Gin Angri
Fabio Boni
Marco Bulgarelli
Donatella di Cicco
Cristina Omenetto
Francesco Raffaelli
Patrizia Riviera
Filippo Romano
Massimo Sciacca
Un progetto legato ad un laboratorio fotografico svolto nella Seconda Casa di Reclusione di Bollate, con giovani dai 18 ai 25 anni italiani e stranieri. L'idea era quella di mostrare il mondo giovanile, non limitandosi alla condizione carceraria. Alle fotografie dei detenuti viene accostato il lavoro fotografico di alcuni professionisti che hanno riflettuto su questo tema.
I giovani e il disagio
Direzione Casa di Reclusione di Bollate,
Sesta Opera S. Fedele - Dignitas, Milano
Galleria San Fedele, Milano
Autori in mostra:
Corsisti - laboratorio fotografico dalla Seconda Casa di Reclusione di Bollate
Gin Angri
Fabio Boni
Marco Bulgarelli
Donatella di Cicco
Cristina Omenetto
Francesco Raffaelli
Patrizia Riviera
Filippo Romano
Massimo Sciacca
La mostra "Captivi. I giovani e il disagio" è promossa dalla Galleria San Fedele, dalla Seconda Casa di Reclusione di Bollate, dalla Sesta Opera San Fedele, con il contributo della Provincia di Milano e del Comune di Bollate.
Captivi è un progetto che tiene conto dell'attività di un laboratorio fotografico svolta nella Seconda Casa di Reclusione di Bollate (promossa dall'Acof), con giovani dai 18 ai 25 anni italiani e stranieri e condotto da Gigliola Foschi, da Sergio Lovati e da Andrea dall'Asta S. I.
Per i giovani detenuti, il corso ha rappresentato un'occasione per vivere un momento di auto-riflessione e di auto-comprensione, in vista di apprendimenti utili a un possibile reinserimento all'interno della società . Non si è dunque trattato tanto o solo di fornire indicazioni di carattere tecnico-professionale, aspetto d'altronde non trascurabile all'interno di un laboratorio fotografico, quanto piuttosto di dare loro la possibilità di esprimere il vissuto, sogni, desideri, ansie e vulnerabilità . Un momento di interiorizzazione e di comunicazione raccontato grazie alla fotografia.
Attraverso Captivi, abbiamo cercato di mostrare il mondo giovanile, in modo tale da lasciare al linguaggio fotografico il compito di raccontare questo universo nei suoi molteplici aspetti, non limitandoci alla condizione carceraria. Infatti, l'esperienza in carcere con i detenuti ha suscitato in noi molteplici interrogativi sulle ragioni che avevano condotto questi giovani a compiere azioni anti-sociali il cui esito era stata la detenzione. Attraverso quali percorsi di vita erano finiti qui? Quali le cause del loro disagio? Da dove la loro violenza? Alle narrazioni che ne sono scaturite, abbiamo voluto aggiungere altri racconti, altre storie, in modo tale da mostrare, senza giudizi e senza pre-giudizi, il mondo giovanile nelle sue diverse sfaccettature, nei suoi molteplici chiaroscuri. Il mondo del carcere, dunque, come porta di accesso al mondo giovanile.
Accanto alle fotografie dei detenuti, abbiamo così accostato il lavoro fotografico di alcuni professionisti che hanno riflettuto su questo tema.
inaugurazione sabato 15 gennaio
dalle ore 16 alle 20
San Fedele Arte
via Hoepli 3a-b 20121 milano