Galleria d'Arte Moderna - GAM
Bologna
piazza Costituzione, 3
051 6496611
WEB
Quattro mostre
dal 25/1/2005 al 27/3/2005
051 502859 FAX 051 371032
WEB
Segnalato da

Simona Di Giovannantonio




 
calendario eventi  :: 




25/1/2005

Quattro mostre

Galleria d'Arte Moderna - GAM, Bologna

'Sorprendimi'. Una scelta di opere della Collezione Gam introdotte da brevi commenti poetici di Gregorio Scalise. 'IdeARTe per la Manifattura'. E' un concorso per un progetto di Public Art vinto da Eva Marisaldi, in mostra le opere dei 7 artisti invitati dalla giuria. 'Viaggio in Italia IV' mostra del fotografo Will McBride con 40 opere degli anni '70 e '80. 'Luigi Ghirri' un nucleo di 120 fotografie dalla serie Still-Life realizzate tra il 1975 e il 1981


comunicato stampa

26 gennaio - 25 settembre 2005
Sorprendimi. Una scelta della Collezione Gam.
A cura di Claudio Poppi, Peter Weiermair

Dopo le mostre "Fuori dall'ombra" e "Materia d'Arte" la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, in concomitanza con Arte Fiera 2005, presenta una sorprendente antologia delle opere della sua collezione in un nuovo allestimento che propone un dialogo tra alcune importanti opere della sezione storica e quelle della sezione contemporanea. Le sale del secondo piano della Gam saranno allestite per raggruppamenti tematici e introdotte da brevi commenti poetici di Gregorio Scalise.

Fra le altre saranno visibili le opere di Valerio Adami, Luigi Bertelli, Carlo Corsi, Pirro Cuniberti, Gilbert & George, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Pompilio Mandelli, Giovanni Manfredini, Piero Manai, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Luigi Ontani, Concetto Pozzati, Alfredo Protti, Bruno Saetti, Antoni Tapies, Sergio Vacchi, Erwin Wurm.

Generalmente nelle sale dei musei si vedono ordinamenti cronologici attenti alla divisione per scuole e per autore, prudenti nel non corrompere la qualità dei capolavori con l'imbarazzante vicinanza di opere solamente dignitose. Se però si ha l'occasione di entrare nei depositi, dove dipinti e sculture occultate agli occhi dei visitatori trascorrono una dimenticata esistenza, si potrà verificare una condizione affatto diversa.
Qui le opere, appese su più file ai muri o su griglie metalliche sono obbligate a casuali accostamenti, motivati da tecniche e dimensioni, con un effetto di disordine appena mitigato, il più delle volte, da sagaci accorpamenti alfabetici per autore. In questo secondo caso può reggere, con una piccola forzatura, il paragone stabilito da Claudio Poppi, curatore insieme a Weiermair della presente mostra, "con il mazzo di carte mischiate, pronto per la distribuzione ai giocatori. Questi ultimi ricominciano poi un processo d'ordinamento che può prevedere accostamenti di diversi tipi, secondo le regole del gioco scelto. La selezione di opere della collezione Gam qui proposta dai sottoscritti giocatori/curatori si colloca in questa terza fase di distribuzione-ordinamento. Il gioco scelto ha pochissime regole: sono ammessi onori e scartine, gli accorpamenti sono fatti per differenza o vicinanza, per contenuto o forma, per dimensione o tecnica, ma non si prevedono vincitori. Ogni visitatore può entrare nel gioco e scoprire i significati che legano le coppie e i tris o le doppie coppie, oppure inventarsi nuove distribuzioni o, ancora, girare le spalle e decidere di non giocare."

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26 gennaio - 27 marzo 2005
IdeARTe per la Manifattura
Concorso per un progetto di Public Art
Alessandra Andrini, Paolo Bertocchi, Emilio Fantin, Andrea Fogli, Armin Linke, Eva Marisaldi, Marco Samorè.
A cura di: Dede Auregli
Commissione Giudicatrice del concorso: Peter Weiermair (Presidente della Giuria), Dede Auregli, Roberto Daolio, Mario Lupano, Piero Orlandi, Mili Romano

La Galleria d'Arte Moderna intende creare un parco all'interno della Manifattura delle Arti nel quale verranno collocate le opere da esterno che fanno già parte della collezione. A queste nel tempo se ne aggiungeranno delle nuove, alcune delle quali saranno realizzate site specific secondo le più attuali indicazioni della "Public Art".
Il termine, nato negli anni Sessanta, ha assunto una plurivocità di connotazioni che danno adito a una vasta gamma di interventi nel pubblico e con il pubblico, mentre grande rilevanza assume il luogo che appartiene alla collettivita' ed è accessibile ad una larga maggioranza di persone.

A questo scopo e grazie al finanziamento regionale ricevuto dall'Assessorato alla Programmazione Territoriale (legge 16/2002 sulla qualità architettonica) la Gam di Bologna ha bandito un concorso di idee volto alla realizzazione di un lavoro d'arte pubblica nello spazio esterno della nuova sede della Manifattura delle Arti. I progetti degli artisti invitati a partecipare (Alessandra Andrini, Paolo Bertocchi, Emilio Fantin, Andrea Fogli, Armin Linke, Eva Marisaldi e Marco Samorè) saranno esposti per la durata della mostra nelle sale dello Spazio Aperto.

La Giuria del Concorso composta da Peter Weiermair (Presidente), Dede Auregli, Roberto Daolio, Mario Lupano, Piero Orlandi e da Mili Romano ha deciso all'unanimità di attribuire il premio al progetto
"AAVV" (Autori Vari) di Eva Marisaldi

che, oltre a ricevere il contributo in denaro stanziato dalla Regione, verrà realizzato nel giardino della futura sede della GAM secondo i tempi previsti dai cantieri esterni alla Manifattura delle Arti e grazie ai finanziamenti derivanti legge 717/49 sul 2%.

Le motivazioni della giuria che hanno decretato il progetto vincitore sono le seguenti:
"… per l'adesione al tema e l'efficacia del progetto costruito sull'intreccio di elementi molteplici.
L'artista ha proposto una riflessione sullo specifico artistico e museale, ma anche sull'uso che il pubblico può fare di un monumento cittadino. Si interviene da un lato sull'idea della vetrina in un contesto museale, dunque apparentemente riconoscibile come ambito d'arte, ma con indubitabile riferimento alla possibilità di "esibizione" di categorie merceologiche diverse in una tautologia iperreale della realtà. Il gioco si moltiplica poi nella continua attualizzazione dei contenuti espositivi e ulteriormente nella struttura architettonica di contenimento appoggiata su un basamento che riconferma l'ambito della tradizione artistica insieme sconfessandolo per la struttura minimale che sorregge. Il "monumento" che si propone al pubblico nella distrazione è anche un insieme di superfici vergini passibili, d'altro canto, anche di interventi attivi, proprio come accade solitamente sui muri dei luoghi urbani.

La Giuria ha espresso inoltre il suo apprezzamento per tutti i progetti pervenuti e in particolare ha segnalato il progetto Il bosco delle robinie di Alessandra Andrini inteso a sottolineare la possibilità di persistenza di un angolo "naturale", cresciuto spontaneamente all'interno di un incolto cittadino. Il progetto si inserisce nelle più avanzate teorie paesaggistiche a carattere internazionale di "giardino in movimento" contro ogni rigida e artificiosa progettazione giardinistica e la Giuria ne caldeggia la realizzazione mediante l'eventuale futura acquisizione da parte del Museo."

Promotori: Galleria d'Arte Moderna Bologna, Regione Emilia - Romagna Assessorato alla Programmazione Territoriale

Catalogo: Collana Quaderni Spazio Aperto n. 38

Spazio Aperto - Galleria d'Arte Moderna
Orari:10 – 18 dal martedì alla domenica; chiuso il lunedì

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27 gennaio - 13 marzo 2005
Viaggio in Italia IV- Will Mc Bride

A cura di Peter Weiermair

La Galleria d'Arte Moderna presenta la mostra del fotografo Will McBride, che si inserisce nella serie tematica dal titolo "Viaggio in Italia", che ha come scopo quello di presentare fotografi del ‘900 che hanno soggiornato in Italia e che hanno avuto la possibilità di ritrarre la realtà italiana partendo da un punto di osservazione diverso.

Will McBride, nato nel 1931 a Saint Louis, Missouri, è fotografo, pittore e scultore. Dal 1953 al 1955 ha svolto il servizio di leva in Germania e da allora vive in Europa. E' diventato famoso negli anno '60 grazie ai suoi reportage fotografici spettacolari per la rivista cult twen. Ha svolto il lavoro di fotografo indipendente a Berlino e Monaco di Baviera. Le sue fotografie e i suoi saggi fotografici sono stati pubblicati in numerose riviste, tra le altre in Twen, Geo, Life, Paris Match e Stern.

Will McBride è un appassionato creatore di libri, uno che trova continuamente materiale nuovo nella sua eredità fotografica, o che colloca immagini già presentate o pubblicate in un contesto nuovo. Il libro dedicato all'Italia e la mostra a lui dedicata, combinano segmenti di immagini che oggi appaiono diverse da quelle composte per i loro committenti originari, come le famose riviste Stern o Twen. McBride sfiora i margini dell'Italia metropolitana, ma il suo amore resta la campagna, la molteplicità plasmata dalla storia fin nell'ultimo centimetro del suo terreno. La mostra è una dichiarazione d'amore e, come tutte le dichiarazioni d'amore, tende ad esaltare qualità che in realtà non esistono affatto. Il pensiero desiderante di McBride continua ad essere improntato alla sensualità, all'armonia e alla pace. La sua visione idealizzata di un'eterna giovinezza, in cui tutto è ancora aperto, indeterminato, è attuale. E le sue immagini la rievocano.

La mostra presenterà più di quaranta opere degli anni '70 e '80, alcune delle quali di grande formato.

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27 gennaio - 13 marzo 2005
Luigi Ghirri - Still-Life

a cura di Paola Ghirri, art consultant Pierluigi Cerri

La mostra - che comprende un nucleo di 120 fotografie dalla serie "Still-Life", di cui almeno un terzo inedite, realizzate da Luigi Ghirri negli anni compresi tra il 1975 e il 1981 – ripropone la storia espositiva di "questo lavoro", come Ghirri stesso amava definirlo. Una storia iniziata nel 1979 allo Studio Fossati di Alessandria, approdata nel 1980 alla Light Gallery di New York per chiudersi nel 1984 presso la Galleria Optica di Montreal.
Il volume Luigi Ghirri_Still-Life - appena pubblicato da Baldini Castoldi Dalai editore nella forma di un catalogue raisonné - accompagnerà la mostra, proseguendo un progetto editoriale ed espositivo sull'opera di Luigi Ghirri iniziato nel 1998 con Polaroid e che vedrà il suo completamento con la pubblicazione di Topographie-Iconographie e Kodachrome.

Luigi Ghirri (1943-1992), ha fotografato per più di vent'anni, dal 1970 al 1992. Nel 1982 ed è stato segnalato alla Photokina di Colonia come uno dei venti autori più significativi della storia della fotografia del XX secolo. I suoi lavori sono conservati presso: Stedelijk Museum (Amsterdam), Polaroid Collection (Cambridge, Mass.), Canadian Centre for Architecture (Montreal), Museum of Modern Art (New York), Cabinets des estampes – Biblioteque Nationale (Paris), Centro Studi e Archivio della Comunicazione – Università di Parma, Fototeca della Biblioteca Panizzi (Reggio Emilia).

"La fotografia diventa, così, linguaggio che opera per accumulazione istantanea sul significare del cambiamento di senso quando il mondo dei segni si integra con il mondo fisico, e insieme ulteriormente su di una terza visione."
Luigi Ghirri, Still-Life, 1979

Nell'immagine Eva Marisaldi

Inaugurazioni 26 gennaio 2005 ore 18.00

Conferenza stampa: 25 gennaio ore 11.30 Sala Savonuzzi – Palazzo d’Accursio

Per informazioni:
UFFICIO STAMPA
Baldini Castoldi Dalai editore: Tel. 02 58450230 - 02 58450241
Simona Di Giovannantonio Ufficio stampa GAM Bologna Tel. 051.502859 - Fax 051.371032

GAM Galleria d'Arte Moderna di Bologna
Piazza Costituzione, 3 40128 Bologna
Ore 10.00 - 18.00 (chiuso lunedì)
Durante il periodo di ARTE FIERA aperto anche lunedì 31 gennaio dalle ore 10 alle 18.

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