A+A Centro Espositivo Sloveno - A plus A
Venezia
calle Malipiero, 3073 (San Marco)
041 2770466 FAX 041 2770466
WEB
Alberto Tadiello
dal 15/5/2005 al 16/5/2005
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Segnalato da

Eva Comuzzi



approfondimenti

Alberto Tadiello



 
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15/5/2005

Alberto Tadiello

A+A Centro Espositivo Sloveno - A plus A, Venezia

L'artista esplora le possibilita' espressive del suono indagando in particolare il suo rapporto con la visione. Utilizzando un apposito software, egli restituisce i dati di alcuni grafici di previsione dei livelli di marea della laguna veneziana come traccia sonora dalla bassissima frequenza, percepibile come vibrazione corporea.


comunicato stampa

RMN. Sound event

Lunedì 16 maggio 2005, alle ore 18:00, la Galleria A+A, Centro Espositivo Pubblico Sloveno di Venezia, dedica una serata alla new media art presentando RMN, progetto sonoro ideato dal giovane artista e musicista Alberto Tadiello.

RMN è il risultato di un atto di transcodifica caricato di una serie di significati simbolici e poetici. L’artista esplora le possibilità espressive del suono indagando in particolare il suo rapporto con la visione. Utilizzando un apposito software, egli restituisce i dati di alcuni grafici di previsione dei livelli di marea della laguna veneziana come traccia sonora dalla bassissima frequenza, non udibile bensì percepibile come vibrazione corporea. Cavi installati lungo tutto il percorso della galleria completano, come impatto visivo, l’architettura sonora che motiva l’intervento.

RMN
Rielaborazione di alcuni grafici di previsione dei livelli di marea riguardanti il bacino lagunare di Venezia.

I grafici dotati di una loro altezza, frequenza, periodicità sono stati ricopiati ed inseriti in un apposito software in grado di trasportare questa linea in suono. Al computer quindi viene affidato il compito di leggere e suonare una partitura sismografica, una notazione musicale che non si serve più di una serie di grafismi classici, ma di un grafico, un’onda, una funzione matematica generatrice di un suono. La terra, il globo è pensato come un enorme magnete, una testa, un contenitore di risonanza acustica e le maree come pulsazione vitale, cerebrale.

Questi fenomeni astronomici che dilatano, ovalizzano la terra per la forza di attrazione della luna e del sole vengono previsti, stimati e ricreati a seconda delle loro fasi; ne risultano essere l’elettroencefalogramma della terra per eccellenza, la sua risonanza magnetica nucleare. Gli immensi spostamenti d’acqua, le fasi lunari, sono importantissimi fenomeni che non solo influiscono su eventi atmosferici e sulla crescita biologica degli esseri viventi - penso ai flussi migratori di alcune specie di uccelli, la crescita delle piante e dei funghi… - ma subordinano e regolano anche atteggiamenti umani come la successione delle colture, l’agricoltura in generale, il taglio della legna…

Questi fenomeni si manifestano sottoforma di vibrazioni e suoni effimeri, estremamente complessi e plurimi, globali appunto perché del globo stesso, che non si percepiscono con l’orecchio ma con tutto il corpo: da qui l’esigenza poetica di non creare un suono direttamente udibile, ma di abbassarlo notevolmente nelle sua frequenza, inoltrandosi ben al di sotto della soglia limite di decibel fruibili dall’uomo, generando così un suono che si manifesta come vibrazione, spostamento d’aria, di energia, percepito quindi con le cavità proprie del corpo (stomaco…).
Il suono diviene un suono interiore, la vibrazione una vibrazione interiore, propria del fruitore, che lo avvolge in modo omnidirezionale, lo rende consapevole della propria pesante matericità. Ogni spettatore diviene generatore dell’opera, di un’esperienza fisica senza contatto.
Penso al maremoto del sud est asiatico, penso ai recenti suoni registrati dalla sonda spaziale su Titanio, una luna di Saturno, penso al terrorismo – forse la prima vera e propria guerra mondiale - perché riguarda la mondializzazione stessa, penso alla virtualità del globo-terra contemporaneo, il modo in cui le persone vivono questa Terra, la nostra possibilità di annullare le distanze con internet, telefoni…

Penso alla mia malattia, alla mia cefalea…

Il Mose, poi, ultimo colpo per la completa fossilizzazione della città. Ora, alla laguna, già sufficientemente virtuale, manca solamente una ultima protesi, questa, che la proteggerà dai flussi delle maree …bloccherà la forza gravitazionale della luna: un satellite in terra, spettacolare, alienato e alienante, una grande
museo-teatro all’aperto immune anche oramai all’universo e alle sue forze.
Impedirà alla città di vivere la sua storia: testimonianza fobica e mortifera di una generazione povera di senso.

L’intero spazio della galleria sarà inoltre percorso da un’architettura filiforme che evocherà una rielaborazione casuale del grafico, interverrà nello spazio disegnandolo, un iperspazio appunto dove il suo disegno, il suo grafico ne diventano il punto di arrivo, la funzione; il cavo, la rete: mezzo di trasferimento dell’informazione, profusione ininterrotta di informazione elettronica, di comunicazione, globale, globalizzata.
L’attuale marea, quindi non è più lo spostamento dorico e poetico ad opera di una scialba e malinconica luna, ma l’indicizzazione statistica anticipatrice e generalizzata, velleità fascinatrice di una precessione della fine.
Tadiello Alberto

Biografia artistica

Tadiello Alberto (1983)
Studia teoria e pratica musicale per fisarmonica dal 1996 circa.
2002 Collabora come musicista in “Per Infinite Pianure” Villa Ghellini Vicenza, installazione performativa di Alessandro Mancassola.
2003 Partecipa al “Real Presence” di Belgrado nel gruppo “AEANO” con“GENRSI”: realizza un’installazione sonora nella chiesa di S. Giovanni Battista ad Arzignano VI.
2003 Partecipa a “Preelisa”, realizzazione di un’ installazione musicale performativa, Treviso Fabbrica dell’Homo Faber. “Mostra per un solo spettatore”
2003 Partecipa alla performance di Susanne Winterling, 50° Biennale di Venezia.
2003 “Babele” di Alessandro Mancassola, collabora e realizza un’installazione sonora-architettonica presso l’accademia di Belle Arti di Venezia.
2004 Partecipa al concorso TTV realizzando il video “( ) ovvero sul confine” (in collaborazione con Alex Contarin e Paolo Danese)
Dal 2002 realizza una serie di performance incentrate sul rapporto tra suono e visione.
2004 Esposizione personale, installazione fotografica e pittorica, “Spazi di pubblica intimità” Malacarne Verona.
2004 Esposizione collettiva a Villa delle Rose – Galleria d’arte moderna di Bologna-
selezione premio DAMS (MENZIONE ONORARIA).
2004 Esposizione collettiva di pittura “I can’t see from a white canvans” diretta da Lawrence Carrol, Venezia Padiglione Lussemburgo (MENZIONE ONORARIA).
2004 Partecipa all’inaugurazione della UNOROSSODUE di Milano. Esposizione collettiva: “Black box in white cube” di Sergio Daolio a cura di Alessandro Mancassola. Installazione.
2004 Lavora per alcuni mesi come collaboratore dell’architetto Frank Boehm nel concorso di progettazione e allestimento del ”museo per la tutela della gondola e del gondoliere” Ex convento San Cosimo Venezia (Giudecca).

Idea: Alberto Tadiello

Progetto e realizzazione: Francesco Fraioli, Matteo Pegoraro, Alberto Tadiello

Collaboratore: Daniele Tottle

Data unica:lunedì 16 maggio 2005, ore 18:00

Galleria A+A, Centro Espositivo Pubblico Sloveno
San Marco, Calle Malipiero 3073 - Venezia

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Silvia Mariotti
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