I nudi alberi di un bosco e poche figure diventano i protagonisti di questo nuovo ciclo pittorico di Pastorello. Una serie di fantasmi, o meglio di personificazioni, visto che queste ultime nascono direttamente da una dimensione onirica, da un processo mentale. Piu' che una pittura di rappresentazione e' una pittura di mediazione
“Nel boscoâ€
Pastorello, il paesaggio simbolico “nel boscoâ€.
Le pitture di Pastorello dall’apparenza ingannevolmente semplice sono intrise di un fervore intellettuale che diventa primario alla comprensione dell’opera. Più che una pittura di rappresentazione quella del giovane pittore sardo è un pittura di mediazione, una superficie in cui si rispecchia un mondo passato al setaccio di un complesso sistema filosofico/interpretativo.
Un’ispirazione che parte da elementi della quotidianità si trasforma in alchimie mentali, diventa bidimensionale e prende forma nel dipinto. Una forma che non lascia spazio al caso o all’estasi creativa, un pensiero che si manifesta in una complessa dialettica simbolica in cui ogni elemento ha un peso specifico, un valore ponderato e meditato.
La tecnica stessa è il risultato dello studio dei maestri del passato e delle loro grandi opere, da Giotto a Malevic, dal Gotico al Suprematismo alla ricerca di un’espressività universale della pittura. Un’analisi che non si ferma alle avanguardie storiche attingendo elementi estetici anche dalla più stretta attualità , dal linguaggio cinematografico, dai cartoni animati, dai manga, dai classici del fumetto, testimoni, da un parte, di una morale contemporanea e memori, dall’altra, delle antiche lotte epiche.
I nudi alberi di un bosco e poche figure diventano i protagonisti di questo nuovo ciclo pittorico. Una serie di fantasmi, o meglio di personifcazioni, visto che queste ultime lontane dall’essere manifestazioni esterne ed indipendenti, nascono direttamente dalla nostra dimensione onirica, da un nostro processo mentale.
Un matrimonio (tra la sposa e gli alberi) tra l’arte ed un elemento alieno, altro, diverso, lontano dalla nostra condizione diesseri senzienti.
Una mediazione tra tradizione e futuro alla ricerca di uno spazio assoluto.
Stefano Verri.
Principali Mostre Personali
1992 Una teatrade,due trittici e quattro unici, Galleria 2P Sassari, 1998 Cosmetica (Arte Atomica), Galleria Link Sassari, 1999 Psicofisica: ermeneutica fantastica dell’ etica quantistica, Palazzo Ducale, Sassari, 2000 Fantasma, Galleria Carasi, Mantova, 2005 White Project Pescara
Principali Mostre Collettive
1991 Sette Artisti Sassaresi, Palazzo Carignano, Torino - 1993 Proposte - Confronto, Palazzo I.R.V. Torino - 1997 Aperto Italia97, Trevi Flash Art Museum, Trevi (PG) - 1999 Atlante, MACS Masedu, Sassari - 2001 Time in Jazz, Berchida, Sassari - 2002 Time in Jazz, Berchida, Sassari - 2003 From Italy , Art Forum Berlino, Trevi Flash Art Museum, Galleria Lipanjepuntin Trieste - 2004 Baan Biennale Adriatica Arti Nuove San Benedetto del Tronto (AP)
Inaugurazione sabato 15 Gennaio 2005 ore 19:00
Galleria White Project
V.le Vittoria Colonna 63 - 65127 PESCARA
Orari 15:00 – 20:00 dal martedi al sabato