Circoscrizione N. 2
Pistoia
via Capitini n.7
0573 452665 FAX 0573 452665
WEB
Oltre la ringhiera
dal 10/12/2004 al 21/12/2004
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Segnalato da

Filippo Basetti




 
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10/12/2004

Oltre la ringhiera

Circoscrizione N. 2, Pistoia

Tiziano Banci e Filippo Basetti. Il tema e' quello del paesaggio industriale e delle sue architetture. 50 fotografie in bianco e nero, prese e restituite con tecniche tradizionali, parlano di luoghi morti come le aree dimesse o abbandonate di vecchie fabbriche e di luoghi pieni di vita come i nuovi, efficienti, moderni stabilimenti


comunicato stampa

TIZIANO BANCI / FILIPPO BASETTI

Il Gruppo Fotografico Fornaci è presente da oramai trent’anni nel territorio e nella sede della Circoscrizione n°2 del Comune di Pistoia, con l’apporto di valevoli soci che rendono fertile e proficua l’attività del club fotografico e della Circoscrizione stessa. Due di questi: Tiziano Banci (presidente del circolo fotografico) e Filippo Basetti, presentano oggi una mostra dal titolo: “Oltre la Ringhiera”.

Il tema è quello del Paesaggio Industriale e delle sue architetture, argomento tanto caro a Basetti quanto a Banci. Il primo per un fatto di studio e di lavoro e il secondo per un’innata voglia di esplorare sempre territori nuovi. Cinquanta fotografie in bianco e nero, rigorosamente prese e restituite con tecniche tradizionali, parlano all’osservatore di luoghi morti come le aree dimesse o abbandonate di vecchie fabbriche, e di luoghi pieni di vita come i nuovi, efficienti, moderni stabilimenti. Ci sono i vecchi edifici dell’Ex-Breda di Pistoia, l’attuale Macrolotto di Prato, la zona industriale di S.Agostino e non mancano scatti di particolari elementi di fabbrica, come silos e ciminiere.
Il tutto visto con poesia alla maniera di Banci o con estrema crudeltà e verità come negli scatti di Basetti, che cerca più la sostanza che l’idea. Due modi opposti di vedere le cose, per certi versi, ma simili se si guarda l’accuratezza delle inquadrature e la pregevole qualità di stampa delle fotografie. Nell’era del digitale, il bianco e nero tradizionale ben si presta a questo lucido metallo o a questi edifici abbandonati, per far risaltare ancora di più le cose come stanno. La macchina industriale si è fermata e sarebbe inutile e forse eticamente sbagliato riprodurre i suoi luoghi con macchine fotografiche moderne filtrate nuovamente dalla macchina computer.
La mostra è accompagnata da due testi degli autori, dove ognuno a modo suo parla del paesaggio industriale, dell’esperienza fatta sui luoghi fotografati, sulle sensazioni ricevute e sui motivi che li hanno portati ad affrontare il tema:

E' un concetto. Una tentazione,il fascino del mistero.
Questa volta il silenzio che sono andato a cercare, si trova oltre la ringhiera,appunto. E' fatto da cattedrali industriali, fabbriche, alcune regolarmente operative, altre in stato di abbandono che talvolta si fanno preghiera; ricomposto equilibrio che si nutre di rimandi e suoni gutturali di attrezzi da lavoro, le une, o da vegetazioni spontanee cresciute con l'umidità, le altre. Muri alla deriva dell'incuria e del tempo. Mi sono di fatto trovato a sbirciare e a fotografare le forme del paesaggio industriale che propongo in queste immagini spesso trovandomi dietro la ringhiera di confine. E da lì ho ripreso con maggior enfasi che se avessi varcato quella soglia sottile, ma fondamentale per creare quel gusto del proibito, infranto dall'estensione del mio sgurdo oltre la mia dimensione fisica impossibilitata a varcarla. Per gli interni dell'area Ex-Breda a Pistoia oppure del lanificio Walter Banci a Prato ho infranto volutamente questo principio e superato l'ostacolo mi si è disvelato un mondo affascinante ed ho potuto godere di un colloquio fatto di profonda intimità con quei locali e le loro antiche vestigia, dove la mia immaginazione ha potuto spaziare e ricostruire idealmente situazioni ambientali e scene di lavoro, prendendo spunto da piccoli, preziosi indizi che lo sguardo esplorativo mi ha via via rivelato. Queste poche immagini raccolte in un momento in cui sono occupato a concludere altri progetti fotografici a
cui lavoro da tempo, costituiscono il viatico per una ricerca e una documentazione più allargata e articolata che spero di riprendere in futuro.

Tiziano Banci.
Subito mi viene in mente la fantascienza.
Sarà perché sono cresciuto su di un’astronave di lucido metallo. Sarà perché ho visto passare locomotive che sbuffavano fumo bianco. Sarà perché sui chiodi ci ho sempre dormito. Sarà perché il ferro l'ho sempre visto arrugginito sulle rotaie davanti a camera mia. Sarà perché ho visto i ferri gialli uscire dal cemento dei cantieri. Sarà perché la marmitta del mio Benelli era un buco a diritto cromato lucido un pò spanciato come i silos pieni di frumento dei figli del grano. Sarà perché mi hanno fatto calcolare le travi in acciaio IPE e HP in quei cinque anni dei Geometri. Sarà perché un giorno, radendomi, mi sono tagliato e da sotto la pelle è uscita una placca di metallo e del lubrificante per macchina al posto del sangue. Sarà perché ho visto i film di Tsukamoto e Cronenberg. Sarà perché ho indossato occhiali di metallo per tutta la mia vita. Sarà perché certe volte é meglio
parlare con le macchine invece che con gli uomini. Sarà perché davanti a casa di mia zia c'erano dei serbatoi lucidi e riflettenti per la fermentazione del vino. Sarà perché davanti a casa mia adesso c'é una centrale nucleare e altre ce ne verranno, accompagnate da antenne di supertelefonia. Sarà perché ho studiato in una vecchia galera dismessa e ho visto le sbarre dal di dentro. Sarà perché le scatolette che vedo tutti i giorni, passare sulla strada, non finiscono mai. Sarà perché finirò in una bara foderata d'acciaio, se Dio vuole. Sarà per questi e tanti altri motivi che l'acciaio, il ferro, la ghisa, lo zinco e gli altri metalli e leghe mi attirano... e Sarà per questo che le fotografie parlano più che di Industria e di Paesaggio Industriale, di Materia.
Filippo Basetti

Inaugurazione: Sabato 11 Dicembre 2004 ore 18.00

Periodo apertura: 11-21 Dicembre 2004
Lun.Mart.Ven.Sab. 9.00-12.30 / Giov. 15.30–18.30
Ingresso: Libero

Sede Esposizione: Sala Consiliare Circoscrizione n°2 Comune di Pistoia
Via Capitini n°2 Pistoia

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