle motivazioni, sui contenuti e sui significati. Il primo spiazzamento è temporale, poiché Guaricci richiama la nostra attenzione su oggetti semplici e di conoscenza comune, ma come recuperati in una discarica del futuro, a grandezza naturale, come la sua famosa 500 Fiat, i palloncini, i tappeti volanti, lacerti di opere d’arte, o magnificati come le monete, le lirette ormai fuori corso, per tanti anni nella nostra esperienza quotidiana e restituite ingigantite in una affettuosa memoria confidenziale che si fa però anche consapevolezza della pochezza, della fragilità, dell’inconsistenza a volte di un’economia all’italiana, di un’arte all’italiana, di una Repubblica all’italiana''.

Giovedì 2 dicembre, ore 10.30 – Sala Convegni in Fiera:

conferenza stampa di presentazione della XXV edizione di ExpoArte Bari, alla presenza di autorità della Fiera, cittadine, provinciali e regionali, del Presidente della Fiera del Levante Luigi Lobuono, dell'amministratore delegato di NEF Nicola Rossi e del critico d'arte Giorgio Segato.

Principali eventi

Sono previsti programmi culturali, incontri e dibattiti coordinati da Giorgio Segato e avvenimenti spontanei e a sorpresa promossi dai galleristi in fiera.

>> Quaranta incisori per Francesco Petrarca nel settimo centenario della nascita. Mostra di incisioni e lettura dal Canzoniere del Petrarca.

>> Omaggio a Don Eddy: il percorso pittorico dell'artista visto attraverso una collezione di poster e di manifesti a cura di Leda Cempellin: mostra documentaria e presentazione del libro su Don Eddy e l'iperrealismo fotografico americano.

>> Le Natività di Eugenio Rinaldo: sculture in cotto.

>> La piazza Affari di Enzo Guaricci.

>> Omaggio a Salvador Dalì di Dimitrije Popovic.

>> Salvador Dalì a ritroso: conferenza di Giorgio Segato per le scuole sul maestro catalano nel centenario della nascita. La mostra allestita a Palazzo Grassi a Venezia.

>> Metamorphosis di una città: architettura contemporanea a Matera + ArteCittàPaesaggio: Il luogo tra ambiente e arte.

Incontri e dibattiti

Venerdì 3 dicembre, ore 11:
Salvador Dalì a ritroso, conversazione di Giorgio Segato con gli studenti e gli artisti sulla mostra del centenario allestita a Venezia a Palazzo Grassi. Con diapositive.

Venerdì 3 dicembre, ore 12:
Quaranta incisori per Francesco Petrarca nel settimo centenario della nascita (1304-2004).

Venerdì 3 dicembre, ore 17:
Omaggio a Don Eddy: la mostra e il libro di Leda Cempellin. Ne parlano Leda Cempellin e Giorgio Segato.

Venerdì 3 dicembre, ore 18:
Omaggio a Enzo Guaricci: Piazza Affari (all'italiana).

Sabato 4 dicembre, ore 11:
Le Natività di Eugenio Rinaldo, conversazione di Giorgio Segato con Franco Cortese.

Sabato 4 dicembre, ore 12:
Omaggio a Salvador Dalì di Dimitrije Popovic.

Sabato 4 dicembre, ore 17:
Il progetto Metamorphosis di una città - Architettura contemporanea a Matera + Arte/Citta/Paesaggio - il luogo tra ambiente e arte - 20 architetti, 18 artisti, coordinati dal prof. Arch. Amerigo Restucci.

Intervengono Angelo Bianco (Direttore Artistico), Roberto Martino (Direttore) e Laura Tosto. A cura della Fondazione SoutHeritage Centro per l'arte contemporanea e il territorio del sud Italia e del Mediterraneo Institution for contemporary art and territory of Southern Italy and Mediterranean area.

Domenica 5 dicembre, ore 11:
Video d'artista: VHS a cura di Vittorio Sgarbi per il Comune di Padova: la Cappella di Giotto restaurata.

Domenica 5 dicembre, ore 17:
Letture per Francesco Petrarca, a cura di Giorgio Segato e Anna Santoliquido.

Lunedì 6 dicembre, ore 11:
Video d'artista: VHS su Salvador Dalì.

Apertura al pubblico:
venerdì, sabato e domenica:
10.00 - 21.00
lunedì:
10.00 - 13.00

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