E' una mostra che presenta dipinti ad olio di grande formato in cui Desset elabora il rapporto biunivoco umanità -animalità , elaborazione che trova la sua forma espressiva in una serie di animali antropomorfi. Queste immagini contengono al tempo stesso il pathos della ricerca umana della propria origine, percepita come sempre più lontana, e quell'aggressività intra-specifica, che è agente di sopravvivenza.
E' una mostra che presenta dipinti ad olio di grande formato in cui
Desset elabora il rapporto biunivoco umanità -animalità , elaborazione che trova
la sua forma espressiva in una serie di animali antropomorfi. Queste immagini
contengono al tempo stesso il pathos della ricerca umana della propria origine,
percepita come sempre più lontana, e quell'aggressività intra-specifica, che è
agente di sopravvivenza.
Ne risultano immagini tragiche ed ironiche, archetipi in studio che esprimono il
pensiero ciclico riflessivo sulla contingenza della natura umana e sulla
irrisolta dicotomia di natura-cultura.
La scultura "Osso è l'osservatore ormai estinto, nel senso forte del termine,
ovvero fine-inizio-fine periostio esplicitante il concetto di continuitÃ
relativa.
Desset nasce a Roma nel 1971, si laurea in Storia dell'arte contemporanea
all'Università di Roma La Sapienza, inizia a dipingere nel 1989 ed inizia ad esporre nel 1994. Nel 1994 ha luogo in
Piazza di Spagna, in occasione del restauro della scalinata di Trinità dei
Monti, la sua prima personale performance-installazione di 24 oli su plexiglas
Mostre: 1995 personale presso l'Aula Magna I.N.I. dell'Università La Sapienza,1997
personale presso l'Associazione culturale "Verso Sera", 1998 personale presso lo
"Studio Opera D'Arte" e personale agli "ex magazzini generali", 1999 collettiva
presso "l'Artistic Licens Gallery" di Londra.
Direzione Artistica: Claudia Ciardulli e Letizia Riccardi
Galleria: Il Punto di Svolta, Via Marco Besso 22, Roma
Inaugurazione: 7 novembre 2000, ore 19
Orari: venerdì, sabato, domenica ore 17-20
dal lunedì al giovedì, previo appuntamento