Senzatitolo associazione culturale
Roma
via Panisperna, 100
06 4824389 FAX
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Pino Modica
dal 19/12/2004 al 5/2/2005
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Segnalato da

Massimo Arioli



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Pino Modica



 
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19/12/2004

Pino Modica

Senzatitolo associazione culturale, Roma

In mostra una serie di piani di lavoro. Appare chiaro il legame di continuita' che lega queste opere alla produzione sviluppata, a partire dalla seconda meta' degli anni Ottanta, all'interno delle dinamiche teoriche del Gruppo dei piombinesi, laddove l'artista rileva e recupera tracce ed indizi di comportamenti automatici ed inconsapevoli elevandoli ad oggetti estetici


comunicato stampa

Pino Modica espone nei locali di Senzatitolo una serie di piani di lavoro preparati per l’occasione. Appare chiaro il legame di continuità che lega queste opere alla produzione sviluppata, a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, all’interno delle dinamiche teoriche del Gruppo di Piombino, laddove l’artista rileva e recupera tracce ed indizi di comportamenti automatici ed inconsapevoli elevandoli ad oggetti estetici. Nelle lastre di metacrilato incise, scalfite, bruciate e abrase dalla mano dell’uomo che lavora, l’autore prelude all’azione, prepara il contesto, ma resta trasparente come il plexiglas, superficie d’elezione, limitandosi ad inserire la luce fredda del neon per far affiorare storie e mondi difficilmente immaginabili e contribuendo a riabilitare lo sguardo dello spettatore ad una funzione sociale. Le tracce diventano allora depositi della storia non di uno ma di molti individui ed attraverso la riappropriazione estetica del contingente e del casuale l’autore riesce a coniugare pienamente arte e società.

Pino Modica è nato a Civitavecchia (RM) nel 1952. Alla metà degli anni Ottanta ha costituito con Salvatore Falci, Stefano Fontana e Cesare Pietroiusti il cosiddetto gruppo di Piombino. Dopo le personali Rilevamenti estetici del 1985 alla galleria Lascala di Roma, Infrangenze (1989) allo Studio Casoli di Milano e Bersagli (1990) alla galleria Alice di Roma, ha partecipato, nello stesso anno, alla sezione Aperto della XLIV Biennale di Venezia. Nel 1991 è stato presente ad Anni Novanta la rassegna internazionale curata da R. Barilli alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nel 1991 con Buono di prenotazione d’acquisto, ha realizzato un lavoro incentrato sul processo di determinazione dell’oggetto-reperto e fortemente legato al problema dell’immigra-zione. Tra le numerose mostre all’estero, ricordiamo quelle al Musée d’Art Contemporain di Guerigny nel 1990 e al Musée de la Villette di Parigi nel 1992, alla Virreina di Barcellona nel 2000 e al Kunstforum di Berlino nel 2002 nell’ambito della rassegna Der italienische Weg vom Fututurismus zum Laser. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private e pubbliche.

Senzatitolo
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Sergio Ragalzi
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