Dome Bulfaro. Come in un gioco di scatole cinesi, teche da aprire racchiudono disegni, nascondono complessi scenari, celano macrostorie nelle quali si svelano microstorie, in alcuni casi cosi' microscopiche da poterle vedere solo con l'ausilio della lente d'ingrandimento. Il pubblico esplora un immaginario dove oggetti domestici sovradimensionati sovrastano minacciosi infinitesimali uomini stilizzati.
Personale di Dome Bulfaro
Piccoli e grandi finimondi accadono ne La quotidiana inclinazione del piano mostra personale di Dome Bulfaro.
Come in un gioco di scatole cinesi, teche da aprire racchiudono disegni, nascondono complessi scenari, celano macrostorie nelle quali si svelano microstorie, in alcuni casi così microscopiche da poterle vedere solo con l’ausilio della lente d’ingrandimento. Il pubblico esplora così un immaginario stravolto e a volte aggressivo, dove oggetti domestici (caffettiere, fòn, scope) sovradimensionati sovrastano minacciosi infinitesimali uomini stilizzati.
Bulfaro lavora con mezzi ridotti ai minimi termini: una matita, uno stecco di fusaggine, inchiostro, si ispira al disegno orientale di derivazione zen, riduce i colori al bianco e al nero, ricerca l’essenziale. Il suo tratto rapido e icastico delinea rapidamente, con guizzi repentini oggetti e situazioni.
Questo ciclo di opere mette in scena il nostro quotidiano vivere in bilico, il nostro perenne dover cercare la posizione meno scomoda per restare in piedi ed affrontare le routine. Protagonisti e comparse spesso si muovono all’interno di scale di valori e di percezioni spaziotemporali diverse, all’interno di una dinamica più grande di loro.
Il disegno e la scrittura poetica sono pratiche conoscitive che donano equilibrio, reattive ad ogni mutamento de “La quotidiana inclinazione del pianoâ€, che permetto la convivenza di ironia, leggerezza e gioia con il dolore.
Lo stretto legame fra arte e poesia nell’opera di Dome Bulfaro è evidente nel catalogo della mostra che include due interventi critico-letterari di Giancarlo Majorino, noto poeta contemporaneo, e di Giacomo Agosti, artista-attore e docente di Pratica e Cultura dello Spettacolo all'Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano, con i quali i disegni in mostra hanno un forte legame concettuale.
Catalogo con testi di: Giancarlo Majorino e Giacomo Agosti
Inaugurazione: venerdì 4 febbraio, dalle ore 18.30.
ufficio stampa: Elena Bari
10.2! international research contemporary art - Largo Isabella d'Aragona 1 - Milano
orari: da martedì a venerdì 15.30 – 19.00 - sabato su appuntamento