Alessandra Abbruzzese
Maurizio Buttazzo
Lorenzo Cherin
David Cossin
Sara De Carlo
Martha Dimitropoulou
Andrea Epifani
Davide Faggiano
Argiro Koutsibella
Erica Lavenuta
Lucia Leuci
Massimo Maci
Annamaria Martena
Ioanna Myrka
Luigi Negro
Giancarlo Norese
Elena Poka
Andreas Sitorengo
Remo Spada
Eleftheria Stamati
Lina Theodorou
Ilaria Verdesca
Zeta Tserm
Alessandra Pomarico
Non parlo italiano. Identita' condivise nell'arte contemporanea sulle due sponde del Mediterraneo. Un incontro tra artisti greci e italiani. Un'indagine sui codici culturali e sul loro continuo rifondarsi tra memoria, invenzioni identitarie, retoriche e scivolamenti di senso. La messa in discussione delle categorie linguistiche ricorre nei diversi lavori.
Non parlo italiano. Identita’ condivise nell’arte contemporanea sulle due sponde del
Mediterraneo. Un incontro tra artisti greci e italiani.
A cura di Loop House (Luigi Negro/ Alessandra Pomarico), progetti in
residenza, e Cherin Arte Contemporanea (Lorenzo Cherin)
Loop house, casa- laboratorio per progetti in residenza, ha riaperto i
battenti, questa volta per ospitare giovani artisti greci e pugliesi
che dal 14 maggio fino al 22 sono al lavoro sulla sperimentazione e
sulla definizione, agita e vissuta, di pratiche collaborative volte
all’allestimento di una mostra che si inaugura il 21 maggio fino al 29
presso l’Ex Convitto Palmieri di Lecce, con vernissage sabato 21 dalle
ore 21, 00.
L’ex Convitto Palmieri conserva la memoria e il fascino delabré di
quello che fu a lungo un collegio maschile cattolico, e in diversi fasi
storiche un alloggio per rifugiati e sfollati. Chiuso da alcuni anni e
in attesa di restauro, custodisce la carica affettiva ed emotiva di un
passato denso di presenze e di storie, ancora percettibili
nell’estensione degli ambienti, nell’articolazione funzionale,
imponente e severa dell’architettura, nelle tracce lasciate dai suoi
abitanti. Targhe sulle porte, decorazioni natalizie, disegni degli
alunni, banchi, vasche da bagno, specchi rotti e grandi armadi,
lasciano immaginare la vita in questi ambienti oggi vuoti, silenziosi e
in abbandono. Il luogo e’ dunque diventato centrale nella riflessione
dei molti artisti coinvolti, nella loro interazione emotiva ed estetica
che a partire dallo spazio e dalla sua storia, dagli oggetti ritrovati
e dalle suggestioni evocate, hanno costruito dei nuovi interventi e
rivisitato quelli preesistenti, riadattandoli.
La residenza e la mostra ad essa connessa, vogliono essere il tentativo
di costruire pratiche “diffuse†volte alla elaborazione di un percorso
espositivo comune, non solo collettivo ma collaborativo, frutto di un
confronto e di una continua mediazione tra differenti visioni
individuali e diversi ruoli.
In questo senso, vengono meno le distinzioni tra artisti e curatori,
organizzatori e tecnici, allestitori e pensatori mentre si cede il
passo alla discussione, alla negoziazione continua, alla formazione di
un organismo unico e al tempo stesso variegato che si fa interprete e
configura, continuamente e in loco, lo spazio e la situazione. L’ex
convitto, propulsore di visioni e spazio connettivo, e’ diventato cosi’
una meta-opera, un luogo di confluenza per un lavoro comune dove anche
e semplicemente aggirarsi per le stanze, documentarle, ripulirle,
recuperare degli oggetti, liberare dalle erbacce uno dei cortili
diventano opera collettiva, dispositivo e forma in cui l'arte si
esprime pienamente.
Interpreti di Dhen milao ellenika/Non parlo italiano sono:
Alessandra Abbruzzese, Maurizio Buttazzo, Lorenzo Cherin, David Cossin,
Sara De Carlo, Martha Dimitropoulou, Andrea Epifani, Davide Faggiano,
Argiro Koutsibella, Erica Lavenuta, Lucia Leuci, Massimo Maci,
Annamaria Martena, Ioanna Myrka, Luigi Negro, Giancarlo Norese,
Alessandra Pomarico, Elena Poka, Andreas Sitorengo, Remo Spada,
Eleftheria Stamati, Lina Theodorou, Ilaria Verdesca, Zeta Tsermu.
Ricorre nei diversi lavori video e fotografici, nelle sculture e nelle
installazioni, nei testi, nelle opere sonore e nelle performance, la
messa in discussione delle categorie linguistiche (dei luoghi e dei
corpi oltre che dei linguaggi), delle abitudini e delle pratiche
quotidiane, la ricerca di appartenenze fra distanza e prossimita’,
un’indagine sui codici culturali e sul loro continuo rifondarsi tra
memoria, invenzioni identitarie, fraintendimenti, retoriche e
scivolamenti di senso. Ad opere con una forte valenza politico-sociale
, che indagano il rapporto tra i sessi, la comunicazione, le
rappresentazioni e i rituali contemporanei, si affiancano lavori con
aperture metafisiche, che aspirano a rintracciare un ordine esistente,
a catturare la tensione tra forze contrastanti, tra natura e cultura,
tra l’uomo e l’ambiente, tra la soggettivita’ e la fragilita’ delle
nostre percezioni e l’aspirazione a verita’ assolute.
Col sostegno e il patrocinio Zeugma Foundation of Contemporary Art-
Atene, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e Comune di San Cesario di
Lecce.
Vernissage e performance sabato 21 ore 21,00
Ex Convitto Palmieri
Piazzetta Carducci - Lecce
Vita c/o loop house
San Cesario di Lecce 14-22/05/05
giovedi' 19 ore 20: Incontro/seminario "Ma che cosa la collaborazione
e'. Come documentare le pratiche collaborative in arte" a cura di
Giancarlo Norese con gli artisti ospiti.
Diario della residenza edito da Lupo Editore