Museo Diocesano
Milano
corso di Porta Ticinese, 95
02 89420019 FAX 02 89407577
WEB
William Congdon 1912-1998
dal 2/3/2005 al 29/5/2005
WEB
Segnalato da

Studio Chiara & Associati



approfondimenti

William Congdon



 
calendario eventi  :: 




2/3/2005

William Congdon 1912-1998

Museo Diocesano, Milano

Analogia dell'icona. Un cammino nell'Espressionismo astratto


comunicato stampa

Analogia dell'icona. Un cammino nell’Espressionismo astratto

Dal 3 marzo al 29 maggio presso il Museo Diocesano di Milano - Corso di Porta Ticinese, 95 - apre la mostra William Congdon 1912-1998 Analogia dell’icona. Un cammino nell’Espressionismo astratto promossa dalla Fondazione Sant’Ambrogio - Museo Diocesano di Milano, da The William G. Congdon Foundation (Milano) e da Banca Intesa con il patronato e il sostegno della Regione Lombardia. Si tratta della prima grande mostra di arte contemporanea, a cura di Rodolfo Balzarotti, Giuseppe Barbieri, Paolo Biscottini, che si svolge al Museo Diocesano di Milano dalla sua apertura al pubblico nel 2001.

Nella mostra milanese saranno presenti oltre 70 opere a olio, provenienti dalla collezione di The William G. Congdon Foundation e da collezioni pubbliche e private italiane, europee e americane.

La mostra, con alcune significative varianti, proseguirà in autunno, fra il 3 settembre ed il 13 novembre, nelle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, sede museale di Banca Intesa, in linea di continuità con la presenza in palazzo della collezione di icone russe Banca Intesa e con le linee programmatiche delle attività espositive temporanee delle Gallerie che, con il progetto pluriennale denominato Percorsi nel Sacro, si prefiggono l’approfondimento delle infinite emergenze sviluppate nei secoli – compreso il presente - dalla spiritualità scaturita dall’avvento della fede cristiana. Dell’artista americano, le Gallerie presenteranno una specifica rassegna che si concentrerà soprattutto sulla sua avvincente riflessione su temi neo-testamentari, in particolare sul Crocifisso. Al visitatore sarà così offerta l’opportunità di comprendere, accostandosi alla mostra con curiosità priva di preconcetti, le sorprendenti analogie tra le opere di Congdon e le icone di un più remoto passato.

Rispetto alle precedenti retrospettive (Milano, Bologna, Madrid, Providence, Bassano del Grappa) dedicate a questo grande maestro della Scuola di New York (stabilitosi in Italia fin dai lontani anni ’50), la mostra si caratterizza per la sua decisa impostazione tematica. Essa - data anche la natura delle sedi ospitanti - intende mettere a fuoco il significato propriamente religioso e cristiano della sua opera pittorica.

Congdon ha percorso un singolare cammino di conversione - il battesimo, secondo il rito cattolico, è del 1959 ad Assisi - che ha profondamente segnato la sua pittura e la sua carriera portandolo a varie sperimentazioni pittoriche di soggetti religiosi tradizionali (è impressionante la sua produzione di immagini del Crocefisso per numero e originalità di esiti) e ad un progressivo isolamento rispetto al mondo dell’arte. Il vivere comunque la pittura come evento salvifico/redentivo - anche se temi prevalenti della sua arte sono stati soggetti “profani”, vedute urbane e paesaggi - è nota dominante di William Congdon e questo atteggiamento lo lega indissolubilmente ai pittori della sua generazione quali Pollock, Rothko, Barnett Newman, Reinhardt, suoi compagni di strada per un brevissimo periodo tra il ’48 e il ’50.

Il legame stretto tra arte e spiritualità è il tema che la mostra intende mettere a fuoco, pertanto il percorso espositivo non seguirà lo sviluppo dell’arte di Congdon attraverso le varie stagioni secondo una rigorosa cronologia ma, per facilitare l’approccio del grande pubblico al senso profondo dell’opera dell’artista, delineerà un percorso, uno sviluppo, un itinerario, una serie di tappe che scandiscono il ritmo di un travaglio interiore intensamente drammatico, segnato dalla “lotta con l’Angelo” che diventa la figura di Gesù Crocefisso e impronta di sé tutte le vedute urbane e i paesaggi che l’artista incontra.

Il percorso della mostra si può indicare, prendendo spunto dallo stesso linguaggio dell’artista.
1 – “cancellare l’origine”: il momento del rifiuto e della rivolta nei confronti dell’ambiente familiare e delle tragedia della guerra, origine della sua scelta di diventare artista
2 - “rappresentare la memoria”: la necessità che la propria intuizione artistica trovi un punto d’appoggio nei segni e nei simboli – per quanto precari e minacciati – della civiltà; è la grande stagione dei viaggi e della pittura dei monumenta (Venezia, Roma, Assisi, Bisanzio, India ecc.)
3 - “esaurire l’immagine”: sono le opere che hanno come tema la caduta, la morte, o meglio l’intreccio indistricabile di vita e morte, la scoperta della propria precarietà esistenziale, il venir meno della “grazia” della ispirazione artistica, ecc.
4 - “arrendersi a Dio”: è il momento in cui emerge prepotente la figura del Cristo, del Cristo Crocefisso che si consegna alla morte e in cui l’artista riconosce il proprio “autoritratto”
5 - “riprendere il viaggio”: il tormentato percorso dell’artista post-conversione, quando, superata la fase del rifiuto dei vecchi temi, ritorna alle vedute e ai paesaggi ma evidenziando l’aspetto di “oscurità e tenebra”.
6 - “dipingere nella carne la via della vita”: Congdon attua un processo di consumazione dell’immagine stessa del Cristo, evidente soprattutto nei crocefissi degli anni ’70.
7 - “raffigurare ciò che vedo”: attraverso il processo di consumazione si manifesta, prima gradualmente poi, negli anni ’80, decisamente, un nuovo approccio al tema religioso: in questa fase l’immagine del Cristo Crocefisso, non più isolata tragicamente, è inseparabile dal paesaggio, dall’orizzonte. Non separa ma unisce cielo e terra.

A ognuna di queste tappe corrisponderà un tratto del percorso della mostra, costituito da opere di altissimo livello qualitativo che, corredate da frasi tratte dalla rilevante produzione letteraria dell’autore, contribuiranno a focalizzare i singoli passaggi.

Temi gregoriani, elaborati e orchestrati dal Maestro Enrico Intra, accompagneranno il pubblico in visita alla mostra.

Supporti di carattere multimediale saranno a disposizione del visitatore per tutto il tempo della mostra: documenti filmati prodotti dalla Fondazione e alcuni CD/DVD, già realizzati o in preparazione, su specifici aspetti della sua produzione artistica (i Crocefissi, la pittura di viaggio, ecc.)

Tra la sessione milanese e quella vicentina, la mostra farà tappa anche in Umbria, ove le opere saranno esposte dall’11 giugno sino al 23 Agosto in due sedi: Villa Fidelia di Spello e la Galleria d’Arte Contemporanea Pro Civitate di Assisi.

CENNI BIOGRAFICI:
William Grosvenor Congdon nasce a Providence ( Rhodhe Island ) nel 1912 e si laurea a Yale nel 1934. Fino al 1939 studia pittura e scultura in patria e tra il 1942 e il 1945 è autista volontario nell’American Field Service in Africa, Italia, Germania. Nel 1948 espone presso la Betty Parsons Gallery a New York insieme agli artisti della nascente Action Painting. Lascia poi gli USA per l’Italia dove nel 1959, ad Assisi, si converte al cattolicesimo. Dalla fine della guerra al 1979 viaggia e dipinge continuamente lasciandoci una straordinaria testimonianza di luoghi e culture espressi nel suo itinerario di uomo e di pittore. Dal 1979 vive in una cascina della bassa milanese a Gudo Gambaredo, presso un monastero benedettino, dove muore il 15 aprile del 1998, giorno del suo 86° compleanno.

IL CATALOGO, pubblicato da Electa, è concepito come una guida agile alla mostra, di cui riproduce fedelmente le scansioni: diviso in sette sezioni, di ciascuna allinea le tavole a colori delle opere relative, precedute da brevissimi saggi di carattere interdisciplinare. Sono previsti interventi di critici e storici dell’arte come Viktor Stoichita, Fred Licht, Giuseppe Barbieri, Paolo Biscottini e Marco Vallora e di teologi ed esegeti come Timothy Verdon ed Enzo Bianchi. Sarà presente anche un saggio di Massimo Cacciari.

Data la natura della iniziativa e della sede presso la quale essa avrà luogo, si farà uno sforzo particolare per coinvolgere i vari soggetti e istituzioni che sono a vario titolo coinvolti nella educazione religiosa ed artistica, soprattutto dei giovani: scuole cattoliche, parrocchie (in particolare queste nel periodo pasquale potranno valorizzare sia la pubblicazione Il sabato della storia della Fondazione Joseph Ratzinger-William Congdon che il DVD sui crocefissi di Congdon come introduzione alla mostra) e non ultimi gli insegnanti di religione e di educazione artistica delle scuole statali. Visite guidate saranno organizzate per tutto il periodo della mostra.

Ufficio stampa
Studio Chiara & Associati. Comunicazione integrata
Luca Siani, Daniela Basadelli Delegà, Cecilia Fornasieri
Viale Andrea Doria 24- 20124 Milano Tel. 02 67072795 Fax 02 67382944

Ufficio Stampa Electa
Ilaria Maggi - Michela Beretta
tel. 02.21563250/21563433 – fax 02.21563314

Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese, 95 Milano
Orario:
Da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00
Chiusura nei lunedì non festivi

Biglietti
Intero: € 6,00; Ridotto € 4,00
Gruppi(minimo (15 persone) € 5,00
Scolaresche ( a studente ) € 1,00
Enti convenzionati € 5,00

Informazioni e prenotazioni visite guidate
Ad Artem Tel. 02/6597728 – Fax. 02/6599269

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Laura Morelli
dal 20/12/2015 al 6/2/2016

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