La mostra ricrea l'ambientazione di uno show room Knoll degli anni '50. Allestito con lo stile di Harry Bertoia, designer dedito alla progettazione di mobili, all'interpretazione delle arti decorative e dei monili e alla creazione di sculture in metallo e di George Nakashima, specializzato nell'utilizo delle tecniche orientali tradizionali di lavorazione del legno.
Nel corso del Salone del Mobile
Nel corso del Salone del Mobile, il 13 di aprile la Galleria Arnaud presenterà una serie di rari mobili degli anni ’50 e ’60 prodotti dall’azienda Knoll, alcuni rari pezzi di George Nakashima e le splendide sculture di Harry Bertoia.
In un variegato palcoscenico di creatività e cultura tipico del settore del Design, la Galleria Arnaud vuole ricreare l’ambientazione di uno show room Knoll degli anni ’50, elegantemente allestiti ed accompagnati dallo stile inconfondibile di Harry Bertoia, designer completo dedito alla progettazione di mobili, all’interpretazione delle arti decorative e dei monili, ed alla creazione di incredibili sculture in metallo.
Nato nel 1915 in Italia, a San Lorenzo, Harry Bertoia si trasferisce in fase adolescenziale con la famiglia negli Stati Uniti ove studia pittura all'Accademia Carnbrook di Detroit. Ben presto si avvicina al mondo dell’arte e dei materiali iniziando ad insegnare, su incarico affidatogli da E. Saarinen, tecniche della lavorazione dei metalli.
Inizialmente i suoi lavori si orientano verso la pittura astratto-geometrica subendo l’influenza delle correnti europee, in particolare Paul Klee, e di Max Ernst.
Ma agli inizi degli anni ’40, in seguito all’incontro con Hans Knoll, Harry Bertoia scopre il mondo del design: la sua esperienza nell'ambito della ditta, per la quale iniziò a lavorare nel 1950 a Bally (Pennsylvania), fu più scultorea che di design, limitandosi quest'ultima attività al ritocco ed alla modifica di progetti.
Bertoia portava nell'ambiente della Knoll le sue esperienze maturate presso il laboratorio navale di Point Loma, dove condusse studi sulla resistenza dei materiali e sulle linee ripetitive, immagini dalle quali poi genera le sue prime sculture a fascette di metallo che si elevano nello spazio; la tendenza umana di questo uomo era quella di riunire tutte le funzioni sensoriali dell’essere umano nel metallo creando così sculture dalle figure, dalla lunghezza e dallo spessore differenti ed in una gamma di suoni delicati e taglienti: per merito del suo tocco, queste sculture, chiamate “Sonambientâ€, si trasformano in astrazioni del suono ondeggiando e battendo l’una contro l’altra.
Grazie a queste opere, gli showroom assumevano un volto ancor più elegante, il tutto abbinato al nuova concezione di arredamento che la Knoll, azienda riconosciuta al livello internazionale, era riuscita a creare a partire dagli anni ’50: Florence Knoll, infatti, cambiò radicalmente il modo di concepire gli interni da ufficio, rivoluzionando il design americano ed internazionale. Gli uffici e gli showroom della Knoll erano lo specchio della personalità della società , spazi che parlavano da soli, esprimendo l’impegno all’innovazione ed al disegno moderno tale da rendere i sistemi d’ufficio, la disposizione dei posti a sedere, il tessile e gli accessori unici nel loro stile.
In questo scenario, vengono inoltre proposti alcuni pezzi di George Nakashima, designer di grande interesse nel campo del design sia per la sua preparazione, che per essersi dedicato, dopo aver conseguito la laurea in architettura, all'apprendimento delle tecniche orientali tradizionali di lavorazione del legno.
I suoi mobili e le sue installazioni richiamano lo stile dei mobili americani degli anni 1600 e 1700 (chiamato anche ''Early American Furniture''): ogni mobile veniva creato nel rispetto del lavoro artigianale che George Nakashima considerava ''non solo una forza creativa, ma un impegno morale''.
Nel 1946 George Nakashima creò vari articoli di arredamento per Knoll.
Immagine: SHarry Bertoia, tepping Wheel Cart, 2003
La galleria sarà aperta durante il Salone del Mobile dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Galleria Arnaud
via G. Ventura 5 - Milano