La regola che corregge l'emozione. La mostra colma il vuoto di vent'anni che circonda la figura di questo grande progettista italiano della comunicazione visiva. La sua opera grafica e' sempre stata legata alla ricerca sul segno e sulla fotografia.
La regola che corregge l’emozione
a cura di Massimo Pitis
con Cristina Dell'Edera
promossa da Pirelli, in collaborazione con la rivista Abitare e Nava
Milano e la Scuola Politecnica di Design, ArtBook presenta pino
tovaglia, la regola che corregge l’emozione dal 15 gennaio al 16 marzo
2005 nei suoi nuovi spazi di Via Ventura; la mostra colma il vuoto di
vent'anni che circonda la figura di questo grande progettista italiano
della comunicazione visiva, dopo la retrospettiva curata dall'AIAP nel
1984 a Bologna.
Pino Tovaglia, milanese autodidatta, inizia giovanissimo a interessarsi
alla grafica e alla fotografia: dal 1952 affianca alla sua attività di
grafico quella didattica insegnando prima al Castello e alla Scuola
Umanitaria e poi alla Scuola Politecnica di Design. Negli anni '60 è
tra i fondatori dello studio CNTP (con Confalonieri, Ilio Negri e
Michele Provinciali).
la sua opera grafica è sempre stata legata alla ricerca sul segno e
sulla fotografia come il lavoro che dal 1954 svolgerà per Finmeccanica
o come il progetto del marchio per la Regione Lombardia, realizzato
insieme a Bob Noorda e a Roberto Sambonet, che sarà insignito del
premio compasso d'oro nel 1979.
la produzione di Pino Tovaglia si accompagna alla crescita dell'impresa
e dela classe dirigente industriale italiane, da Pirelli a Fini, dalla
RAI ad Alitalia. fondatore e presidente dell'Art Director's Club di
Milano, nel gruppo fondativo dell'Aiap nel 1955, è membro dell’ADI, dal
1964, e dellAGI (Alliance Graphique Int.). ottenne vari premi e
riconoscimenti sia nel campo del graphic design che nell'advertising.
questa mostra, nei rinnovati spazi di ArtBook di Via Ventura, nasce da
una passione ed una visione condivise: massimo pitis, graphic designer
e curatore della mostra, oltre che professore al Politecnico di Milano
ha incontrato la signora Tovaglia, e attraverso gli eventi pubblici che
hanno fatto la storia di Milano, della pubblicità e della grafica e un
intensa antologia di ricordi intimi ha saputo scegliere nell’archivio
inedito del designer i pezzi più rappresentativi di un percorso
professionale e di vita.
il maestro Pino Tovaglia torna nella sua Milano con le opere che
rappresentano la sintesi del suo lavoro di ricerca e professionale. un
lavoro che rimane come traccia emblematica di un periodo dove arte e
design procedevano in parallelo con scambi e, per dirla con Anceschi,
"fertilizzazioni reciproche".
vedremo Tovaglia grafico e pubblicitario, product designer (per Nava,
Alessi e Ghianda), illustratore, progettista degli spazi (con i
Castiglioni), ricercatore (con Munari, Grignani, e altri), fotografo
(con Ballo, Mulas, Becker), poeta concreto (con riconoscimenti
illustri, da Accame a Spatola), type designer (alla Nebiolo, con
Novarese e altri).
il catalogo, con contributi di Lupi, Anceschi, Dorfles, sarà edito da
Abitare Segesta ed è il risultato del workshop dedicato a Pino Tovaglia
che Massimo Pitis e la Scuola Politecnica di Design hanno istituito nei
mesi precedenti la apertura della Mostra, coinvolgendo 42 studenti di
venti diverse nazionalità .
un progetto per artbook / via ventura
a cura di massimo pitis con cristina dell'edera
coordinamento progetto maria cristina didero
un progetto promosso da pirelli
in collaborazione con abitare, nava milano, scuola politecnica di design
con il patrocinio di ADI, AIAP e AGI
inaugurazione 19 gennaio 2005 ore 18.00
artbook - via ventura 9, milano