Uma Gallery
New York
30 West 57 street
212.757-7401 FAX 212.757-7401

Diptych
dal 6/4/2005 al 30/4/2005
212.7577240 FAX 212.757-7401

Segnalato da

Mavry Lorra' Corradin



 
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6/4/2005

Diptych

Uma Gallery, New York

Anna Fabris e Mavry Lorra' Corradin. Il titolo allude a uno specchio virtuale tra due artisti che si guardano, si riconoscono e dialogano. Le due dimensioni della pittura dell'uno si completano nelle tre dimensioni della scultura dell'altra.


comunicato stampa

Inaugura il 7 Aprile 2005 alle ore 6 pm. alla galleria UMA Gallery di New York la contemporanea diptych degli artisti vicentini Anna Fabris e Mavry Lorrà Corradin a cura di Audrey Leeds.
In perfetta sincronia la mostra sarà presente anche alla Galleria Crestanello – Gran Caffè Italiano nella 5th Avenue di fronte alla National Library di New York. Non a caso troviamo lo stesso Crestanello – Gran Caffè Italiano nella loro città natale quasi a segnare una continuità spazio temporale tra origine ed espansione.

diptych è uno specchio virtuale tra due artisti che si guardano, si riconoscono e dialogano con diverse dimensioni. Le due dimensioni dell’arte pittorica di Corradin suggeriscono e si completano nelle tre dimensioni della scultrice, lui riflessivo, lineare ed enunciativo, lei istintiva, materica ed elegantemente poetica. In entrambe, comunque, la ricerca dell’equilibrio estetico è profonda e risolta, sta all’osservatore cogliere la traccia comune e i diversi approdi creando nell’insieme un paradosso di forme e simboli, linee rette e curve, macchie e sfumature, morbidezze e rigidità di espressione. È proprio il confronto tra i due artisti a rendere evidente la forza e la necessità di agire sulla vita rispondendo ad essa con scelte espressive individuali.

Per Mavry Lorrà Corradin spazio e tempo sono categorie annullate in un eterno ripetersi di codici e simboli, circuiti e frecce, immagini essenziali e curve interrotte della memoria. Il fruitore è lasciato qui libero di interpretare le opere col proprio vissuto o di fare proprio il vissuto dell’artista tramite una decodificazione dei simboli che Corradin stesso fornisce come strumento linguistico. Ricorrenti ed evidenti sono tessere-sepolcri, ali-custodi e ruote dentate-materia, quasi ad ipnotizzare la fantasia di chi osseva. Un teatrino meccanico in cui gli incastri imperfetti non destabilizzano ma alleviano la pesantezza dell’essere. http://mavrylorracorradin.com

Con Anna Fabris ci immergiamo invece in un tutto tondo dove la terza dimensione fornisce al visitatore l’elemento mancante. “Il mio sentire iniziale è stato per la scultura….perché la materia è il mio interesse” afferma l’artista e immediato è infatti l’impatto con la concretezza della materia. Le sue opere, la sua passione per la manualità e fisicità colpiscono l’emozione del sentire con sferzate di colori evocativi imprigionati ed esaltati dai processi di vetrificazione. Ne “I panni stesi” si coglie l’enunciato di semplicità e divertimento creativo nella serie di indumenti resi vibranti e fragili allo stesso tempo. Trasparenza di luci ed eleganza della materia trattata sono resi evidenti ed enfatizzati dagli interventi cromatici. Tutto a provare la grande versatilità di Anna nell’affrontare il carattere della sostanza utilizzata.

Inaugurazione: 7 aprile, h 18.00

Uma Gallery
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