Franco Vaccari
Giorgina Bertolino
Francesca Comisso
Nicoletta Leonardi
Lisa Parola
Luisa Perlo
memorie accumulazioni archivi. Nuove Proposte per la giovane arte in Piemonte. Giunta alla quindicesima edizione, Proposte è il titolo della rassegna espositiva che dal 1988 la Regione Piemonte dedica alle ricerche dei giovani artisti operanti sul territorio regionale, e che si svolge a Torino nella Galleria di San Filippo, all'interno complesso monumentale juvarriano dell'Oratorio di San Filippo Neri.
memorie accumulazioni archivi
Nuove Proposte per la giovane arte in Piemonte
Che cos'è LabOratorio
Giunta alla quindicesima edizione, Proposte è il titolo della rassegna espositiva che dal 1988 la Regione Piemonte dedica alle ricerche dei giovani artisti operanti sul territorio regionale, e che si svolge a Torino nella Galleria di San Filippo, all'interno complesso monumentale juvarriano dell'Oratorio di San Filippo Neri.
Per la prima volta quest'anno Proposte si fa in tre. Un workshop, un ciclo di conferenze e una mostra sono gli ingredienti di LabOratorio, progetto ideato e curato da a.titolo, gruppo di critiche e storiche dell'arte contemporanea nato a Torino nel 1997 composto da Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi, Lisa Parola, Luisa Perlo, incaricato come nuova commissione scientifica di Proposte. Così la Regione Piemonte prosegue nel percorso evolutivo della tradizionale rassegna, con un progetto in grado di trasformare l'attività di promozione degli artisti emergenti in un motore di stimoli, capace di contenere e amplificare il dibattito sulla cultura contemporanea, a partire dalle arti visive.
Perché la memoria
Memorie accumulazioni archivi è il titolo della prima edizione di LabOratorio, interamente dedicata al tema della memoria, suggerito dalla sensibile ricorrenza, nella ricerca artistica contemporanea, di pratiche strutturate sui modelli della conservazione, dell'accumulazione e dell'archivio. L'uso di questi modelli compare negli anni sessanta quale strumento di superamento dell'estetica modernista e delle aspirazioni utopistiche delle avanguardie storiche. Da produttore, ovvero autore originale, dotato di un proprio stile autonomo e coerente, l'artista diviene ricettore e collezionista di "rappresentazioni" prevalentemente non sue, come il punto di partenza per la realizzazione di lavori spesso aperti e corali, soggetti all'accumulazione, alla moltiplicazione, alla ripetizione. E nell'accostamento di rappresentazione dopo rappresentazione, nell'ordine dell'archivio o della collezione, l'accumulo, realizzato negli anni, e dunque strettamente legato al trascorrere del tempo, diventa il nodo fondamentale di un fare artistico tutto incentrato sulla memoria e sulla narrazione.
Il lavoro già svolto
La presenza, nell'ambito della giovane ricerca artistica italiana, di un diffuso interesse per le tematiche legate alla memoria ha guidato la selezione degli artisti invitati a partecipare al workshop tenuto da Franco Vaccari, dal 2 al 6 ottobre, e la messa a punto del ciclo di conferenze pubbliche a Palazzo Cavour, inaugurate il 20 settembre da Harald Szeemann, attuale Direttore delle Arti visive della Biennale di Venezia. Il ciclo di conferenze, a cadenza settimanale, ha inteso proporre strumenti interpretativi interdisciplinari utili all'analisi del rapporto fra forme mnemoniche e produzioni artistiche contemporanee, attraverso il contributo di studiosi ed esperti in altri campi del sapere: dalla psicoanalisi alla sociologia, dalla letteratura alle scienze della comunicazione.
Oltre ad Harald Szeemann e Franco Vaccari sono intervenuti: Marita Rampazi (Professore associato di Sociologia alla Facoltà di Economia dell'Università di Pavia), Andrea Borsari (Saggista e consulente editoriale, studioso dell'opera di Georges Perec), Mauro Mancia (Direttore dell'Istituto di Fisiologia umana II dell'Università di Milano e Membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana).
Le mostre
Memorie accumulazioni archivi è anche il titolo delle due mostre conclusive del progetto, che vedono impegnati i sei artisti selezionati in Piemonte alla Galleria di San Filippo, e nelle sale espositive del Centre Culturel Français de Turin i sei provenienti dal resto d'Italia. La mostra è il frutto del lavoro svolto da questi artisti nel corso del workshop tenuto da Franco Vaccari.
Tra fotografia e video, installazione e pittura, alla Galleria di San Filippo, con Proposte sono di scena i torinesi Maurizio Borzì, Bernadetta Ghigo, Beppe Giardino, Massimo Di Nonno, Riccardo Todde e Takashi Sugimoto, mentre al Centre Culturel espongono Nicola Carignani (Firenze), Flavio Favelli (Bologna) Gruppo Mille (Venezia e Udine), Margherita Morgantin (Milano), Stefania Perna (Catania) e Stefano Romano (Bergamo).
Gli appuntamenti
Entrambe le mostre inaugurano giovedì 16 novembre. Alle 18.30 alla Galleria di San Filippo in via Maria Vittoria 5, e alle 19,30 al Centre Culturel Français, in via Pomba 23. Per informazioni: Regione Piemonte Assessorato alla Cultura - Ufficio Mostre 011/4322063-4325998.