Le tracce dei sensi. Muovendosi in un'area vicina al concettuale, l'artista ha sviluppato la sua ricerca su mezzi diversi spaziando dalla pittura all'assemblaggio, dalla fotografia al librismo. La sua poetica indaga la contrapposizione fra l'ordine e il disordine come segno delle contraddizioni dell'uomo.
Le tracce dei sensi
Cosimo Cimino, nato a Cefalù nel 1939, si è diplomato all'Istituto d'Arte di Palermo nel 1957 e dal 1962 vive e lavora alla Spezia, dove nel 1968 è tra i fondatori della Galleria "Il Gabbiano". Muovendosi in un'area vicina al concettuale, ha sviluppato la sua ricerca su mezzi diversi spaziando dalla pittura all'assemblaggio, dalla fotografia al librismo. La sua poetica indaga la contrapposizione fra l'ordine e il disordine come segno delle contraddizioni dell'uomo.
Pier Giorgio Sommovigo: "In un cerchio inscritto nel quadrato della tela, nero su nero, si accumulano oggetti diversi. Occhiali rotti, bicchieri, rubinetti, lattine, macchine fotografiche, pillole, carte da gioco, stampe pubblicitarie, ecc. riempiono lo spazio vuoto e buio, in disordine, senza logica di collocazione se non la ripetitiva presenza di alcuni di essi, quasi ad accentuare un loro prevalente significato.
Nei dipinti di Cimino il cerchio è l'ambito invalicabile dei sensi, meglio, delle loro tracce, delle sensazioni, tante, inutili, ingannatorie, che hanno lasciato nella mente. Le tracce dei sensi, del sapere sensoriale si mescolano nel modo disordinato con cui le riceviamo. Cimino accumula queste tracce. Le accumula casualmente, non se ne appropria, non le assembla, le raccoglie come testimonianza. Cosa rimane infatti di una vita se non il ricordo (richiamato da un oggetto) di un vissuto che non tornerò più?".
Galleria Il Gabbiano
via Don Minzoni 53 - La Spezia