Biblioteca Gallaratese
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dal 15/4/2005 al 31/5/2005
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15/4/2005

cARTacea

Biblioteca Gallaratese, Milano

Quando la Carta diventa Arte. Un filo conduttore comune che da' vita a realizzazioni diverse, risultato delle scelte di ogni artista sulle modalita' di utilizzo del 'foglio'. Un percorso che attraversa la scelta di carte particolari e antiche arrivando all'uso di giornali, fatture riciclate


comunicato stampa

Quando la Carta diventa Arte

A cura di Antonella Prota Giurleo

Carta e arte si incontrano spesso dalla scoperta della prima. In questa mostra si vuole dar conto, non a caso all’interno di una biblioteca, di quanto questo incontro sia stato e continui ad essere proficuo.

Venti tra artiste ed artisti hanno elaborato le loro opere, nella quasi totalità dei casi appositamente create per la mostra, con libertà e varietà di mezzi e di tecniche.
Spettatrici e spettatori avranno modo di verificare come, al di là delle differenze espressive, artisti di differenti nazionalità utilizzino la carta sia come supporto che come materiale in sé, di recupero o meno, e come alcuni di essi prestino attenzione anche al rapporto tra il segno che definisce la scrittura e quello che definisce l’immagine.
Antonella Prota Giurleo

Alba pratalia: prati bianchi. In un manoscritto allestito a Terragona, nella Spagna dell’VIII secolo, mistura di Islam e Cristianesimo e giunto a Verona attraverso la Sardegna, si assimila l’operazione scrittoria alla semina di un inchiostro nero su dei prati bianchi.
E’ uno tra i più antichi testi scritti in qualcosa che non è più latino e volge all’italiano. Un atto di nascita della lingua scritta che celebra – doverosamente – il suo abbraccio di sempre: quello con la carta. La Biblioteca, casa della parola scritta, è casa della carta. Non cediamo alla retorica, non parliamo di carta che raccoglie sapere, sogni e speranze: la carta non ne ha bisogno. La sua quieta grandezza proviene dagli stracci o dagli alberi che l’hanno generata. Una povertà solenne che ha fatto da silenzioso appoggio a meraviglie senza numero, fino a farsi essa stessa nobile oggetto d’arte, creazione sapiente nelle cartiere marchigiane del XVI secolo. Prati bianchi. Siamo lieti di ospitare in Biblioteca un saggio delle molte creatività che la carta, docile a qualsiasi mano, produce. In fondo non la ospitiamo : la carta abita qui.
Paolo Daffara

Carta per scrivere, per stampare, per costruire, per disegnare, per colorare.
E poi cartiere, cartine, cartoni, giornali, fogli bianchi, fatture.
Ancora: carta autocopiante, carta bianca e colorata, carta argentata, carta su carta o carta mischiata ad altri materiali. Carta fotografica, carta di riso, cartapesta, carta ripiegata, carta stampata, carta giapponese e persino carta di piante officinali. Carta come base o come materia.
Tutto purché sia carta si potrebbe dire osservando le opere dei venti artisti e artiste italiani e stranieri che si sono impegnati in questa collettiva che già nel titolo, cARTacea, richiama in modo chiaro il pensiero che vuol fare emergere: la Carta come mezzo, strumento, spunto per creare Arte.

Un filo conduttore comune che ha dato vita a realizzazioni diverse, risultato delle scelte di ogni artista sulle modalità di utilizzo del “foglio”.
Un percorso che talvolta sembra riportarci alle origini, nella scelta di carte particolari e antiche, per poi avvicinarci ai secoli più recenti, quelli del post rivoluzione industriale, attraverso le moderne modalità di creazione della carta. Per arrivare, infine, alla praticità dei suoi utilizzi quotidiani e contemporanei con l’uso di giornali, fatture, del riciclo.
Un’esposizione che è un percorso nel tempo ma anche nello spazio, dal momento che il visitatore e la visitatrice sono guidati, attraverso le opere, in luoghi diversi e distanti, talvolta legati alla provenienza dell’artista altre ai ricordi usciti dalla sua memoria.

Tanti spunti, tante sollecitazioni, che poi si ritrovano nel tema comune: la carta che diventa ancora e sempre strumento di creazione, di invenzione, di messaggio. Ancora più esplicito quando alla materia in sé si aggiungono le parole: appunti sparsi, citazioni colte, semplici lettere dell’alfabeto o fogli bianchi sui quali il visitatore può scrivere lui stesso. E’ a questo punto che la mostra diventa anche momento di incontro e di unione tra forme artistiche differenti che “sulla carta” si ritrovano e si esprimono in modo non convenzionale, talvolta sperimentale, sempre provocatorio (da intendersi come capace di provocare emozioni e riflessioni).
In questo senso, provocatorio diventa anche l’ambiente scelto per l’esposizione, una biblioteca. Luogo di incontro tra foglio e parola, che per i visitatori di cARTacea diventa luogo privilegiato di incontro con artisti e artiste che hanno l’arte di trasformare la carta in Opera.
Manuela Portaluppi

Autori e opere
Angelo Caruso, Comunicare, 2004 (collage)
Marisa Cortese, Risvolti di memoria, 2004 (assemblage)
Jair Gabriel Da Costa, Guardioes, 1997 (serigrafia)
Damiana Degaudenzi, Atavico, 2004 (collage)
Monia Di Santo, Cartiera Burgo, 2004 (foto bianco e nero)
Gretel Fehr, Reperto, 2004 (carta e vernici sintetiche su pvc)
Mavi Ferrando, Memoria del primo studio, 2004 (bassorilievo in carta)
Donatella Franchi, Lascito di Sherazade (carta di riso)
Ruggero Maggi, Momenti frattali (dittico con tecnica mista)
Esther Martel, Adriano Pasquali - busto, 2005 (cartapesta)
Sandra Mazzon, Musica silenziosa, 1999, (rotoli di carta e baule)
Adriano Pasquali, Cinquecento, 2005 (risma di fogli)
Antonella Prota Giurleo, Affetti, 2005 (angelo in pietra e farfalle di carta)
Milvia Quadrio, Accenno di cubo con boa, 2004 (carta di piante officinali e cartone)
Cesar Reglero Campos, Despues del caos estrecturemos la paz, 2004 (tecnica mista su mappe)
Paola A. Sanhueza Salazar, El papel aguanta mucho, 2005 (mista su carta)
Antonio Sormani, senza titolo, 2004 (tempera e getto d'inchiostro su carta)
Giuseppe Strano Spitu, senza titolo, 2004 (carta, smalti, nylon, sughero)
Franco Tripodi, Nulla dies sine linea, 2005 (carta giapponese e cartone)
Isabel Jover, Desdobliamiento lunar, 2004 (tempera e acquarello su otto pezzi)

Inaugurazione: Sabato 16 aprile 2005, ore 18

Biblioteca Gallaratese
Via Quarenghi, 21 - Milano
Orari: lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle ore 9 alle ore 22.30; mercoledì dalle 14 alle 22.30; sabato dalle 9 alle 19,45.
ATM: Metropolitana linea 1 fermata BONOLA – Bus 68 – 69 – 40 - 80

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