Magazzino d'Arte Moderna
Roma
via dei Prefetti, 17
06 6875951 FAX 06 68135635
WEB
Darius Ziura
dal 18/3/2005 al 19/4/2005
06 6875951 FAX 06 68135635
WEB
Segnalato da

Magazzino d'Arte Moderna



approfondimenti

Darius Ziura
Cloe Piccoli



 
calendario eventi  :: 




18/3/2005

Darius Ziura

Magazzino d'Arte Moderna, Roma

Punto di vista preferenziale di Ziura e' il ritratto. In video, in fotografia, nel disegno, l'artista riproduce nella fisiognomica dei personaggi, nei gesti e nelle espressioni, atmosfere di luoghi e situazioni. 'Altre voci, altre stanze', a cura di Cloe Piccoli, e' una rassegna che considera l'interesse di molti artisti contemporanei per gli ambienti. I lavori presentati si inseriscono in un contesto di ricerca condiviso oggi da artisti, architetti e urbanisti.


comunicato stampa

Altre voci, altre stanze/Other Voices, Other Rooms
Ambienti d'Artista/Artists' Environments

a cura di Cloe Piccoli

Dopo le mostre di Massimo Bartolini, Atelier van Lieshout, Vedovamazzei, Daniele Puppi, Jonas Dahlberg e Alberto Garutti, la personale di Darius Ziura prosegue il programma Altre voci, altre stanze/Other Voices, Other Rooms, a cura di Cloe Piccoli per il Magazzino d'Arte Moderna.
Altre voci, altre stanze/Other Voices, Other Rooms considera l'interesse di molti artisti contemporanei per gli ambienti. Spazi astratti o praticabili, vere e proprie architetture o simulazioni virtuali, progetti in miniatura o interventi in autentici edifici, opere pubbliche e site specific works. Negli ultimi anni l'attenzione di alcuni artisti si è concentrata sullo spazio, sugli aspetti relazionali legati a diversi concetti di luogo e di ambiente, alle implicazioni dell'arte con architettura e urbanistica.
I lavori presentati al Magazzino d'Arte Moderna, e, sempre, appositamente ideati e realizzati per Altre voci, altre stanze/Other Voices, Other Rooms, (dal titolo del libro di Truman Capote), si inseriscono in un contesto di ricerca condiviso da artisti, architetti, e urbanisti, che stanno ridefinendo i termini dello spazio e i confini delle discipline.
Oggi diversi versanti dell'arte, dell'architettura, dell'urbanistica si intersecano in percorsi che disegnano luoghi dell'esperienza definendoli in maniera precisa, e distinguendoli rispetto a territori e paesaggi omologati che spesso costellano i nostri spazi vitali.
Punto di partenza di queste considerazioni il concetto di città diffusa, (Generic City), di Rem Koolhaas delineato in S,M,L,XL, e sviluppato negli studi successivi di Koolhaaas con l'OMA (office for Metropolitan Architecture).
Generic City, è "un luogo liberato dalla prigionia del centro e dalla tirannia dell'identità 'una città senza storia' abbastanza grande per tutti 'ugualmente eccitante o noiosa, indistintamente in ogni punto' superficiale come uno studio di Hollywood, che può produrre una nuova identità ogni lunedì mattina".

Alcuni degli artisti presentati in questo programma di mostre si sono relazionati in maniera diretta alla realtà urbana e architettonica, (Atelier van Lieshout, Alberto Garutti), altri invece riflettono sullo spazio come luogo dell'esperienza individuale (Massimo Bartolini, Vedovamazzei, Daniele Puppi, Jonas Dahlberg). In ognuno di questi due approcci, lo spazio diventa uno strumento d'indagine e d'esperienza del reale, in cui pubblico e privato si intersecano, personale e collettivo sconfinano l'uno nell'altro.

Il Magazzino d'Arte Moderna presenta la prima personale di Darius Ziura, nato nel 1968 a Joniskelis in Lituania, fra gli artisti più interessanti di Manifesta 5, a San Sebastian, (2004), invitato in alcuni dei centri d'avanguardia del panorama internazionale, dalla Gallery W139 di Amsterdam, al Contemporary Art Center di Vilnius, da Art General a New York, a Kiasma di Helsinki, fino a Zacheta Gallery di Varsavia, fra i partecipanti a Instant Europe, a Villa Manin di Passariano.

La mostra Gustoniai, prende spunto dal villaggio nel nord della Lituania in cui l'artista è cresciuto, Gustoniai appunto. In questo progetto Ziura racconta un microcosmo che pur isolato dal resto del mondo, riflette trasformazioni, economiche, politiche, storiche e geografiche della nostra epoca. Il lavoro è anche l'occasione per ripensare e ridefinire il rapporto fondamentale fra ambiente e individuo. Gustoniai, rientra a pieno titolo nel concetto di Altre voci, altre stanze, è una realtà a parte, uno sguardo diverso sul mondo, un paradosso che porta a ripensare il contemporaneo.
Oltre a osservazioni di tipo sociologico e politico, che avvicinano a realtà di paesi e nazioni europei ancora poco conosciuti, come la Lituania, ormai parte della Comunità Europea, questa mostra osserva da un punto di vista antropologico il rapporto fra luogo e individuo, trasformandosi in un caleidoscopio di sguardi, situazioni, esperienze.

Punto di vista preferenziale di Ziura è il ritratto. In video, in fotografia, nel disegno, il ritratto per Ziura, nei lavori in mostra, e nella sua intera produzione, riproduce nella fisiognomica dei personaggi, nei gesti, e nelle espressioni, atmosfere di luoghi e situazioni. La mostra coinvolge il pubblico in un intreccio affascinante e indissolubile che slitta fra dimensioni temporali, modi e luoghi, per rimettere in discussione i concetti di identità' e alterità', continuamente sollecitati in questi anni di allargamento dei confini europei e mondiali.

Inaugurazione 19 marzo 2005 ore 19

Magazzino d'Arte Moderna
Roma, Via dei Prefetti 17
Orari di apertura: martedì/venerdì 11/15 - 16/20 - sabato 11/13 - 16/20

IN ARCHIVIO [68]
Jan Fabre
dal 13/10/2015 al 9/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede