Prima sala d'aspetto. L'artista costruisce un suo ambiente nella sala d'ingresso del Museo, una sala di fine ottocento decorata in stile neo-pompeiano. Ennesima 'colonizzazione' di uno spazio 'trovato', che diventa momentaneamente la sua casa. Per l'occasione il Museo acquisisce l'opera Specchiera. Presentazione di Sergio Risalit
Prima sala d'aspetto
Per il Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, che acquisisce nell'occasione Specchiera, Flavio Favelli costruisce un suo ambiente nella sala d'ingresso del Museo, una sala di fine ottocento decorata in stile neo-pompeiano. Ennesima "colonizzazione" di uno spazio "trovato", che diventa momentaneamente la sua casa, questa project room si presenta in casuale ma stimolante parallelismo con l'installazione prevista al museo di Prato dal 19 marzo al 22 maggio, offrendo così l'opportunità di una verifica incrociata del rapporto tra artista, spazio e spettatore che è uno dei punti centrali nella ricerca di Favelli.
Affascinato dal mondo degli oggetti, delle forme e dei materiali, che si trasformano in virtù di un suo personale immaginario, Favelli sembra talora chiudersi e chiuderci in un universo claustrofobico e autoreferenziale, ma subito smentisce questa definizione di spazio non percorribile "... se vivessi in un'isola deserta non farei l'artista. Se al di la della vetrina - nelle mie performance- non ci fosse il pubblico, non avrebbe senso"
Nato a Firenze nel 1967, ha iniziato il suo lavoro artistico a metà degli anni '90, a partire dall' appartamento ereditato dalla nonna paterna, nel centro di Bologna, facendo della "casa" il luogo prediletto della propria indagine. Da allora il suo lavoro si è sviluppato sia all'interno della propria casa-studio,letteralmente gremita di oggetti trovati, raccolti e rielaborati, sia in spazi espositivi (Dialogo nello Spazio: César /Favelli, Museo della Permanente, Milano, 2002; Crocicchio, Palazzo delle Papesse Siena, 2000) o in luoghi non deputati all'arte (La Vetrina dell'Ostensione, Via De Musei, Bologna, 2003; Catetere, Ex Dormitorio FS, Bologna 2000), dove prendono forma installazioni e performance che rimandano alla quotidianità e al vissuto personale dell'artista. Nel 2005 aprirà Vestibolo, opera-ambiente permanente che modifica l'atrio della sede Anas S. Croce di Venezia. Flavio Favelli ha esposto in importanti spazi pubblici e privati in Italia e all'estero come Interior, IIC Los Angeles 2004, Clandestini, 50^ Biennale di Venezia, 2003; La mia casa è la mia mente, Galleria Maze, Torino, 2003; Where is my home?, IIC, Londra, 2003; Moltitudini-Solitudini, Museion, Bolzano, 2003; Exit, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2002; My home is my mind, Artinprogress, Berlino, 2002.
Catalogo a cura di Sandra Solimano con testi di Sergio Risaliti e Sandra Solimano, Neos Editori (€10)
Presentazione alla stampa giovedì 5 maggio ore 13
saranno presenti Luca Borzani, Flavio Favelli, Sandra Solimano
seguirà cocktail
Inaugurazione venerdì 6 maggio ore 18
Sergio Risaliti presenta l'opera di Flavio Favelli
Presentazione alla stampa giovedì 5 maggio ore 13
saranno presenti Luca Borzani, Flavio Favelli, Sandra Solimano
seguirà cocktail
Inaugurazione venerdì 6 maggio ore 18
Sergio Risaliti presenta l'opera di Flavio Favelli
seguirà cocktail
Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
Via Jacopo Ruffini 3 - 16128 Genova
orari:
martedì - venerdì 9 -19.00
sabato e domenica 10 - 19.00
lunedì chiuso
ingresso libero