Galleria Comunale Santa Croce
Cattolica (RN)
via Pascoli, 21
0541 967802 FAX 0541 967803
WEB
Dacia Manto
dal 18/3/2005 al 3/4/2005
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Galleria Comunale S.Croce



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Dacia Manto



 
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18/3/2005

Dacia Manto

Galleria Comunale Santa Croce, Cattolica (RN)

'Emerse' rappresenta la descrizione morfologica del mare e della costa in costante divenire. I lavori vivono di una loro spazialita' e sono realizzati in spugna sintetica che possiede le stesse proprieta' della spugna vera.


comunicato stampa

Emerse

Rotte immaginarie sono quelle che si possono tracciare e calcolare sulle grandi spugne incise e scavate da Dacia Manto nella mostra Emerse che aprirà il prossimo sabato 19 marzo 2005 alle ore 18 alla Galleria Comunale S.Croce di Cattolica (RN).
Emerse forse fa riferimento alla grande frantumazione della crosta terrestre e alla ripartizione degli oceani in un tempo primordiale, ma rappresenta soprattutto la descrizione morfologica del mare e della costa in costante divenire, il tentativo di ridisegnare le distanze, di riaffermare diverse coordinate spaziali-temporali. Crea insomma una psicogeografia del mare. Il tema del mare non è un espediente contenutistico, la riconoscibilità delle coste, dei fondali, delle isole, delle terre emerse non distoglie dal gioco vagamente destabilizzante della rappresentazione; l'appartenenza ad una mediterraneità come una koinè che lega tutti gli abitanti di costa affiora ma non prevale. Il materiale usato dall'artista, apparentemente prosaico, soft, (leggero e molle ed è già citazione) permette questo avvicinamento. Le grandi spugne appaiono nella loro fisicità conclamata, in tutta la loro sensuosa estensione, raffreddata appena dal colore indaco. L'artista combina astrazione e forme organiche che assumono la valenza di grande metafora

I lavori vivono di una loro spazialità. Possono alloggiare a parete o a pavimento, sono realizzati in materiale simil-industriale, spugna sintetica, che della spugna vera possiede le stesse proprietà. Come lo scheletro disseccato dei poriferi originali la sostanza artificiale è un intreccio di fibre elastiche capaci di imbeversi di liquido e di espellerlo per compressione, capace soprattutto di essere manipolata, tagliata, piegata. Nell'intervenire Dacia afferma una sua autorialità (e manualità) sul prodotto industriale e riafferma un linguaggio plastico-pittorico. Dacia parla non a caso di intimità tattile con le spugne poichè scava la materia, entra dentro di essa (per via di sottrazioni, tagli, raschiamenti anche con le mani): negli scarti e nel ridifinire questa cartografia immaginaria e forse delirante entra in gioco l'attesa e la riflessione, l'urgenza e il bisogno nelle fasi lavorative. Dacia Manto lega sempre alla nozione di spazio (inteso come luogo e distanza) il concetto di spazio personale in cui il corpo è circondato da un suo spazio e dall'espansione dell'agire e in ciò qualifica l'importanza del gesto e della manualità nel processo operativo. La materia in questo caso è prima di ogna altra cosa correlata ad un'esperienza visiva e cognitiva; è entità fisica.

L'insospettata determinazione di Dacia Manto trapela dalla sua esile figura, il volto dall'incarnato trasparente aureolato dal diafano dei capelli.
Nata a Milano nel 1973, da molti anni vive a Bologna.

La mostra sarà inaugurata sabato 19 marzo 2005 alle ore 18

Galleria Comunale S.Croce
Via Pascoli 21
Cattolica
Orario: aperto dalle 16 alle 19 venerdì, sabato e domenica

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