Palazzo Mediceo
Seravezza (LU)
via del Palazzo, 358
0584 756100 FAX 0584 756100
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Daniela Tartaglia
dal 6/5/2005 al 5/6/2005
0584 756100 FAX 0584 756100

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Daniela Tartaglia



 
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6/5/2005

Daniela Tartaglia

Palazzo Mediceo, Seravezza (LU)

L'artista indaga sui dettagli, sulla potenza e sulla complessita' del marmo, sulle forme imponenti e sulla delicatezza delle polveri. La sua e' una riflessione e un'indagine sulla natura come primaria forma d'arte, sull'ambiguita' della percezione e sull'assolutezza della visione.


comunicato stampa

Assoluto naturale. Le forme del marmo

Il marmo come materiale di eccellenza, l'imponenza delle sue forme e la delicatezza dei suoi scarti, il fascino degli intrecci materici e delle stratificazioni dei segni, al centro di 60 opere fotografiche di vario formato, scattate da Daniela Tartaglia.

Saranno esposte in prima nazionale, in occasione della mostra antologica "Assoluto naturale: le forme del marmo nella fotografia di Daniela Tartaglia", organizzata a Palazzo Mediceo dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Seravezza (Lu) con la collaborazione di Mediaeventi, dal 7 maggio al 5 giugno 2005.

Non si tratta di un reportage fotografico sulla lavorazione del marmo e sulle cave della Versilia. Lo sguardo dell'Artista indaga piuttosto sui dettagli, sulla potenza e sulla complessità del marmo, sulle forme imponenti e sulla delicatezza delle polveri, catturati nei laboratori di Querceta, Seravezza e Ruosina, luoghi della sua infanzia. La ricerca visiva di Daniela Tartaglia rappresenta, in realtà, una riflessione ed un'indagine sulla natura come primaria forma d'arte, sull'ambiguita della percezione e sull'assolutezza della visione.

"E' l'atto dell'indagine e della misurazione che mi affascina, l'attesa che implica la capacità di fare silenzio e di ascoltare affinché le cose rivelino la loro essenza e la loro anima". Quando fotografa fa'tabula rasa' di tutto ciò che non è essenziale e si abbandona alla lentezza dello sguardo, dell'anima e del corpo, per cercare di riuscire ad entrare in contatto con il "suo tempo ed il suo nucleo interiore". Non scatta a raffica, ma calibra le energie, circuisce, corteggia, ritorna più volte sul luogo del suo turbamento e solo quando questo provoca in lei "un languore amoroso", quando sente le tracce di una presenza animistica", "una voce che mi sussura quello che il luogo è stato o vorrebbe essere", allora scatta la foto. Attraverso il marmo, ci parla così della perfezione della Natura, dello stupore generato da certe forme naturali, dell'atteggiamento contemplativo necessario a restituire l'anima dei luoghi. Nell'originale allestimento della mostra, curato dallo studio SocialDesign di Firenze, appositamente studiato per riprodurre le emozioni offerte dal paesaggio apuano le opere di Daniela Tartaglia saranno abbinate con l'esposizione di polveri di marmo, lastricati e scarti industriali che, sparsi nelle sale espositive di Palazzo Mediceo, ricorderanno a tutti il concetto del marmo come essenza stessa della preziosità artistica in esso celata.

Daniela Tartaglia nasce a Forte dei Marmi nel 1954. Laureatasi in Scienze Politiche all'Universita' di Firenze con tesi in storia contemporanea, inizia ad occuparsi di fotografia alla fine degli anni 70, affiancando alla ricerca fotografica l'attivita' di organizzatrice culturale. Nel 1981 apre con Serena Arcieri e Silvia Marilli un piccolo ma attivo spazio espositivo "Fotostudio", situato nel centro storico di Firenze che diventa in breve luogo di aggregazione e di confronto per gli operatori del settore. Nel 1985 si trasferisce a Milano dove affianca Cesare Colombo nella realizzazione di numerose mostre fotografiche e collabora come ricercatrice iconografica con le piu' note case editrici italiane. Parallelamente svolge anche un'intensa attivita' didattica come docente di "Linguaggio fotografico e storia della fotografia" nei corsi di fotografia del Centro di Formazione Professionale R. Bauer (ex Umanitaria) della Regione Lombardia e dell'Istituto Europeo del Design di Milano. Nel 1995 torna a vivere a Firenze dove collabora per diversi anni con il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari al progetto di catalogazione dell'enorme patrimonio fotografico dell'azienda. Del sistema di catalogazione e consultazione iconografica, realizzato nell'ambito del progetto Alinari 2000 - Save our memory, e' coautrice. E' docente di Storia della Fotografia nel Corso Triennale di Fotografia della Fondazione Studio Marangoni e del CE.CO.V (Centro per la Comunicazione Visiva ) di Firenze. Collabora inoltre con Unicoop Firenze, con le edizioni Sansoni /RCS Scuola e con la Casa Editrice Le Monnier. Nel 1998 ha pubblicato la sua decennale ricerca fotografica nel volume Appartenenze (Edizioni Art& -Udine), con presentazione dello storico della fotografia Jean Claude Lemagny e della psicanalista Lella Ravasi Bellocchio. Ha pubblicato inoltre La fotografia in archivio , a cura di Italo Zannier e Daniela Tartaglia (Sansoni /RCS Libri, 2000), manuale di archiviazione, catalogazione, conservazione e restauro della fotografia. In corso di pubblicazione su "AFT "/ semestrale dell' Archivio Fotografico Toscano, Breve storia della Fototeca dell' Istituto Agronomico per l'Oltremare di Firenze . La ricostruzione rende omaggio ad una delle raccolte fotografiche piu' interessanti e significative presenti sul territorio regionale, se non anche sul piano nazionale, sia per la quantita e la qualita delle immagini.

Palazzo Mediceo di Seravezza
via Del Palazzo 358 - Lucca
Orario: 15,30-19,30
Chiusa lunedì.
Ingresso: ¤ 5,00 (ridotto ¤ 3,00) (include la visita al Museo Lavoro e Tradizioni Popolari della Versilia storica).

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