Istituto di Cultura Casa Cini
Ferrara
Via Boccanale di Santo Stefano, 24
0532 200839 FAX 0532 200839

Giorgio Cattani
dal 20/1/2005 al 20/2/2005
0532 204700

Segnalato da

Ufficio stampa DeriveApprodi



approfondimenti

Giorgio Cattani



 
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20/1/2005

Giorgio Cattani

Istituto di Cultura Casa Cini, Ferrara

Tracce perse. Nella prima sala,­ la 'Biblioteca del pens- saranno presenti dieci tele realizzate per l'occasione come provvisorie pagine di un diario intimo. Nella seconda correrà una serie di piccoli, preziosi disegni su carta appartenenti ad una fase precedente della produzione dell'artista, tra il '98 ed il 2000.


comunicato stampa

'Tracce perse'

Venerdì 21 gennaio, alle ore 18,30, si inaugurerà, presso le Sale del chiostro dell'Istituto di cultura 'Casa Giorgio Cini' di Ferrara, la mostra 'Tracce perse' dell'artista Giorgio Cattani, a cura di Franco Patruno.
Dopo la notevole personale di 'Casa dell'Ariosto' del 2002 curata da Achille Bonito Oliva, Cattani torna ad esporre nella sua città con una sequenza di dipinti dedicati alla triade di concetti di tempo, memoria e pensiero. In un percorso che lega dunque l'esperienza del vissuto con la quotidianità del ricordo e la riflessione esistenziale, l'idea riassuntiva del ciclo si potrebbe condensare nella frase 'questo deserto, comunque, è territorio di caccia'.
Nella prima sala ­ la 'Biblioteca del pensiero' - saranno presenti dieci tele realizzate per l'occasione come provvisorie pagine di un diario intimo. Nella seconda correrà una serie di piccoli, preziosi disegni su carta appartenenti ad una fase precedente della produzione dell'artista, tra il '98 ed il 2000.
In occasione dell'esposizione è stato realizzato un catalogo con testi critici di don Franco Patruno e Nicolas Martino.
Scrive don Franco Patruno nella presentazione: 'Quello di Giorgio, è stato un transito, un passaggio che si è consolidato nel tempo, anche sfidando l'incomprensione dei gruppi omogenei, ai quali oggi, con un salto di linguaggio che richiama la sociopolitica, potrebbe applicarsi a pieno titolo il termine di 'integristi'. Il coraggio dell'unire la piacevolezza e ciò che appare macchia inusitata e sgradevole, ad un piano inedito, che scorre oltre il limite del supporto, poteva apparire una sorta di mediazione tra una prospettiva 'classica' della Transavanguardia ed un'altra molto attenta al costante recupero della polivalenza dei segni che il Novecento ci ha consegnato. Quando poi Giorgio corona l'opera con una scenografica presentazione che rende felicemente decorativo il suo proscenio, dimostrava e dimostra un distacco dal gesto e dalla macchia in quanto tale per proporre il 'nuovo quadro', con accenti sicuramente avvertiti, ma fortemente ironici. L'ironia del gusto tra poli apparentemente contrapposti.(...) '
Per Nicolas Martino, ' (...) L' etica della mitezza trova la sua estetica in un regime di mezza luce: la nitidezza acceca, l'eccesso di luce può essere violento, può avere effetti drammatici ed ecco allora che nei lavori di Giorgio Cattani non tutto è a fuoco, un velo composto di tenebre oneste interviene a dare un qualche riposo al vero (...) Cosí pagine strappate e affreschi consumati velano e disvelano allo stesso tempo grandi fogli bianchi e la calce nascosta, i segni e le figure evocate sulla superficie, tori e alberi, ciotole e vasi, sono sempre sul punto di svanire. Tracce perse e ritrovate la loro fragile presenza costituisce una insubordinazione ferma e continua alla logica della sparizione, è milizia estetica contro la malizia della cancellazione ipermoderna.'

Giorgio Cattani è nato a Ferrara nel 1949, dove vive e lavora dividendosi con l'insegnamento presso l'Accademia delle Belle Arti di Sassari. Ha esposto negli spazi più accreditati di Roma, Torino, Parigi, Colonia, Bacellona, Bilbao, New York, e alla Reggia di Caserta. Ha inoltre partecipato alla Triennale di Milano, alla XLV Biennale di Venezia e a Documenta 8 di Kassel.
La mostra sarà visitabile sino al 20 febbraio (dal martedì al sabato dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30, domenica e festivi su prenotazione, lunedì chiuso).
Si ringraziano per i contributi la Fondazione Carife e la S.e.i. (Attività Estrattiva e Recupero Ambientale). L'esposizione è stata realizzata con il patrocinio dei Comuni di Ferrara e Cento e dell'Associazione Bondeno Cultura.

QUANDO: Inaugurazione venerdì 21 gennaio ore 18.30

Istituto di cultura 'Casa Giorgio Cini'
Via Boccacanale di Santo Stefano, 24 ­ Ferrara
ORARIO: 10.30-12.30/15.30-18.30 (lunedì chiuso, domenica e festivi su prenotazione)

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Fabian
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