Galleria Quintocortile
Milano
Viale Col di Lana 8
02 58102441 FAX 02 58102441
WEB
Primaveresche
dal 21/3/2005 al 25/3/2005
02 58102441 FAX 02 58102441

Segnalato da

Quintocortile




 
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21/3/2005

Primaveresche

Galleria Quintocortile, Milano

Espongono: Giuliana Alberti, Angelo Caruso, Mavi Ferrando, Cesare Giardini, Mariano Pieroni, Mariuccia Secol, Roberto Sommariva. In mostra storie di gemme e di equinozi, di pulizie primaverili e di primi fiori, di disgelo, di gite fuori porta e caffe' gustati ai tavolini all'aperto.


comunicato stampa

Mostra collettiva

Non si comprende se le stagioni siano timide per natura o s’inciprino e si colorino per cercare di essere le più belle possibili. Attendono trepidanti la loro forma migliore per poi esporsi nell’annuale e immancabile ballo celebrativo dove, protagoniste, potranno finalmente volteggiare nell’aria come sovrane indiscusse della terra. Primaveresche ci porta a tempi e glorie passate, ci fa pensare ad eleganti cortei nelle piazze delle città con gonfaloni e bandiere multicolori, a belle regine che si affacciavano a salutare la folla esultante e che con il loro sorriso, rinchiuso in quelle belle torri, guardavano il cielo sperando prima o poi in una liberazione. Erano glorie sbocciate, a volte appena colte, con quel vento che ogni volta porta la primavera, dove il cielo è più alto e tutto sembra più bello. Colori limpidi, boccioli che chiedono parola e vermi batuffolati che si nascondono perché non vogliono farsi vedere, pronti a scivolar via nella meravigliosa metamorfosi del ‘volo‘ di primavera..

Primaveresche sono pascoli scarcerati e fluttuanti dove ognuno può trovare l’erbetta verdina e morbida da brucare, l’importante è che l’amica massiccia a chiazze nere e bianche non sia ingorda, o non sia il giorno del suo compleanno. E sono disponibilità emotive sapienti che non riempiono biblioteche, ma semmai rubano libri sacri per carpirne il segreto. Primaveresche come codici analogici alfabetici che tormentano gli studiosi perchè non riescono a individuarne il significato.

Alessandro di Mariano Filipepi 1477-1482 La Primavera, tavola cm. 203x314: quale bellezza incolpevole nasconde quel viso che si ripete su ogni volto di donna, con quelle danze di cui narra la musica quattrocentesca, con i suoi cembali e i suoi violini, quei movimenti contenuti nei veli trasparenti, quei delicati piedi che baceresti, ma non puoi! Bellezze e virtù in grandi dipinti profani rivolti a Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di Lorenzo il Magnifico. Ondeggiamenti di tempeste che piombano nei colori chiari e scuri, forse tenerezze dimenticate in quelle scatole di legno chiuse e ben sigillate con ceralacca rossa. Effetti dissonanti di acrobati claudicanti in uno sfondo nero. Eppure la primavera arriva sempre, aspettatamene appare. Serena, gloriosa, vittoriosa su ogni disavventura invernale arriva la brezza primaverile e come uno zaffiro si fa respirare.

Primavera come una prima vera, come un evento che nella sua verità si fa iniziale, portatrice assoluta e primaria. E l’arte contemporanea è portatrice di prime vere ? Ci sono migliaia di opere della contemporaneità che sembrano fatte da una semplicità digitale, spoglie di spessore e materia, sapientemente photoshoppate, a volte ambigue fotografie con confini sfuocati a cui solo la grandezza dimensionale gli regala dignità. E’ il trionfo assoluto dell’assenza del corpo materiale e del suo fare. Dove sono gli artisti macerati nella loro vita, curvi dal loro spessore, dalla fatica e dalla manualità creatrice, dalla malinconica e infuriata storia che urlano in ogni movimento dell’opera? Dove sono le opere dissacranti e dissacrate che chiedono vendetta, lacerano sogni e s’impongono nella loro bellezza? Dove è la presenza del corpo e del suo fare?

Lo scontro tra il reale e il virtuale non l’ha ancora vinto nessuno. Ciascuno guarda sospettosamente l’altro. Forse l’uso magistrale delle tecnologie da solo non fa l’arte e gli artisti. Gli scienziati informano che questi sono gli anni più caldi degli ultimi 2000 anni; forse che anche per l’arte ci potrà essere finalmente un morso di rovente e innovativo furore? Primaveresche sono primavere movimentate e tormentate che innocentemente attendono il loro pungente risveglio. Siamo tutti pronti?

Espongono: Giuliana Alberti, Angelo Caruso, Mavi Ferrando, Cesare Giardini, Mariano Pieroni, Mariuccia Secol, Roberto Sommariva

Inaugurazione: martedì 22 marzo alle ore 18,30

Quintocortile
Viale Col di Lana 8 - Milano
Orario: dal martedì al venerdì dalle 17,30 alle 19,30

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