Piece lumineuse. Un'opera realizzata in collaborazione con Philippe Chiambaretta. Spazio duttile e modellabile, luce bianca, immagini spettacolari risultato delle performances del 1993, tutto rimanda all'asetticita' della sala operatoria. Il materiale flessibile e traslucido utilizzato e' frutto sia dell'interesse dell'architetto per le costruzioni di volumi fluidi, sia di quello dell'artista circa le deformazioni artistiche del corpo
Piece lumineuse
L'opera intitolata Pièce lumineuse è frutto della collaborazione tra un'artista, Orlan, e un architetto, Philippe Chiambaretta.
Il loro primo incontro, che ha avuto luogo al Palais de Tokyo nell'ottobre 2003, ha immediatamente messo in evidenza che cosa l'uno poteva apportare all'altro: l'artista il suo vasto universo creativo e la sua capacità di invenzione di forme e concetti: l'architetto, la gestione degli spazi e la proposta di nuovi materiali. E' così che Orlan propone all'architetto di riflettere con lei alla creazione di una nuova opera.
Dopo il debutto negli anni '60, Orlan ha sperimentato tutte le forme di pressione sociale e culturale esercitate sul corpo el'identità della donna, rimettendo in discussione gli archetipi legati alla bellezza, alla religione, alla storia dell'arte e a tutti i loro riti di rappresentazione.
Femminista convinta, ma prima di tutto artista, Orlan ha così sviluppato un'opera polimorfa, a volte estrema, e una rara ricchezza nella 'reinvenzione' perpetua di se stessa e nella messa in opera della sua metamorfosi.
Philippe Chiambaretta, è sempre stato un esploratore attivo delle pratiche artistiche più contemporanee, per trovarci spesso i fondamenti stessi del suo lavoro di architetto. Mettendo in discussione i modelli tradizionali dell'arte di costruire, confrontandoli a concetti innovativi, come quello dell'involucro - vera 'pelle' complessa e interattiva dell'architettura -, il suo approccio libero ed elastico gli permette di offrire grande spazio all'arte nel suo lavoro di costruttore di spazi.
L'opera per la quale hanno collaborato consente a Orlan di donare una nuova forma ai suoi lavori sulle performances-operazioni chirurgiche. E', infatti, all'inizio degli anni '90 che l'artista mette in atto una delle azioni più radicali della storia dell'arte del XX secolo: con il ricorso alla chirurgia plastica e utilizzando il suo corpo come materiale artistico, Orlan realizza - tra il 1990 e il 1993 - una serie di performances in cui la sala operatoria diviene un vero e proprio teatro aperto a tutti i suoi desideri creativi; l'azione chirurgica si sposta su terreni inesplorati fino ad allora e il volto dell'artista le fornisce materia di sperimentazione ad alto rischio in cui, grazie ad una drammatizzazione spettacolare, Orlan afferma a chiare lettere che il suo corpo le appartiene.
Nove interventi chirurgici artistici si succedono nello spazio di tre anni. A Parigi, poi a New York: con un cappello da Arlecchino, vestita da Issey Miyake o Paco Rabanne, accompagnata da un ballerino spogliarellista, armata di tridente o disegnando volti con il suo sangue, Orlan conferisce ad ognuno di questi momenti lo statuto di una festa, di uno spettacolo messo in scena per celebrare l'offerta del corpo dell'artista allo scalpello del chirurgo e l'irruzione dell'arte in luoghi normalmente votati ad altri riti.
" Pièce lumineuse " costituisce una nuova tappa di questo lavoro. Spazio duttile e modellabile, luce bianca, immagini spettacolari risultato delle performances-operazioni chirurgiche del 1993, tutto rimanda all'asetticità della sala operatoria e all'aspetto irreale di questi momenti. Il materiale flessibile e traslucido utilizzato rimanda sia alle preoccupazioni dell'architetto riguardo le costruzioni di volumi fluidi, sia a quelle dell'artista circa le deformazioni artistiche del corpo.
L'insieme risulta quindi perfettamente complementare, aggiungendo anche un pezzo supplementare alle recenti opere dell'artista, le " Self-hybridations précolombiennes et africaines ", a cui Orlan presta questa volta virtualmente il suo volto e che costituiscono uno degli sviluppi attuali del lavoro di trasformazione e reinvenzione del suo corpo per farne il territorio di un incredibile ibridazione plastica e culturale, il campo di una nuova esperienza.
Inaugurazione: Mercoledì 16 febbraio 2005
dalle 10 a mezzogiorno: visita privata
dalle 20 a mezzanotte: inaugurazione pubblica
Palais de Tokyo
Site de création contemporaine
13, avenue du Président Wilson F - 75116 Paris