Nike Ground Experience.
Nike Ground Experience
Nel Settembre 2003 la notizia si diffonde a macchia d'olio: Karlsplatz, storica piazza viennese, sta per essere rinominata Nikeplatz. Oltre al cambio del nome sembra che un enorme monumento a forma di Swoosh - il noto logo della Nike - stia per essere costruito nella nuova Nikeplatz. Inutile a dirlo, è tutto falso. L'incredibile campagna pubblicitaria nell'arco di un mese provoca le reazioni dei cittadini, dei funzionari del comune e naturalmente della Nike, che nega ogni coinvolgimento e inizia un'azione legale per porre fine a questa bizzarra performance. Il Tribunale Commerciale rifiuta la richiesta di risarcimento di Nike. Gli autori di questa controversa azione sono una coppia di artisti italiani nota come 0100101110101101.ORG: «Per quest'opera - dichiara Eva Mattes - volevamo usare un'intera città come palco per un'enorme performance iper-reale, produrre un'allucinazione collettiva per alterare la percezione della città in modo totale e immersivo»
In mostra, per la prima volta in Italia, la documentazione fotografica, il controverso progetto per il falso monumento e il video che documenta le reazioni dei cittadini, del comune e ovviamente della Nike.
«Nike Ground, progetto al confine tra marketing-guerriglia e pubblicità , evento mediatico e battaglia giudiziaria»
- Valentina Tanni e Domenico Quaranta, Exibart
«Provocazione multinazionale»
- Massimiliano Fuksas, L’Espresso
«Una contraffazione perfetta, totalmente plausibile»
- Marie Lechner, Libération
«Alla fine la Nike ha quasi denunciato se stessa»
- Marco Deseriis, D-Repubblica
«Indipendentemente dalla conclusione del processo la loro azione sarà un successo»
- Cathy Macherel, Le Courrier
«Una parodia della retorica del marketing assolutamente geniale»
- Maureen Ryan, Chicago Tribune
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Biografia
0100101110101101.ORG è una coppia di artisti europei che utilizza strategie comunicative non convenzionali per ottenere la massima visibilità con il minimo sforzo. Pionieri del movimento artistico della net.art, negli ultimi anni hanno presentato ed esposto le loro opere in tutto il mondo. Il loro controverso lavoro, spesso a cavallo con l’illegalià , include approppriazioni e remix di famose opere di arte digitale, l’invenzione di un artista inesistente e la creazione e diffusione di un virus informatico per la Biennale di Venezia nel 2001.
Il lavoro di 0100101110101101.ORG è stato commissionato ed esposto internazionalmete, tra cui: Just du It!, Lentos Museum of Modern Art, Linz 2005; Interactivity, ICC, Tokyo 2004; A perfect day for bananafish, Postmasters Gallery, New York 2004; New York Digital Salon, World Financial Center, New York 2003; Manifesta 4, Frankfurt 2002; Mediations, Austrian Cultural Forum, New York 2002; Intermedium2, ZKM, Karlsruhe 2002; Korea Web Art Festival, Seoul 2001; 49 Biennale di Venezia, 2001; Biennale di Valencia 2001; Double Life, Generali Foundation, Vienna 2001; Jerome Commission, Walker Art Center, Minneapolis 2000; Ars Electronica 2000, Linz; Zac99, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris 1999.
Il loro lavoro è stato recensito e pubblicato da: The New York Times, El Pais, Britannica, Wired, Berliner Zeitung, Le Monde, Haaretz, Flash Art ed innumerevoli altri quotidiani, riviste, programmi televisivi e radiofonici in tutto il mondo.
dall' 8 gennaio al 19 febbraio 2005
dal lunedi al sabato 15/19 - festivi su appuntamento
VERNISSAGE
sabato 8 gennaio ore 18.00
fabioparisartgallery
ARTE ACCESSIBILE, ARTE POSSIBILE
via Alessandro Monti 13 - 25121 Brescia