Underworld. L'installazione consiste in una grande scultura di un'automobile nera abitata da un branco di cani neri privi di bocca e orecchie. Un video mostra extra-comunitari, clandestini, che abitano un'ex officina in demolizione e che si pagano la pigione con mattoni che ogni giorno smontano da quelle stesse pareti. Il filo rosso che lega il video e le sculture e' una metafora sulla trasformazione continua nella vita delle persone, degli animali, delle cose attraverso il tempo.
Underworld. Video-installazione
Il giovane artista torinese Paolo Grassino presenta, all’interno degli spazi di Patrizia Pepe a Firenze, la video-installazione intitolata “Underworldâ€, precedentemente accolta anche presso l’ex fabbrica Nebiolo a Torino in occasione della personale Fresh Kills (prodotta dalla galleria Giorgio Persano) nel maggio dell’anno scorso.
L’installazione, ospitata nella hall della sede di Patrizia Pepe, consiste in una grande scultura di un’automobile nera abitata da un branco di cani neri privi di bocca e orecchie.
Ciò che caratterizza l’opera di Grassino è l’utilizzo di materiali industriali; in questo caso l’uso di pvc schiumato. Infatti la tradizionale spugna sintetica, che si usa per i tappetini del bagno, qui viene scomposta come fosse un gomitolo per essere ritessuta, filo per filo, a ricoprire lo scheletro delle forme costruite. La morbidezza e la leggerezza del materiale spugnoso, che copre le sagome costruite in polistirolo, è in assoluto contrasto con la durezza delle immagini generate, rese ancor più aspre dai toni del nero su nero.
Il filo rosso che lega il video e le sculture è una metafora sulla trasformazione continua nella vita delle persone, degli animali, delle cose attraverso il tempo.
Il video invece (che sarà proiettato all’interno di uno spazio attiguo alla hall) ha come titolo “I miei vicini di casa†e mostra extra-comunitari, clandestini, che abitano un’ex officina in demolizione e che si pagano la pigione con i costosi mattoni di antica fattura che ogni giorno smontano da quelle stesse pareti . I cani che abitano la carcassa dell’auto non sono più i migliori amici dell’uomo, creature docili e domestiche, ma cacciatori in cerca di preda per sfamare il branco.
Per entrambi, animali o uomini, la vita è una lotta quotidiana per la sopravvivenza.
A cura di Ronaldo Fiesoli
Inaugurazione: 18 maggio, ore 17/18.30
Sede Patrizia Pepe
via Gobetti 7/9 - Capalle (FI)
Orario: lun/ven 9.30/12.30 - 14.30/18.30