Oltre il silenzio. Frutti disposti delicatamente su drappeggi bianchi, vasi in terra cotta e bottiglie di vetro introducono lo spettatore nell'universo silenzioso dell'artista. Minimalista nella disposizione degli oggetti, lasciati a volte in un disordine studiato, in rigoroso allineamento oppure in un precario equilibrio.
Oltre il silenzio
Frutti disposti delicatamente su drappeggi di bianco immacolato, vasi in terra cotta e bottiglie di vetro che ricordano con garbo le composizioni morandiane, introducono lo spettatore nell’universo silenzioso ma attento di Annamaria Alessandrini. La scelta dei soggetti è quasi ascetica, minimalista nella disposizione degli oggetti lasciati a volte in un disordine studiato, in rigoroso allineamento oppure in un precario equilibrio.
Ma all’attento osservatore non sfuggirà che l’uso dell’ambiente tradizionale della natura morta va oltre una semplice rappresentazione minuziosa della realtà poichè nella pittura dell’Alessandrini, il silenzio delle cose ha da dire più che tante parole. Nel trattare il colore, delicato e cremoso, l’Alessandrini prova di toccare la purezza della cosa stessa, caricandola di un’intensa forza emozionale. Il contrasto fra materie fragili e robuste, il raffronto fra natura e oggetti creati dalla mano dell’uomo, offre una visione metaforica, poetica, una realtà racchiusa nello spazio scenografico rappresentato dai luminosi candidi panneggi.
Nell’atmosfera serena, sospesa, dove gli oggetti della quotidianità , una teiera, una bottiglia di latte, diventano protagonisti assoluti, ci si riprende il tempo di guardare, di instaurare il dialogo con il quadro. Si ritrova sopratutto un ritmo interiore, il ritmo della pittura e della sua faccenda lenta.
La mostra proporrà 32 opere fra gli ultimi lavori ad olio e tecnica antica dell’artista.
Inaugurazione: venerdì 29 aprile 2005
FYR
Borgo degli Albizi 23 - Firenze