Mostra personale di Gilberto Giuntini. A due mesi dalla scomparsa dell'artista e' esposta gran parte della sua produzione: pitture, disegni e incisioni, dagli inizi nel '73 fino alle opere piu' recenti.
Mostra personale di Gilberto Giuntini
A due mesi dalla scomparsa dell’artista verrà esposta una gran parte della sua produzione, pitture, disegni e incisioni, dagli inizi fino alle opere più recenti, totalmente inedite, pronte per una mostra parigina.
La mostra è una preziosa occasione per vedere una vasta selezione dei lavori di questo autore, da sempre pittore, ma forse più noto al pubblico per la sua attività di etnomusicologo, antropologo e curatore di rassegne musicali.
Per Giuntini pittore il moderno è una condizione inscindibile da una piena fruizione della tradizione e in specie, per lui, di quello speciale serbatoio di cultura che si coglie nella tradizione classica pre-cristiana. La sua tensione espressiva, soprattutto nelle ultime opere, è orientata a individuare proprio questo aspetto di riflessione e di auto-interrogazione profonda che è poi modalità essenziale della nostra attuale condizione di moderni: riuscire cioè a spiegare la nostra identità attraverso un’osservazione attiva e per certi versi attualizzante dei simboli originari della nostra tradizione più fonda e lontana. Di qui l’attivazione anche in termini di ricerca figurativa e pittorica (attraverso commistioni di tecniche a volte perfino antitetiche e comunque sempre originalissime) di tutta una serie di miti, al centro dei quali sta quello di Prometeo, l’eroe incatenato a un supplizio indicibile e tuttavia figura emblematica di un’idea positiva di rinascita e di civiltà .
Come pittore Giuntini espone per la prima volta nel 1973 e vince la “Borsa di studio per giovani artisti†del Comune di Firenze . Nello stesso anno tiene la sua prima mostra personale presso la galleria «Inquadrature 33». Seguono altre due mostre di pittura nel 1974 e nel 1975, nel 1976 realizza una vasta esposizione di grafica alla galleria «Indiano», sempre a Firenze.
Negli stessi anni però approfondisce il suo interesse per le tradizioni popolari e nel 1975, con la Fondazione Lavoratori Officine Galileo fonda il Centro FLOG per le Tradizioni Popolari, dando inizio a una intensa attività di promozione e divulgazione delle tradizioni musicali di tutti i popoli con rassegne che tutt’oggi continuano ad esistere come il festival Musica dei Popoli (1979), La Rassegna del Film Etnomusicale (1983), Suoni del Mondo (Bologna 1989) e On The Road Festival di Pelago (dello stesso anno). Pubblica diversi dischi con la casa discografica Materiali Sonori e pubblica vari articoli per il Giornale della Musica e altre riviste del settore. Collabora con Diego Carpitella nella realizzazione del Film Cinesica 4 – Materiali sul Palio e di una serie di filmati brevi sulle feste Tradizionali della Toscana e sull’artigianato e i giochi tradizionali, materiali consultabili presso la Mediateca Regionale della Toscana. Dal 1986 è segretario della Società Italiana di Etnomusicologia.
Questa intensa attività nel campo musicale non gli impedisce però a continuare a dipingere e anche se l’ultima mostra alla quale ha partecipato risale al 1992, i lavori esposti a Villa Pacchiani testimoniano un percorso artistico senza soluzione di continuità . La mostra ci insegna come, Giuntini, sicuro dei propri mezzi e strumenti, delle proprie scelte culturali, aveva raggiunto una maturità che, senza sbandierare certezze o importuni attestati di fede, riesce a parlarci per vie traverse (e con l’ambiguità che è propria del segno d’arte) più all’istinto e all’immaginazione che non alla mente.
La mostra resterà aperta fino a domenica 3 aprile, dalle ore 16 alle ore 19, chiusa il lunedi
Inaugurazione: Sabato 12 marzo 2005, ore 17,
Centro Espositivo Villa Pacchiani
Via Provinciale Francesca Sud - Santa Croce sull’Arno (PI)