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Roma
Via dell'Arco dA(c) Tolomei, 2
06 5881761 FAX 06 5881761

Joao Onofre
dal 21/3/2005 al 22/4/2005
06 5881761 FAX 06 5881761

Segnalato da

Pierpaolo Falone


approfondimenti

Joao Onofre



 
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21/3/2005

Joao Onofre

Roma Roma Roma, Roma

L'artista ha scelto la cantante Catriona Shaw per interpretare le frasi di Sol LeWitt, tratte dal testo 'Sentences on Conceptual Art', sulla base musicale di Like a Virgin di Madonna. In mostra tre lavori: un video che descrive le fasi della performance, un'opera composta dallo studio di partitura musicale, la colonna sonora originale tratta dal video su disco in vinile, la versione a cappella di The Robots dei Kraftwerk cantata dal Coro da Camera dell'Universita' di Lisbona


comunicato stampa

Mostra personale

In occasione della sua prima mostra personale in Italia, João Onofre presenta Catriona Shaw sings ‘Baldessari sings LeWitt’ re-edit ‘Like a Virgin’ extended version, un video il cui titolo descrive le fasi che hanno informato il processo creativo dell’opera.

A seguito della pubblicazione nel 1969 delle Sentences on Conceptual Art di Sol LeWitt, documento fondamentale per la definizione dell’arte concettuale, l’artista californiano John Baldessari realizza nel 1972 un breve film in cui, seduto e tenendo in mano una manciata di fogli, canta i testi scritti da LeWitt, dando una diversa intonazione musicale ad ognuno di essi.
Onofre rilegge e fa sue le posizioni dei due artisti americani sull’arte e sul ruolo dell’artista: ha scelto una giovane cantante, Catriona Shaw, per interpretare le frasi di Sol LeWitt sulla base musicale di Like a Virgin di Madonna, successo di dimensioni planetarie di qualche anno fa.
Le immagini sono state girate nello studio dell’artista, un musicista ha appositamente lavorato ad una versione strumentale allungata della canzone pop, e su di essa un maestro di musica ha adattato le parole alla melodia.

“Catriona Shaw sings ‘Baldessari sings LeWitt’ re-edit ‘Like a Virgin’ extended version è nato dall’idea di provare a lavorare, tra le altre cose, su uno dei prototipi di film realizzati da un artista, quando l’uso di film e video da parte degli artisti era ancora agli albori. Ritengo questo lavoro di Baldessari uno dei più importanti per la storia dell’uso del video come mezzo espressivo, ed è per questo motivo che ho voluto lavorarci su. Mi è sembrato altrettanto importante, dal momento che pensavo a cosa un artista è e a cosa fa nel suo studio, non solo dare la mia lettura del lavoro di Baldessari, ma anche dei testi che Sol LeWitt ha scritto, che sono un tentativo di definizione sia dell’opera d’arte che dell’artista.” (intervista di Hans Ulrich Obrist a João Onofre, in Nothing Will Go Wrong, Museu do Chiado, Lisbona, Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela, cat. 2003).

Onofre agisce a diversi livelli: da un lato acuisce il processo di appropriazione e di ibridazione di contesti culturali operato da Baldessari, adattando il pensiero cristallino di LeWitt ad una canzone dal ritornello orecchiabile ed enormemente conosciuto da un vasto pubblico, in modo da attenuare lo scarto tra l’ambito di largo consenso della musica popolare e quello più ristretto del pensiero artistico. Dall’altro, girando il video nel proprio studio, riduce la distanza tra pubblico e privato, lasciando coincidere il luogo in cui l’opera d’arte viene pensata e prodotta con il mondo in cui viene mostrata e fruita visivamente.

Insieme al video, il progetto della mostra comprende altri tre lavori: un’opera a parete composta dallo studio di partitura musicale di Catriona Shaw sings ‘Baldessari sings LeWitt’ re-edit ‘Like a Virgin’ extended version; la colonna sonora originale tratta dal medesimo video, incisa su disco in vinile in edizione limitata corredato da chiodo d’argento massiccio; Instrumental Version, versione a cappella di The Robots dei Kraftwerk cantata dal Coro da Camera dell’Università di Lisbona, in ascolto dall’incisione su un secondo vinile.

João Onofre è nato a Lisbona nel 1976, dove ha studiato presso la Faculdade de Belas Artes da Unersidade. Ha poi conseguito un Master presso il Goldsmiths College a Londra. Il suo lavoro è apparso in una serie di mostre personali e collettive sia in Europa che negli Stati Uniti. Tra le mostre personali ricordiamo quelle presso Magazin 4, Bregenz, Austria; Cristina Guerra Contemporary Art, Lisbon; I-20 Gallery, New York (2004), Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela; Museu do Chiado – Museu Nacional de Arte Contemporânea, Lisbon; Kunsthalle Wien, Vienna (2003), P.S.1 Contemporary Art Center (MoMA), New York; Programa Art Center, Mexico City, Mexico; Galeria Toni Tápies, Barcelona (2002). Tra le mostre collettive, Independent Curators International, New York (2004), MIT List Visual Center, Cambridge MA; Museum of Contemporary Art, Chicago; Kunsthalle Thun, Svizzera (2003), Philadelphia Museum of Art, Philadelphia; (2002), 49a Bienniale di Venezia, Venezia; Yerba Buena Center for the Arts, San Francisco (2001) Tate Modern, London (2000).

Roma Roma Roma nasce dalla collaborazione tra Gavin Brown (GBE (Modern) - New York), Franco Noero (Galleria Franco Noero - Torino) e Toby Webster (The Modern Institute - Glasgow).

Inaugurazione: 22 marzo 2005

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Via dell’Arco de’ Tolomei, 2
00153 Roma
Orari: dal Martedì al Sabato dalle 12 alle 19:30 o su appuntamento

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