In mostra la serie 'Torture'. Quando le fotografie diffuse dai mezzi di comunicazione di massa rivelarono, nel 2004, gli orrori e le sevizie nel carcere irakeno di Abu Ghraib, l'artista comincio' a disegnare immagini tratte da quei grovigli di corpi, da quelle scene di depravazione e riduzione in schiavitu'.
Torture
Quando le fotografie diffuse dai mezzi di comunicazione di massa rivelarono, nel 2004, gli orrori e le sevizie nel carcere irakeno di Abu Ghraib, Concetto Pozzati cominciò, quasi subito, a disegnare e dipingere immagini tratte da quei grovigli di corpi, da quelle scene di depravazione e riduzione in schiavitù, nelle quali ogni pietà , ogni senso della dignità umana parevano irrimediabilmente perduti.
Il ciclo, Torture, cui l'artista ha lavorato per buona parte del 2004, viene presentato per la prima volta al Castello di Arceto di Scandiano (Reggio Emilia), dal 25 aprile al 26 giugno 2005: disegni e dipinti in cui prevalgono due colori, il nero e il viola, e nei quali compaiono ossessivamente sia le immagini divenute tristemente note che quelle suscitate nell'immaginario di Pozzati: persone bendate; strumenti di tortura, come le forbici; cani aizzati contro prigionieri inermi, dalle mani legate, impossibilitati a difendersi; scimmie urlanti; grovigli di corpi nudi.
L'esposizione, promossa dal Comune di Scandiano, in collaborazione con Palazzo Magnani, è accompagnata da un catalogo che riproduce tutte le settanta opere del ciclo nella sua integralità - realizzato nelle diverse tecniche cui ricorre l'artista, dal disegno e alla tecnica mista su carta al dipinto su tela e al collage di frammenti di cuoio pirografato - e contiene una conversazione tra Concetto Pozzati e Sandro Parmiggiani, curatore della mostra e del catalogo, nella quale vengono ricostruite genesi e motivazione profonda di Torture. Inoltre, il catalogo pubblica la "dichiarazione d'intenti" che l'artista, anche in questa occasione, ha redatto all'inizio del lavoro sul nuovo ciclo.
Concetto Pozzati è nato a Vò (Padova) il 1° dicembre 1935. Dal 1949 vive e lavora a Bologna. Pittore noto a livello internazionale, vanta mostre personali in spazi pubblici e privati di particolare rilievo, e partecipazioni a rassegne quali la Biennale di Venezia (1964, 1972, 1982), Documenta di Kassel (1964) e la Biennale di San Paolo nel Brasile (1963, 1994). Titolare, fino all'anno scorso, della cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna, è stato Assessore alla Cultura del Comune di Bologna dal 1993 al 1996.
Inaugurazione: domenica 24 aprile, ore 17, alla presenza dell'artista.
Castello di Arceto
Scandiano (Reggio Emilia)
Orari: venerdì, 21.00 - 23.00; domenica e festivi: 10.00 - 13.00, 15.00 - 19.00 e 21.00 - 23.00.
Ingresso libero
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