Bu-colics. Nelle opere di goldiechiari regna uno stato di inerzia iniziale, una serenita' arcadica e sospesa che viene pero' immediatamente perturbata e cancellata dalla collisione con un 'corpo estraneo' che si insinua tra le maglie razionali dell'immagine, un elemento allarmante che ne condiziona il linguaggio e l'immaginario.
Bu-colics
Nei confronti di ogni immagine siamo automaticamente inclini ad avere determinate aspettative, poichè già sappiamo come certe azioni normalmente evolvono o come determinati oggetti funzionano. Questo tipo di aspettativa legata alle immagini e' in gran parte inconscia e di origine culturale, introiettata insieme al sistema di convenzioni che regolano il vivere quotidiano.
Le fotografie di goldiechiari lavorano in senso opposto. Esse mandano in corto circuito la logica lineare non attraverso la rivelazione dell'Assurdo - la loro non è una operazione tardo-surrealista -, ma attraverso l'epifania di uno sbilanciamento di senso, di un'incongruità a volte solo percettiva, che finisce pero' col ribaltare l'equilibrio razionale delle immagini.
Nelle loro opere regna uno stato di inerzia iniziale, una serenitÃ
arcadica e sospesa che viene pero' immediatamente perturbata e
cancellata dalla collisione con un "corpo estreneo" che si insinua tra
le maglie razionali dell'immagine, un elemento allarmante che ne
condiziona il linguaggio e l'immaginario.
Turbolenza, alterazione e destrutturazione della comunicazione
programmata sono gli elementi del lavoro delle due artiste, alla
ricerca di una apparizione dell'arte capace di modificare la passivitÃ
della ricezione dello sguardo sociale.
Il loro lavoro introduce un'attesa, una sospensione di difese del
gusto, non per il desiderio fine a se stesso di evadere dalla realtÃ
circostante, ma per introdursi in un altro spazio, aggirare
l'invalicabile frontalità delle cose e produrre una presa di coscienza
del reale più complessa, organica e profonda.
MUDIMAdrie Galerie Gianluca Ranzi
Vlaamse Kaai 48 - Anversa