Eroe': Enzo Cucchi. L'uomo, il teschio, gli alberi divengono i simboli del suo immaginario artistico. Libro Libero Litografico: Mimmo Paladino. I soggetti provengono da quell'immaginario vario che va da Edipo a Colono, dalla tragedia di Sofocle a Ettore e Achille. Le opere dei due artisti entrano a far parte della collana di libri d'arte 'Labirinto & Labirinti', per i tipi di Lythos
Ventotto litografie di Enzo Cucchi e Mimmo Paladino verranno esposte a Milano, per
la prima volta, alla Galleria Antonia Jannone.
Per Enzo Cucchi in Eroè l'uomo, il teschio, gli alberi divengono i simboli del
proprio immaginario artistico mentre i soggetti affrontati da Mimmo Paladino nel
Libro Libero Litografico provengono da quell'immaginario vario, molteplice e
multiforme nel rendere la magia di un mondo interiore e vanno da Edipo a Colono,
la tragedia di Sofocle della quale Paladino a curato la scenografia, a Ettore e
Achille, alla musica, con il pianista Glenn Gould, Johann Sebastian Bach, Amadeus
Mozart e altri da scoprire...
Le opere dei due artisti sono entrate a far parte della collana di libri d'arte
"Labirinto & Labirinti", edita per i tipi di Lythos: il laboratorio è dotato di
torchi a stella in legno e in ghisa del primo Ottocento "Bollito & torchio", di un
"Krause", di torchio calcografico e di un notevole corredo di pietre litografiche.
Sono litografie originali in fogli sciolti di architetti, designers e artisti di
fama internazionale quali Ettore Sottsass, Andrea Branzi, Michele De Lucchi...
EROÈ di Enzo Cucchi con otto litografie.
Enzo Cucchi è nato a Morro d'Alba (Ancona) nel 1949. Il suo lavoro si forma in
ambito concettuale. Verso la fine degli anni Settanta il suo percorso artistico si
modifica e, abbandonate le sperimentazioni concettuali, Cucchi ritorna alla
pittura su tela.
Ad Aperto '80, nell'ambito della Biennale di Venezia, il critico Achille Bonito
Oliva presenta la Transavanguardia proponendo oltre al lavoro di Enzo Cucchi
quello di Mimmo Paladino, Sandro Chia, Francesco Clemente e Nicola De Maria.
L'opera di Cucchi, informata da un'eterogeneità di materiali a volte molto umili,
quali terra, legno, ferro, si indirizza verso un recupero di immagini appartenenti
ad un territorio tipicamente mediterraneo, arcaico, si tratta in prevalenza di
paesaggi cupi, messi in moto nello stesso farsi della pittura.
LIBRO LIBERO LITOGRAFICO di Mimmo Palladino con venti litografie.
Mimmo Paladino è nato a Paduli (Benevento) nel 1948; il suo percorso, in sintonia
con il diffuso clima concettuale, verte inizialmente sulla fotografia. Il momento
compreso tra il 1978 e il 1980 rimane una fase di passaggio tra le istanze
concettuali e l'emergere di una riscoperta della figurazione pittorica. Ad Aperto
'80, nell'ambito della Biennale di Venezia, il critico Achille Bonito Oliva
presenta la Transavanguardia proponendo oltre al lavoro di Mimmo Paladino quello
di Enzo Cucchi, Sandro Chia, Francesco Clemente, e Nicola De Maria. Sperimentatore
instancabile, già a partire dal 1980 Paladino si dedica all´incisione oltre che
alla scultura. Dalla metà degli anni '80 cresce il dialogo tra pittura e scultura
e le installazioni di grandi dimensioni si basano sempre più sulle combinazioni di
elementi scultorei figurativi con scansioni pittoriche monocromatiche.
In mostra anche i libri di Ettore Sottsass, Epifanie brevi e Trattato di
Architettura, Andrea Branzi, Barbablù, Michele De Lucchi, Il Chioso.
Inaugurazione: mercoledì 11 maggio 2005 ore 19,00
Galleria Antonia Jannone
Corso Garibaldi 125 - Milano
Orario: tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30, escluso festivi. Mattino su appuntamento.
Ingresso libero