Palazzo Re Enzo
Bologna
piazza del Nettuno
051 269267 FAX 051 2960748

Primaticcio (1504-1570)
dal 27/1/2005 al 10/4/2005
051 230385 FAX 051 221894
WEB
Segnalato da

Cinzia Manfredini




 
calendario eventi  :: 




27/1/2005

Primaticcio (1504-1570)

Palazzo Re Enzo, Bologna

Un Bolognese alla corte di Francia. L'edizione bolognese della mostra curata dal Louvre e prodotta dalla Reunion des Musees Nationaux, presenta alcune varianti tra cui una trentina di pregiati disegni dell'artista. Sono esposti un numero considerevole di opere provenienti dai maggiori musei del mondo che illustrano lo sviluppo dell'arte di Primaticcio in relazione all'evoluzione della monarchia dei Valois


comunicato stampa

Dalle sale del Museo del Louvre la mostra dedicata a Primaticcio approda a Bologna, città natale dell'artista, nelle prestigiose sale di Palazzo di Re Enzo e del Podestà, dal 30 gennaio al 10 aprile 2005.
La mostra Primatice. Maître de Fontainebleau, curata dal Louvre e prodotta dalla Réunion des Musées Nationaux, è stata fortemente voluta dal Comune di Bologna per rendere omaggio ad uno dei suoi artisti più grandi, portavoce internazionale dell'arte italiana del Cinquecento.
L'edizione bolognese ha assunto il titolo di Primaticcio (1504-1570). Un Bolognese alla corte di Francia e presenta alcune varianti tra cui una trentina di pregiati disegni dell'artista non esposti a Parigi, oltre ad un nuovo catalogo edito da 5 Continents. La mostra si configura come un inedito per l'Italia, in una fase di particolare attenzione ai maggiori artisti del manierismo a partire dal Parmigianino. D'altro canto nessuna mostra monografica era mai stata dedicata a Primaticcio prima di Parigi e ora di Bologna; l'ultima esposizione collettiva in cui figurava risale al 1972, allestita al Grand Palais di Parigi, dal titolo L'École de Fontainebleau.
L'attuale esposizione a cura di Dominique Cordellier, Conservateur en Chef del Dipartimento di Arte Grafica del Louvre, si è avvalsa di un comitato scientifico di esperti internazionali e raccoglie un numero considerevole di opere provenienti dai maggiori musei del mondo, tra cui il Louvre, la Bibliothèque Nationale de France, gli Uffizi di Firenze, il Nationalmuseum di Stoccolma, il Toledo Museum of Art, il Kunsthistorisches di Vienna e altri ancora.

La mostra illustra lo sviluppo dell'arte di Primaticcio in relazione all'evoluzione della monarchia dei Valois votata ad una cultura aristocratica sempre più raffinata ed erudita, una "mitologia in atto", secondo la definizione di André Chastel. Le gesta di Primaticcio concretizzano con ciò la trasformazione di Fontainebleau in quella che non solo i Francesi, ma anche gli Italiani del tempo definiscono la "nuova Roma". Primaticcio, allievo di Giulio Romano, collega e poi erede di Rosso Fiorentino a Fontainebleau, diviene responsabile dell'intero progetto decorativo della reggia riunendo lo spirito del manierismo italiano con le influenze del rinascimento francese.

Sotto Francesco I l'attività di Primaticcio è convulsa: inaugura il cantiere della Galleria d'Ulisse (rimasta incompiuta alla sua morte), progetta feste e mascherate, moltiplica i decori degli interni dalla Galleria Bassa agli Appartamenti dei bagni, dalla Camera della duchessa d'Étampes al Gabinetto del re, lavora nei giardini del castello (Padiglione di Pomona, Fontana di Ercole, Giardino dei Pini). Con lui collaborano artisti bolognesi quali il Vignola e Bagnacavallo Junior, inoltre dal 1552 Nicolò dell'Abate che lo affianca nella decorazione della Sala da ballo. Si occupa del progetto di molti monumenti funerari durante il regno di Enrico II dedicandosi anche a progetti di architettura e di scultura; esegue moltissimi disegni di invenzione e modelli finiti da affidare ad esecutori della sua équipe, esperti nei vari settori e in tecniche decorative diversificate.

Molti di questi disegni sono esposti in mostra come testimonianze di realtà ancora esistenti a Fontainebleau; ma altri, ugualmente preziosi, restano documenti di decorazioni perdute o gravemente danneggiate. Non minore importanza rivestono le incisioni nella diffusione della sua arte, nel solco di quanto era avvenuto per Raffaello.

La mostra ha infine eccezionalmente riunito tre dei cinque dipinti concordemente riferiti al pittore: la Sacra Famiglia su lavagna dall'Ermitage, l'Autoritratto degli Uffizi e il bellissimo Ulisse e Penelope del Toledo Museum of Art, messo a confronto con Amore e Psiche di Nicolò dell'Abate (dal Detroit Institute of Arts) ad esso ispirato.

Catalogo 5 Continents

Vernice: Venerdi 28 gennaio 2005
ore 11:00 -16:00 - Vernice stampa aperta
ore 12 - Conferenza stampa
Bologna, Palazzo di Re Enzo e del Podestà Piazza del Nettuno

Per informazioni e accrediti Ufficio Stampa:
Arthemisia C.so di Porta Nuova, 16 - 20121 Milano tel. 02.6596888 fax 02.6598300
Cinzia Manfredini cell. 348.4007208 - Alessandra Zanchi cell. 349.5691710

IN ARCHIVIO [48]
Fruit Exhibition
dal 11/12/2014 al 13/12/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede