Giovanni Bellini
Beato Angelico
Taddeo di Bartolo
Tiziano
Lorenzo Lotto
Annibale Carracci
Agostino Carracci
Bartolomeo Passerotti
Caravaggio
Artemisia Gentileschi
Jusepe de Ribera
Pietro Paolini
Domenico Fetti
Bernardo Strozzi
Giuseppe Vermiglio
Tanzio da Varallo
Salvator Rosa
Mattia Preti
Peter Paul Rubens
Fra Galgario
Antonello da Messina
William Blake
Balthus
Andy Warhol
Margherita Manzelli
Vittorio Sgarbi
Esercizi di pittura crudele. La mostra si propone come una grande retrospettiva sul Male, ponendoci dinnanzi, da un lato, alle eterne paure inconsce; dall'altro, alle efferatezze, alle ambiguita' e alle dicotomie del nostro passato di uomini. L'esposizione individua al principio del 400 il suo punto di partenza per concludersi nel 900 fino agli artisti contemporanei. Complementare alla sezione pittorica quella cinematografia legata agli stessi concetti presso il Museo Nazionale del Cinema della Mole Antonelliana
Esercizi di pittura crudele
La mostra individua negli anni di Antonello da Messina il punto di partenza della rappresentazione del Male nell'uomo, quando nell'arte, al principio del Quattrocento, irrompe l'individuo con le sue debolezze: proprio sul ritratto di Antonello da Messina del Museo Mandralisca di Cefalù, come per uno sfogo irrazionale e incontrollabile, si è scaricata l'ira di un nemico misterioso che lo ha insistentemente sfregiato. A luce radente, il dipinto appare attraversato da impietosi graffi, che ne hanno lacerato la superficie. L'autore dell'aggressione è più che un vandalo: un duellante, un antagonista forse un esorcista, che vedeva in quel volto il Male.
Anche nell'altro anonimo ma individuatissimo ritratto di Antonello in Palazzo Madama, a Torino, si legge la furbizia, l'inganno, l'inclinazione alla frode, che ne fanno, ancor più, un modello negativo.
Il Male dell'epoca precedente ad Antonello si manifestava ancora in uno scenario medievale, in un immaginario infernale popolato da mostri, demoni, dannati e peccatori, ma dove l'uomo reale è assente. Hieronymus Bosch e Antonello, ciascuno a suo modo, trasportano il Male nella vita quotidiana.
L'esposizione torinese intende far affiorare i sintomi e le manifestazioni di questa atmosfera stregata e affascinante, spesso rimossa, fatta di turbamenti e peccati, in una rassegna di opere pertinenti e di straordinari capolavori. Tra le testimonianze di questo spirito spiccano, nel Quattrocento, dipinti di Giovanni Bellini, Beato Angelico e Taddeo di Bartolo; nel Cinquecento le opere di Tiziano, Lorenzo Lotto, Annibale e Agostino Carracci, Bartolomeo Passerotti; nel Seicento i capolavori di Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribera, Pietro Paolini, Domenico Fetti, Bernardo Strozzi, Giuseppe Vermiglio, Tanzio da Varallo, Salvator Rosa, Mattia Preti e la straordinaria Medusa di Rubens; nel Settecento i dipinti di Ghezzi, Magnasco, Ricci, Gandolfi, Füssli, Bonomini, Frà Galgario.
Tra le opere che rappresentano il Male nell'arte dell'Ottocento emergono i capolavori di William Blake. Il Novecento, secolo di Freud, età della proiezione di incubi e sogni, era dell'interpretazione di ansie ed inquietudini, è rispecchiato in opere di grandi maestri come Wildt, Viani, Sironi, Pirandello, Bacon, Munch, Balthus ed Andy Warhol, ma anche di maestri meno conosciuti, come Baccarini, Boncinelli e Ferrazzi.
Dal Novecento giungiamo ai contemporanei con Music, Ferroni, Kokocinski, Sughi, Bottoni, Schmidlin, Martinelli e Margherita Manzelli.
Per l'occhio contemporaneo, però, il concetto del Male e le sue inquietanti manifestazioni evocano altri strumenti di comunicazione che non siano solo la pittura.
Una seconda parte della mostra, complementare alla sezione pittorica, si svolge presso il Museo Nazionale del Cinema della Mole Antonelliana di Torino, istituzione unica nel suo genere in Italia e tra le più importanti in Europa.
Questa seconda sezione propone esempi della cinematografia legata agli stessi concetti del Male, considerando che l'immaginario popolare del Novecento è passato attraverso il cinema ancor più che sulla tela. In questa prospettiva Vittorio Sgarbi ha progettato una prosecuzione della mostra che contempla la fotografia e il fumetto, oltre al cinema, prendendo in considerazione le forme d'arte più vicine alla sensibilità e alla percezione dell'uomo contemporaneo.
La mostra vuole dunque proporsi come una grande retrospettiva sul Male, ponendoci dinnanzi, da un lato, alle eterne paure inconsce; dall'altro, alle efferatezze, alle ambiguità e alle dicotomie del nostro passato di uomini. Un intenso viaggio nella parte oscura dell'animo umano.
Ideata e curata da Vittorio Sgarbi - Coordinamento generale Gilberto Algranti - Prodotta e realizzata da TeKne Associazione Culturale
Palazzina di Caccia di Stupinigi Nichelino - Piazza Principe Amedeo 7 - Nichelino (TO)
Orario: 9.0-19.00 - giovedì 9.00-22.00 - domenica 9.00-20.00 - Chiuso il lunedì tranne il 28 marzo e il 25 aprile
Prezzo: intero 9,00 Euro - ridotto e gruppi 6,00 Euro - scuole 4,00 Euro