Mostra antologica
A cura di Claudia Gian Ferrari
A dodici anni dall'ultima esposizione dedicata dalla galleria ad Arturo Martini e
a sei anni dalla pubblicazione del catalogo generale a cura di Claudia Gian
Ferrari, Nico Stringa e Gianni Vianello, vengono oggi presentate
ventuno opere, gessi, bronzi e terrecotte fra i quali alcuni
straordinari inediti, che coprono un arco di tempo dal 1921 al 1946,
privilegiando il periodo della maturità trevigiana.
Saranno in esposizione i bronzi de L'amante morta, Fanciulla col passero e
Busto di ragazza del 1921, i gessi originali Busto di fanciulla ebrea, La moglie
del poeta e Ofelia tutte del 1922, la Trilogia dei Re: Sposalizio dei principi -
La principessa - La leggenda di San Giorgio e la formella in gesso a bassorilievo
Briganti del 1926-1927, in mostra, per la prima volta, insieme alla terracotta Testa
di marinaio della metà degli anni Trenta e la straordinaria Zingara in gres del 1933-1935.
Il ritmo dei moduli plastici, che da una parte contiene la grande lezione
classica, soprattutto della statuaria greca ed etrusca, e dall'altra possiede una
fluidità assolutamente originale, costituisce, insieme all'invenzione di soluzioni
tematiche, un momento rivoluzionario nel panorama artistico di quegli anni.
Grande inventore di forme, in un costante confronto con la tradizione, Martini
può essere definito senza tema di smentite il maestro della scultura contemporanea,
ormai ben conosciuto in Italia, dopo le diverse mostre realizzate per il centenario
nel 1989 (ad Aosta e a Matera due antologiche, a Treviso "Il giovane Martini" e
a Venezia "Gli anni estremi"), e la mostra che dopo Parigi e Londra è stata presentata a
Firenze Palazzo Medici Riccardi nel 1991.
Catalogo in galleria edito da Charta
Claudia Gian Ferrari Studio di Consulenza per il Novecento italiano
via Fiori Oscuri 3 Milano
orari: lunedì - venerdì dalle 10.00 alle 19.30
sabato solo su appuntamento