Stefano Cagol e Giacomo Costa indagano, ciascuno in coerenza col proprio percorso creativo, quella costruzione complessa e cangiante che e' la realta' urbana, intesa come luogo architettonico della complessita' dell'abitare, uno degli ambiti privilegiati della loro riflessione e creazione artistica
Stefano Cagol / Giacomo Costa
I due giovani artisti sono una delle realtà più interessanti del
panorama nazionale ed internazionale dell'arte contemporanea. Entrambi reduci
dalla Quadriennale anteprima (La Promotrice delle Belle Arti, Torino), hanno
partecipato ad importanti mostre e rassegne in Italia e all'estero. Nella mostra
Real vs Unreal indagano, ciascuno in coerenza col proprio percorso creativo,
quella costruzione complessa e cangiante che è la realtà urbana. Lo spazio
urbano, inteso come luogo architettonico della complessità dell’abitare, è uno
dei luoghi privilegiati della riflessione e della creazione artistica di Cagol e
Costa.
Nato a Trento nel 1969, Stefano Cagol cattura la realtà con il medium
della fotografia e del video per poi manipolarla e rileggerla attraverso
l'elaborazione digitale. Le inquadrature ravvicinate, le immagini ruotate e
spesso sdoppiate al centro creano nuove visioni, in cui il confine tra reale ed
irreale si consuma. A Salerno, l'artista espone alcuni frames inediti del video
Tokyospace - che sarà proiettato durante la mostra - dove la città di Tokyo è
restituita con la sua storia, la sua iconografia, la sua riconoscibilità e
tuttavia è trasformata dal deformante moltiplicarsi dell'immagine e della
visione, dal divaricarsi dei punti di vista in un irreale agglomerato
architettonico. In tal modo l'artista ripensa la megalopoli in termini di
fruizione umana, visiva ed emotiva, sottolineando le diverse modalità di
ricezione spaziale insite nel complesso rapporto io-mondo ed il senso di
straniamento della metropoli.
Nato a Firenze nel 1970, Giacomo Costa realizza i
suoi lavori più recenti integralmente al computer, senza alcuna base fotografica
di partenza. Le sue Prospettive, in mostra nella galleria salernitana, sono
quindi architetture irreali e tuttavia riconoscibili come possibili realtÃ
urbane. Le inquadrature di matrice cinematografica illustrano il divenire dello
spazio urbano, il suo continuo cambiare forma e prospettiva. Il
sovradimensionamento e le prospettive allungate non consentono una visione
rassicurante e totale di queste architetture. Queste si sottraggono alla vista
di chi prova a guardarle, inducendo ad una visione che si può avvalere
efficacemente, tramite l’immaginazione visiva, di tutto ciò che sta oltre la
cornice, che agisce da moltiplicatore di significati. Quella dell'artista
fiorentino è una descrizione visionaria e puntuale delle espansioni urbane, in
cui l'assenza di figure umane è controbilanciata dal segno pregnante dell'opera
dell'uomo, creatore e architetto di paesaggi urbani.
La mostra proposta dalla
Galleria Paola Verrengia rivolge uno sguardo approfondito alla realtà e alla
progettualità dell'urbano attraverso i suoi fitti e sempre più cruciali rapporti
con i linguaggi dell'arte. Uno sguardo che è comprensione profonda della città ,
degli stili di esistenza e delle forme di vita che in e per essa si affermano.
Immagine: Stefano Cagol, Tokyospace n 3, 2004, DVD - R, Ntsc & Pal vers, 10 min. looped.
Tokyospace series, produced as video frame, lambda print, plexiglas, dibond, 100x130 cm. Edition of 3
Inaugurazione sabato 19 marzo 2005 alle ore 19,00
Galleria Paola Verrengia
via Fieravecchia 34 Salerno
orari: dal lunedì al venerdì ore 17.00 – 21.00; sabato ore 10.30 – 13.00; 17.00 – 21.00.