Triennale di Milano
Milano
viale Alemagna, 6
02 724341 FAX 02 72434239
WEB
The portraits of elegance
dal 8/12/2004 al 16/1/2005
02 72724341 FAX 02 72434239
WEB
Segnalato da

Antonella La Seta




 
calendario eventi  :: 




8/12/2004

The portraits of elegance

Triennale di Milano, Milano

at Teatro alla Scala. Trecento immagini fotografiche


comunicato stampa

Una mostra per celebrare la riapertura della Scala dopo il laborioso intervento di restauro degli ultimi tre anni. Ideata da Franca Sozzani e sotto il patrocinio del Comune di Milano, si intitola ''The portraits of elegance at Teatro alla Scala'' e si terrà presso la Triennale di Milano dal 9 dicembre al 16 gennaio. Strutturata come una sorta di grande layout di un fotogiornale si articola in circa trecento immagini fotografiche.

Una galleria dove si intersecano figure epocali del mondo musicale, culturale e del glamour milanese, un viaggio lungo oltre un quarto di secolo e fondamentale per la città lombarda, quello dalla ricostruzione post-bellica ai prodromi della contestazione studentesca. Voci insuperabili quali Maria Callas, la sua grande antagonista Renata Tebaldi, Giulietta Simionato. Poi Wally Toscanini, vero trait d’union fra la Scala e i salons meneghini. Tante donne dallo chic emblematico, opulenza e stilizzazione, eccesso e sobrietà, la tradizione che si stempera nel nuovo. Filrouge, l’elogio dell’eleganza, elemento imprescindibile di lettura che si rivela attraverso la fiction e il montaggio quasi cinematografico delle immagini.

L’allestimento si avvale anche di parallelepipedi di specchio, silhouettes high size di abiti, per dare vita a un patchwork emozionale che si propone di rievocare la magia, le cadenze letterarie, le ragioni emblematiche di un rito consacrato della modernità. Protagonista assoluta la grande musica.

Ma la première alla Scala significa anche altro. Una spasmodica attenzione mediatica, il comporsi o smembrarsi di un’autentica semantica estetica e sociale, eleganza, rappresentazione mondana, vanità. Vanno in scena i fasti arbasiniani del boom economico, si accavallano i cambiamenti del costume, sullo sfondo si avvertono le prime avvisaglie della contestazione studentesca e della crisi della metà degli anni Settanta.

Foto per raccontare il gusto, i tic e i tabù di un milieu sociale composito e in forte trasformazione, la dinamica cangiante delle declinazioni dell’haute couture dei massimi ateliers parigini, fra New Look Dior e sperimentazioni

Seventies, fino al nascere e progressivo affermarsi della moda italiana lungo il fondamentale arco di tempo che va dai primi anni ’50 al debutto dei ’70, appunto.

Una folla di personaggi e attitudes evocative palcoscenico di suggestioni e frammenti narrativi significanti, di abiti e gioielli favolosi. Pierre Balmain immancabile habitué, Grace Kelly e la Begum, Liz Taylor e Luchino Visconti, Valentina Cortese e Carla Fracci, un pulviscolo di royalties, l’aristocrazia milanese al completo, la borghesia ascendente, gossip e fourrures, l’indimenticata allure di Biki e Gigliola Curiel, poi Mila Schön, sacerdotesse del fashion made in Milano. Biki, in particolare, col suo imprinting pucciniano e con l’invenzione del personaggio Callas definitivamente consegnato al mito.

Un percorso diverso dal consueto, che partendo dalla mitologia musicale e delle grandi voci vuole porre l’accento su un rituale collettivo profondamente significante per Milano, quello della prima scaligera, che secondo tradizione si consuma immancabilmente ogni sette dicembre. Un evento fortemente simbolico per il capoluogo lombardo ma anche per il mondo intero, che lungo i decenni susseguitisi dalla ricostruzione post-bellica ha ormai assunto contorni leggendari.

Triennale di Milano
viale Alemagna 6

Orario 10.30- 20.30 dal martedì alla domenica
Chiuso il 25 dicembre, il pomeriggio del 31 dicembre (dalle ore 14,30) e la mattina dell'1 gennaio (fino alle ore 14,30)
Ingresso 5, 4 ,3 euro
A partire da sabato 20 novembre 2004 e fino alla fine dell’anno, La Triennale offre la possibilità di vedere tre mostre pagando il biglietto ridotto di due.

ufficio stampa Antonella La Seta tel. 02-72434240 fax 02–72434239

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