Il gruppo moscovita e' composto da giovani artisti, attivisti e musicisti. Unito dal rifiuto del potere spettacolare dell'immagine e dall'uso commerciale dell'arte, Radek costruisce le proprie strategie d'azione a partire da una ironica e beffarda critica ideologica ad un territorio che improvvisamente e' passato dal regime socialista a quello liberista globalizzato. In questa occasione il gruppo invadera' lo spazio della ex chiesa di San Matteo con una serie di situazioni inattese. A cura di Marco Scotini
----english below
Radek Invasion, nuovo lavoro del gruppo moscovita.
A cura di Marco Scotini.
L'Associazione Prometeo è lieta di annunciare la prima personale italiana
del gruppo moscovita Radek Community. Dopo la loro partecipazione nella
sezione Utopia Station per la 50ª edizione della Biennale di Venezia, Radek
Community presenta ora un nuovo lavoro appositamente concepito per la ex
chiesa di San Matteo, sede dell'Associazione Prometeo.
Tra le voci più radicali della scena dell'Est Europeo, Radek Community è un
gruppo di giovani artisti, attivisti e musicisti che si costituisce a Mosca
nel 1997 intorno alla scuola di Anatoly Osmolovsky e Avdey Ter-Oganyan.
Unito dal rifiuto del potere spettacolare dell'immagine e dall'uso
commerciale dell'arte, Radek Community costruisce le proprie strategie d'azione
a partire da una ironica e beffarda critica ideologica ad un territorio che
improvvisamente è passato dal regime socialista a quello liberista
globalizzato.
Fin dall'origine il gruppo si caratterizza per interventi urbani di taglio
politico e dal forte carattere critico come quando durante la campagna
elettorale del 1999, irrompe nel Mausoleo di Lenin sulla Piazza Rossa
agitando un banner con la scritta "Against All" o quando nel 2003, in
occasione della prima Biennale di Praga, mette in scena un vero sciopero
della fame senza richieste fuori della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e
Contemporanea: un messaggio per i lavoratori dell'Est ma anche una lente
temporanea sulle relazioni tra protesta e potere.
Uno dei punti fondamentali su cui Radek si è più volte cimentato è la condizione della comunicazione e - allo stesso tempo - il concetto di comunità , come indica il suo nome stesso. Esiste un agire comunicativo fuori del consenso e dell’unanimità ? La collettività è una fiction prodotta dalla cultura di massa? La democratizzazione come l’internazionalismo sono solo forme retoriche della globalizzazione? Un’azione ironica fu quella presentata in occasione di Manifesta 4 a Francoforte nel 2002 in cui un video dal titolo Manifestation metteva in scena una strana dimostrazione registrata a Mosca l’anno precedente.
Come postazione il gruppo Radek aveva scelto la stazione della Metropolitana
Barrikadnaya nel punto in cui l'intermittenza del semaforo regola il flusso
dei passanti che stanno per andare al lavoro. Con degli slogan su dei banner
rossi i componenti del gruppo accompagnano i pedoni nell'attraversare la
strada creando la finzione di una vera e propria manifestazione. Come hanno
detto gli artisti: tutti i caratteri della dimostrazione sono qui resi
visibili: le masse, gli slogan una strada del centro, il traffico bloccato.
La tesi di Marx sulla autoconsapevolezza della classe rivoluzionaria appare
in azione!
Radek Community preferisce, comunque, l'azione alla rappresentazione: non a
caso prende il nome da Karl Radek, attivista rivoluzionario fatto fuori da
Stalin nel 1939. Tutti gli uomini usano la testa prima di agire - diceva
Stalin - Radek invece prima agiva e solo dopo pensava!
Per la prima mostra italiana, il gruppo Radek, come un corpo alieno che
proviene da un altro pianeta, invaderà lo spazio dell'Associazione Prometeo
con una serie di situazioni inattese.
Inaugurazione sabato 19 marzo 2005 ore 18.00
Per informazioni e materiale fotografico:
Ufficio stampa Silvia Pichini mob. 347 4536136
PROMETEO Associazione Culturale per l'Arte Contemporanea P.zza San Matteo 3-1 Lucca
----english
Prometeo cultural association for contemporary art
Radek Community
Curated by Marco Scotini
The Associazione Prometeo is happy to announce the first Italian exhibition dedicated
exclusively to the Radek Community group from Moscow. After taking part in the Utopia
Station section of the 50th Venice Biennale, Radek Community are now presenting a new
work specially conceived for the former church of San Matteo, the Associazione
Prometeo's premises.
Amongst the most radical voices on the Eastern European scene, Radek Community is a
group of young artists, activists and musicians set up in Moscow in 1997 around the
school of Anatoly Osmolovsky and Avdey Ter-Oganyan. United in their rejection of the
visual power of the image and its commercial use of art, Radek Community constructs its
action strategies from an ironic, mocking, ideological critique of an area that suddenly
passed from socialist regime to one of globalised liberalism.
Right from the start, the group has made its mark with its political, highly critical urban
interventions, such as the occasion during the 1999 electoral campaign when they burst
into the Lenin Mausoleum in Red Square waving a banner bearing the words "Against All",
or when they staged a real hunger strike during the first Prague Biennale in 2003, outside
the National Gallery of Modern and Contemporary Art a message for workers in the East
but also a temporary magnifying glass on the relationship between protest and power.
One of the fundamental points that Radek has most frequently dealt with is the condition of
communication and -at the same time- the concept of community, as the name itself
indicates. Does communicative activity exist outside consensus and unanimity? Is
collectivity a fiction produced by mass culture? Is democratisation as internationalism no
more than rhetorical forms of globalisation?
One ironic action was presented at the Manifesta 4 in Frankfurt in 2002 when a video
called Manifestation showed a strange demonstration filmed in Moscow the year before.
For its action the Radek group had chosen the Barrikadnaya Underground station at the
point where traffic lights regulate the flow of pedestrians on their way to work. Members of
the group with slogans on red banners accompany the pedestrians as they cross the road,
giving the impression of a real demonstration or manifestation. As they say themselves, all
the features of a demonstration are visible the crowds, the slogans, a street in the centre
of the city and the blocked traffic. Marx's idea about the self-knowledge of the
revolutionary class appears in action!
Radek Community always prefers action to representation: it is no accident that it takes its
name from Karl Radek, the revolutionary activist purged by Stalin in 1939. All men use
their head first and then act -said Stalin- but Radek acted first and thought afterwards.
For its first exhibition in Italy, the Radek Group, like an alien body coming from another
planet, will invade the Associazione Prometeo's space with a series of unexpected
situations.
RADEK COMMUNITY
Group of artists, cultural activists, authors, musicians established 1997, Moscow
Maxim Karakulov (b. 1977), David Ter-Oganian (1981), Pavel Mikitenko (1977), Petr Bystrov (1981),
Alexander Korneev (1980), Alexey Buldakov (1980), Andrei Serguienko (1977), Vladis Shapovalov
(1981).
Opening: Saturday 19 March 2005, 18.00
Address: Prometeo cultural association for contemporary art
Church of San Matteo, Piazza San Matteo 3 Lucca - Italy
Opening hours: Monday/Saturday 10,30-13, 16-20.
ida.pisani@virgilio.it
For further information and for photographic material: Press office Silvia Pichini silviapichini@libero.it