Scuderie di Palazzo Moroni
Padova
via del Municipio, 1
049 8204518, 049 8204525 FAX 049 8204532
WEB
Andrej Tarkovskij
dal 4/5/2005 al 5/6/2005
049 8721598 FAX 049 8721598
WEB
Segnalato da

Centro Nazionale di Fotografia



approfondimenti

Andrej Tarkovskij



 
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4/5/2005

Andrej Tarkovskij

Scuderie di Palazzo Moroni, Padova

Luce istantanea. In 60 scatti a colori si snoda l'itinerario interiore dell'artista: dalla casa della sua infanzia in Russia, ai luoghi del suo esilio italiano, passando per il ricordo nostalgico degli affetti familiari lasciati in patria. Immagini di luoghi lontani invisibilmente legati da un alone malinconico.


comunicato stampa

Luce istantanea

La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia in collaborazione con Ultreya - Milano e Fondazione Andrej Tarkovskij - Firenze Parigi Mosca, presenta il secondo appuntamento del ciclo dedicato al cinema d’autore e ad alcuni dei suoi più importanti protagonisti.

Attraverso atmosfere oniriche ed evanescenti e netti tagli di luce, che introducono in ambienti scarni e privati, il pubblico viene accompagnato alla scoperta dell’opera fotografica, ancora poco nota, di uno dei massimi esponenti del cinema russo.
In 60 scatti a colori si snoda l’itinerario interiore di Andrej Tarkovskij, dalla casa della sua infanzia in Russia, restituita attraverso una vecchia fotografia, ai luoghi del suo esilio italiano, passando per il ricordo nostalgico degli affetti familiari lasciati in patria; immagini di luoghi lontani invisibilmente legati da un alone malinconico, che sembra avvolgere l’intera esistenza umana.

Nelle polaroid di Tarkovskij ritroviamo i volti della sua vita, della donna amata come del figlio Andrej: figure drammatiche che riappaiono trasfigurate nei suoi film dell’esilio, da “Nostalgija” a “Sacrificio”. Attraverso i paesaggi della Russia, come quelli dell’Italia, scopriamo un percorso della luce, che rivela la grandezza e la responsabilità dello stare al mondo, chiamati a vivere secondo un nome unico e irrepetibile.

Ed è proprio la luce a “costruire” le immagini e ad unirle in un personalissimo diario emozionale: pagine che raccontano gli spazi della vita di Tarkovskij, realtà create da una misteriosa quanto evocativa materia luminosa che dona forma al loro stesso essere.
Il celebre regista russo ferma la fuga del tempo con rapide occhiate, che oggi restituiscono una parte del suo lavoro. “Immagini come voli di farfalle - ricorda Tonino Guerra - attorno agli occhi di chi sente la brevità della vita, con la consapevolezza che tutto è fatto di sguardi fuggevoli da tenere accanto per un viaggio che ha respiri affannati”.

La malinconia di vedere le cose per l’ultima volta è la sostanza più misteriosa e poetica che ci lasciano gli scatti in mostra. Queste immagini a colori sono come una miniatura; eppure proprio questa ristretta dimensione, al limite estremo della visibilità, fa scaturire tutta la forza e tutta la dolcezza della luce che le ha plasmate, attraverso gli occhi e il cuore del loro autore, chiedendo l’umile gesto di avvicinarsi e chinarsi con attenzione su di esse.

Inaugurazione: giovedì 5 maggio 2005 alle ore 18.30

Scuderie di Palazzo Moroni
Via del Municipio 1 - Padova

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