Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
Roma
piazza Aldo Moro, 5
06 49910365 FAX 06 49910365
WEB
Due mostre
dal 6/4/2005 al 29/4/2005
06 49910365 FAX 06 49910365
WEB
Segnalato da

Ufficio Stampa Giorgia Calo'




 
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6/4/2005

Due mostre

Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea, Roma

Mapping the City: progetto in progress di Elastic Group of Artistic Research che qui presentano due video installazioni in cui la citta' diventa oggetto di ricerca tra passato e contemporaneo alla luce del fatto che ''nell'era elettronica indossiamo l'intera umanita' come pelle'' (M. McLuhan).From Life: il lavoro di Judith Cowan dove una passerella in legno, arti smembrati, colori e frammistioni di immagini ricavate dal flusso dell'informazione, ricostruiscono un ambiente allusivamente falsato dai materiali.


comunicato stampa

Mapping the City

Progetto in progress di Elastic - Group of Artistic Research ideato da Alexandro Ladaga & Silvia Manteiga

Il 7 aprile 2005 alle ore 18:30 nella sala dedicata alle installazionii tecnologiche sarà inaugurata la mostra Mapping the City, progetto in progress di Elastic, Group of Artistic Research ideato da Alexandro Ladaga & Silvia Manteiga per la cura di Lorenzo Taiuti.

La mostra costituisce un ulteriore sguardo nel contesto delle possibili innovazioni curatoriali di una mostra d’arte contemporanea grazie all’introduzione delle nuove tecnologie.

Alexandro Ladaga (I) e Silvia Manteiga (E) lavorano con i media digitali, video, suono, animazione, per la creazione di installazioni site specific e public art capaci di unire i linguaggi della tecnologia più recente al pensiero filosofico. Alexandro Ladaga (laureato in Filosofia con indirizzo Estetica) e Silvia Manteiga (Laureata in Lettere con indirizzo Cultural Studies) hanno fondato ELASTIC - Group of Artistic Research nel 1999. Gli ultimi lavori di ELASTIC sono stati presentati a La Biennale di Venezia (Festival Temps d’Images) ed al 17°, 18° e 19° Festival International d’Art Videoformes, insieme a Bill Viola e Pipilotti Rist. Sono stati artisti residenti a The Kitchen (New York), hanno realizzato due video installazioni site specific commissionate da Julian Zugazagoitia, Curator del Guggenheim di New York nonché nuovo Direttore di El Museo del Barrio, e hanno partecipato alla XIV Quadriennale di Roma. Sono autori del saggio Moving Layers: Contextual Video in Art & Architecture per la Birkhauser Publishers. Sono stati finalisti del D40_4 Concorso per giovani architetti, artisti e designer per la realizzazione dello spazio multimediale del MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

In Mapping the City, gli ELASTIC confermano il loro interesse verso il contesto urbano. La città diventa oggetto di ricerca tra passato e contemporaneo e la rilettura del paesaggio cittadino diventa un’indagine sul suo rapporto con il soggetto abitante. Lo spazio urbano come spazio mentale dell'uomo metropolitano si trasforma in una seconda pelle, un tatuaggio ''subliminale'' che abita e condiziona l'Io. Paesaggio urbano, cittadini e strade dell'informazione digitale, si intrecciano e si confondono in un unico videoscape una complessa rete di sistemi neuronali che consiste in strati e strati di interconnessioni tra operazioni sensoriali, motorie e cognitive come una mappatura aerea delle moderne metropoli.

Mapping the City è una serie di video installazioni che hanno il carattere peculiare di essere manipolate, anzi massaggiate dagli autori così fortemente consapevoli che “nell’era elettronica, indossiamo l’intera umanità come pelle” (Marshall McLuhan).

La mostra è realizzata nella programmazione Laboratorio del MLAC con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, voluti dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore del MLAC Domenico Scudero.

http://www.elasticgroup.com

A cura di Lorenzo Taiuti

Inaugurazione 7 aprile 2005 ore 18:30

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From Life

Judith Cowan

Il 7 aprile 2005 alle ore 18:30 al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “La Sapienza” si inaugura la mostra personale di Judith Cowan per la cura di Simonetta Lux e Stella Santacatterina.

Emersa negli anni Ottanta della Nuova Scultura Inglese, Judith Cowan ha partecipato in quei primi anni di attività a mostre nodali quali The Sculpture Show alla Hayward Gallery, Home and Abroad presso la Serpentine Gallery, Whitechapel Open presso la Whitechapel Art Gallery a Londra. Sue mostre personali sono state realizzate a Birmingham, Newcastle, Londra. A Roma una sua personale è stata ospitata dallo spazio Stefania Miscetti.

Il lavoro di Judith Cowan presentato in questa mostra specificamente concepita per lo spazio del MLAC visualizza una serie di oggetti e immagini interamente ricostruiti dall’artista su modelli e immagini reali. Una passerella in legno, arti smembrati, colori e frammistioni di immagini ricavate e corrette dal flusso dell’informazione ricostruiscono un ambiente allusivamente falsato dai materiali, uno spazio differente simbolo stesso dell’arte. Lo studio plastico di Judith Cowan risente in maniera naturale dello stile e dell’autenticità frammentata dell’arte britannica emersa con forte determinazione dalle accademie e dalle scuole di arte contemporanea; in lei questo carattere risulta raffreddato da una consapevolezza tecnica, da una perizia progettuale che attribuisce agli oggetti e alle immagini proposte un rigore geometrico e tecnologico. Questa possibile ambiguità fra oggetto ricostruito, immagine sottratta e ricomposta, e loro realtà esistenziale determina una distanza fra questi e il fruitore e fra spettatore e sua personale interpretazione.

Del lavoro di Judith Cowan ha scritto tra i primi Filiberto Menna nel 1979 quando l’artista era impegnata nel suo anno di studio retribuito presso la Bristish School at Rome; hanno scritto di lei tra gli altri Edward Lucie-Smith, Michael Archer, Susan Butler, Stella Santacatterina. Durante l’apertura della mostra sarà presentato un volume monografico sul lavoro di Judith Cowan realizzato per la Collana editoriale Luxflux Proto-type edita da Gangemi Editore di Roma.

La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Middlesex University e del British Council ed è realizzata nella programmazione del MLAC con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, voluti dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore del MLAC Domenico Scudero.

A cura di Simonetta Lux e Stella Santacatterina

Inaugurazione: 7 aprile 2005 ore 18:30

Museo Laboratorio Arte Contemporanea
Piazzale Aldo Moro, 5 - Roma

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