Ani-Me. Le figure dell'artista prendono ispirazione dal vasto mondo delle animazioni giapponesi. Il contenuto estetico delle forme esplora elementi di cultura alta e cultura bassa mettendoli in contrapposizione tra di loro fino a produrre una vera e propria metamorfosi iconografica.
Ani-Me
Bellezza e femminilità . Sono questi l’oggetto del desiderio della ricerca artistica di Giuseppe Rado: desiderio vissuto a volte in atmosfere tristi, cupe e disincantate, ma sempre in un ottica giocosa. Le sue figure prendono chiaramente ispirazione dal vasto mondo delle animazioni giapponesi. Il contenuto estetico delle forme, confessa l’artista, esplora elementi di cultura alta e cultura bassa mettendoli in contrapposizione tra di loro fino a produrre una vera e propria metamorfosi iconografica: Lamù e Paolina Borghese, reale ed irreale si incontrano dando vita a qualcosa di nuovo, mai esistito. Una mutazione naturale e, al tempo stesso, artificiale di un corpo sulle orme di una generazione post-umana in cui l’intento, il fine ultimo di tale trasformazione è solamente quello di restituirci una visione di qualcosa di vero e soprattutto desiderabile: nuovi idoli in carne ed ossa. Nei lavori presentati da Giuseppe Rado il profano assume un carattere sacro, epico e contemplativo lasciando allo spettatore la facoltà di gustare delle nuove icone di bellezza e sensualità .
Note Biografiche
Giuseppe Rado nasce a Brindisi il 14/05/1970. Vive e lavora a Bologna. La sua attività spazia attraverso varie esperienze artistiche: dalla pittura al cinema, dalla fotografia alla performance fino alla fotografia alla manipolazione iconografica. Tra le molte sue performance ed esposizioni, si ricorda la recente mostra fotografica “Click.it†presso la galleria Kamaver Kunsthause di Lecco nel luglio 2004.
A cura di Massimo Rosa
Inaugurazione: mercoledì 18 maggio 2005, ore 19,30
t&t – TiepolArte
Via Tirso 26 - Roma
Orari: 19,30 - 02,00. Escluso domenica