Il percorso artistico di Maria Amalia Cangiano è supportato dalla padronanza tecnica affinata in anni di sapiente artigianato. Questa padronanza le offre la libertà di attraversare e fondere il territorio tra pittura e scultura e tra sedimentazioni colte e popolari dell'arte italiana.
Il percorso artistico di Maria Amalia Cangiano è supportato dalla
padronanza tecnica affinata in anni di sapiente artigianato.
Questa padronanza le offre la libertà di attraversare e fondere il
territorio tra pittura e scultura e tra sedimentazioni colte e popolari
dell'arte italiana.
E' il caso del grande cuore rosso di stoffa caricato eccentricamente con
una cornice di rose: quadro-oggetto d'incontrastabile e ingombrante
Kitsch, dove l'ironia è il frutto di un'esigenza espressiva
autobiografica.
Questo percorso autobiografico le permette di fondere con lievità la
classica icona dell'uomo sovrapposto al mondo (modulo matematico in
Leonardo e architettonico in Le Corbusier) con simbologie di matrice buddista
che
ricorrono nella sua opera.
Ma in questo caso il sincretismo getta un ponte ideale verso un medioevo,
sia occidentale sia orientale, dove il corpo è non misura ma coscienza
sensibile del tutto.
E' in questo segno il suo riferimento costante alla natura: dalle prime
opere che ripercorrono i naturalismi raffinati e astratti di fine secolo
alle opere più recenti dove bruscamente si volge quasi a uno stadio
antropologico.
Qui la natura è vissuta come immersione dell'uomo nell'alfabeto dei
segni pre-logici.
Ecco, infatti, emergere con forza l'esperienza primitiva tattile, da cui
prendono forma dei giocosi totem, dove l'esperienza dello spazio non
è più prospettica, ma totale.
E' il mondo di Niki de saint Phalle, di Dubuffet, dove immaginario
infantile e follia si mescolano nel grande gioco dell'arte.
Maria Amalia Cangiano nasce a Taurasi (AV) e dal 1990 trasferendosi a Milano
approfondisce i suoi studi artistici avvicinandosi alla pittura
e alla tecnica di incisione su lastra.
Dal 1992 l'interesse di plasmare forme libere nello spazio la porta a
far crescere dentro di se la necessità di alternare la bidimensionalitÃ
dell'opera pittorica con la scultura.
L'artista presenterà una serie di lavori effettuati in questi ultimi
anni, che percorrono la sua ricerca tra pittura e
scultura.
Il percorso di Maria Amalia Cangiano ha qualcosa di autobiografico
perché fonde la ricerca spirituale d'armonia con il cosmo con
simbologie di matrice buddista.
E' una continua ricerca di sinergie e simbiosi tra Oriente e Occidente,
tra lo spazio e i colori nell'unire in modo meticoloso i vari materiali
quasi come una sorta di lenta meditazione.
Inaugurazione 11 novembre 2000 alle ore 18.00
Gallarate: SALA BROLETTO Largo Camussi Gallarate (VA)